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Fondata nel 2022, la startup argentina Mycorium Biotech si dedica alla produzione di un biomateriale sostenibile simile al cuoio, ottenuto attraverso la fermentazione del micelio dei funghi, utilizzando scarti agroindustriali come il residuo della birra e dell’uva.
Gli scarti agroindustriali, come la bagassa della birra e la vinaccia dell’uva, sono sottoposti a una fermentazione in stato solido per fornire al micelio i nutrienti necessari per svilupparsi in un biomateriale. Dopo circa dieci giorni di fermentazione, il micelio viene raccolto e trattato con plastificanti per aumentarne la durabilità.
Ispirato dalle scienziate Diana Romanini, Rocio Meini e Adriana Clementz, “il processo brevettato combina biologia sintetica e fermentazione di precisione, trasformando gli scarti agroindustriali in alternative di pelle ad alte prestazioni, senza sacrificare qualità, prezzo o pianeta”, spiega il CEO Agustin Schiavio.
È un'alternativa ecologica al cuoio tradizionale e alle cosiddette ecopelli, spesso derivate da materiali plastici che, prosegue Schiavio, “aggiungono scalabilità e bassi costi, ma sono altamente inquinanti, mentre noi aspiriamo a essere una terza opzione con scalabilità e sostenibilità”.
Il biomateriale così ottenuto è biodegradabile ed è oggi utilizzato per creare prodotti quali custodie per occhiali e telefoni cellulari. In futuro, si vuole espandere la gamma includendo portafogli, borse, calzature e rivestimenti per sedili automobilistici. L’azienda, che ha già attirato l'attenzione di marchi internazionali, tra cui Adidas, punta a stabilire partnership industriali per ampliare la propria capacità produttiva.
Sito web:
Nome:
Mycorium Biotech
Settore:
Nuovi materiali
Plus:
Utilizzo di scarti agroindustriali come i residui della produzione di birra e uva
Caratteristiche:
Sviluppo di materiali innovativi attraverso fermentazioni fungine per creazione di cuoio biobased
In copertina: Foto di Mycorium