Inclusione, pari opportunità e valorizzazione delle differenze. Sono questi i princìpi che hanno portato Acque Bresciane a ricevere il riconoscimento per la categoria grandi imprese (maggiori di 250 dipendenti) nell’ambito del premio Parità Vincente, promosso dal Consiglio regionale per le pari opportunità della Lombardia. L’evento, che si è svolto nell’Auditorium Gaber di Palazzo Pirelli, ha visto la partecipazione di numerose imprese lombarde che hanno fatto della parità di genere una leva strategica per innovazione e crescita.
Acque Bresciane, società che gestisce il servizio idrico integrato in 114 comuni della provincia di Brescia servendo oltre 680.000 abitanti, si distingue per un percorso concreto e misurabile in termini di inclusione. Fondamentale in questo percorso è stata l’adozione della Carta dei fondamenti, la trasformazione in società benefit nel 2022 e, più recentemente, il conseguimento della certificazione UNI PdR 125:2022, a conferma dell’impegno verso la parità di genere e la sostenibilità sociale. “Questo riconoscimento dimostra che la parità non è solo un valore etico, ma una leva strategica per la nostra società”, ha dichiarato Pierluigi Toscani, presidente di Acque Bresciane.
Il premio Parità Vincente e le iniziative di Acque Bresciane
Il premio Parità Vincente ha l’obiettivo di valorizzare le aziende e le associazioni di categoria lombarde che hanno messo in campo azioni concrete per favorire il superamento della disparità di genere, un tema che in Italia resta ancora critico: secondo il Global Gender Gap Report 2023, il nostro paese si colloca al 79° posto nella classifica mondiale. Per contribuire a chiudere questo gap, negli ultimi anni Acque Bresciane ha introdotto numerose iniziative volte a promuovere la diversità e l’inclusione. Tra queste: percorsi formativi mirati sui bias e sul linguaggio inclusivo, programmi di leadership ed empowerment femminile e una governance chiara sulla parità di genere che coinvolge rappresentanti di tutti i settori aziendali.
Anche i processi HR sono stati sviluppati per offrire un supporto concreto, come i canali di ascolto dedicati alla fase di rientro da maternità e paternità, oltre a reali opportunità di crescita professionale. Negli ultimi due anni, dichiara Acque Bresciane, il 60% degli inserimenti in area impiegatizia ha riguardato donne, mentre il 62% dei 21 laureati STEM assunti è costituito da donne. Le promozioni femminili sono in aumento e il divario retributivo di genere risulta sostanzialmente equilibrato, con il personale quadro femminile che registra retribuzioni superiori alla media maschile.
Dall’azienda al territorio: progetti per le nuove generazioni
Numerose sono anche le politiche attive oltre il CCNL applicato. Tra queste, l’integrazione a carico dell’azienda dei congedi parentali e di paternità, il supporto psicologico per situazioni di fragilità, modalità di smart working, part-time e flessibilità personalizzate e molteplici canali di ascolto per intercettare le reali ambizioni professionali dei dipendenti. Particolare attenzione viene riservata anche alla trasformazione digitale, con un framework dedicato agli impatti delle nuove tecnologie, come l’intelligenza artificiale, sulle risorse umane, al fine di favorire cambiamenti positivi e prevenire disuguaglianze.
“La cultura aziendale si costruisce giorno dopo giorno, con azioni che rivolgiamo a tutte le colleghe e colleghi, e che valorizzano le differenze e creano vere opportunità. Il premio Parità Vincente è il riconoscimento di un lavoro di squadra e di una visione coerente con i nostri valori che guarda al futuro”, ha sottolineato Giovanni Gardini, responsabile risorse umane, organizzazione e sistemi di Acque Bresciane, presente alla cerimonia di premiazione.
L’adesione a Comunità Pratica, associazione di aziende della provincia di Brescia impegnata su sostenibilità e impatto sociale, rafforza ulteriormente l’impegno di Acque Bresciane sul territorio. L’impegno della società non si limita infatti all’interno dell’azienda: con il progetto STEM in Genere, promosso dalla professoressa Mariasole Bannò dell’Università degli Studi di Brescia, migliaia di studenti sono stati coinvolti in attività volte a contrastare stereotipi di genere e favorire l’ingresso delle ragazze nelle discipline scientifiche.
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In copertina: Acque Bresciane alla premiazione
