Domenica 8 giugno, dal porto di Sperlonga, è partita una nuova iniziativa ambientale in occasione del World Oceans Day 2025, la giornata mondiale dedicata alla salvaguardia degli oceani, grazie alla partnership tra il Consorzio nazionale CONOE e l’azienda Nuova C Plastica, che hanno dato il via alla campagna di sensibilizzazione Stop Food Oils & Fats in the Sea, con l’obiettivo di combattere l’inquinamento da oli alimentari esausti prodotti a bordo delle imbarcazioni.

Il progetto si rivolge ai diportisti e promuove un gesto semplice ma essenziale: evitare lo sversamento in mare dell’olio vegetale usato. Per rendere più concreta l’azione di tutela, la Nuova C Plastica ha messo gratuitamente a disposizione dei proprietari di natanti la tanichetta MARINO, realizzata in "plastica seconda vita certificata", anche recuperata direttamente dagli oceani. Un contenitore pensato per raccogliere l’olio esausto in modo sicuro e sostenibile.

Inoltre, sempre a cura dell’azienda, verranno installate nei porti coinvolti alcune stazioni di conferimento chiamate Olivia. Questi punti di raccolta permetteranno il corretto smaltimento degli oli alimentari esausti, creando un "ciclo virtuoso" in linea con i principi dell’economia circolare.

Sperlonga, che quest’anno ha ottenuto la Bandiera Blu degli Approdi Turistici 2025, sarà la prima tappa di un tour estivo che toccherà altri porti italiani. La località, già simbolo della Riviera di Ulisse, diventa così ambasciatrice di un messaggio ambientale urgente e concreto.

“L’adesione del Consorzio alla campagna Stop Food Oils & Fats in the Sea è un’ulteriore testimonianza del nostro impegno quotidiano per il recupero degli oli vegetali esausti”, ha dichiarato il presidente del CONOE, Tommaso Campanile. “Seguiamo numerosi progetti specifici di recupero sistematico degli oli alimentari esausti, soprattutto in contesti urbani, e sosteniamo tutte le iniziative di sensibilizzazione verso pratiche di recupero corrette, consapevoli e costruttive. È un dovere prioritario procedere a costruire intorno a questa tematica una coscienza collettiva improntata ai principi della salvaguardia ambientale che inizia, in prima battuta, con la sottrazione di questo rifiuto da contesti particolarmente fragili come per esempio l’ecosistema marino”.

L’inquinamento da oli e grassi alimentari è un problema spesso trascurato, ma dalle conseguenze gravi. Queste sostanze, se disperse in mare, creano una pellicola sulla superficie dell’acqua che ostacola lo scambio di ossigeno, danneggiando gravemente flora e fauna marina. Al contrario, se recuperati correttamente, gli oli esausti possono essere trasformati in risorse utili come il biodiesel, evitando sprechi e promuovendo un’economia più sostenibile.

“Con la tanichetta MARINO, realizzata in plastica seconda vita, offriamo ai diportisti uno strumento concreto per raccogliere correttamente gli oli alimentari esausti”, ha concluso Piero Camoli, presidente della divisione ambiente della Nuova C Plastica. “Crediamo fermamente nell’economia circolare per ridurre l’impatto ambientale.”

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In copertina: immagine Envato