Se tutta l’umanità consumasse come la popolazione italiana, oggi, 6 maggio 2025, avremmo finito tutte le risorse naturali del pianeta. È infatti l’Overshoot Day, traducibile con “giornata di sovrasfruttamento”, che segna in modo simbolico la data in cui un paese, in questo caso l’Italia, ha esaurito il proprio budget annuale di biocapacità.

Questo indicatore ambientale stima la capacità di un territorio di produrre risorse biologiche e assorbire i rifiuti e le emissioni generati dalle attività umane. L’Italia l’ha esaurita in poco più di 4 mesi, con notevole anticipo rispetto al 2024, anche se i motivi non sono dovuti solo all’aumento dei consumi. Di conseguenza, da oggi il paese andrà in deficit ecologico, perché inizierà a consumare le risorse per il 2026.

L’Overshoot Day nel mondo

Il calcolo dell’Overshoot Day si basa sui National Footprint and Biocapacity Accounts (NFBA), un insieme di indicatori sviluppati dal Global Footprint Network, in collaborazione con l’Università di York e l’organizzazione non-profit Footprint Data Foundation (FODAFO).

Esiste anche l’Earth Overshoot Day, che segnala il superamento dei limiti ecologici a livello planetario. La sua data precisa viene resa nota il 5 giugno, Giornata mondiale dell’ambiente, per avere dati più aggiornati e precisi. Nel 2024 è stato il 1° agosto, con un giorno di anticipo rispetto al 2023. 

Invece, la previsione del Country Overshoot Day, che riguarda i singoli stati, viene pubblicata a dicembre dell’anno precedente. Questa giornata indica la data precisa in cui cadrebbe l’Earth Overshoot Day se tutte le persone consumassero le risorse allo stesso livello di chi abita quel paese. A livello globale, nel 2025 il triste primato spetta al Qatar (6 febbraio), seguito da Lussemburgo e Singapore (rispettivamente 17 e 26 febbraio).

Perché l’overshoot day 2025 dell’Italia è così in anticipo

Quest’anno si sono verificati alcuni cambiamenti nelle date, con slittamenti che superano anche i dieci giorni. È il caso dell’Italia, in cui l’Overshoot Day cade nel 2025 con 12 giorni di anticipo rispetto al 2024, in cui era stato il 19 maggio.

Il motivo va ricercato negli aggiornamenti sulla raccolta dati: rispetto all’edizione precedente, sono stati infatti aggiunti dati sulle superfici agricole, sul bilancio globale del carbonio (compreso quello sottomarino) e le classificazioni commerciali.

L’edizione 2025 dei Country Overshoot Day spiega con una tabella comparativa che tra i giorni d’anticipo italiani, 11 sono motivati dai cambiamenti nel monitoraggio dei dati, mentre uno è dovuto alle variazioni dei consumi. Ciononostante, la data del 6 maggio non è un segnale incoraggiante, perché segna un’anticipazione graduale ma progressiva: il salto è notevole rispetto a vent’anni fa, quando, nel 2005, l’Overshoot Day italiano cadeva il 20 ottobre.

Nel 2025, quindi, la popolazione italiana ha consumato in soli 126 giorni le risorse che dovrebbero bastare per un anno. L’Italia ha comunque un’impronta più bassa della media dell’Unione Europea, per cui l’Overshoot Day si è verificato il 29 aprile 2025.

 

In copertina: immagine Envato