Anche quest’anno torna, dall’8 al 10 ottobre, la più importante manifestazione italiana dedicata alla responsabilità sociale d’impresa e ai temi ESG: il Salone della CSR e dell’innovazione sociale. Giunta alla sua 13ª edizione, la rassegna rappresenta un appuntamento culturale di primo piano per approfondire il rapporto tra imprese, ambiente e società. Tra i protagonisti non poteva mancare quindi anche Rete Clima, ente tecnico non profit attivo dal 2011 nella promozione di progetti di sostenibilità e decarbonizzazione, che rinnova la propria presenza con iniziative concrete orientate alla partecipazione e alla rigenerazione ambientale. Il Salone della CSR 2025 si conferma così un punto d’incontro tra scienza, impresa e cittadinanza attiva, dove le parole chiave sono condivisione, azione e misurabilità.
Durante i tre giorni del Salone, Rete Clima allestirà infatti una BioForest, un’installazione simbolica ma basata su una progettualità reale sviluppata in tutta Italia all’interno della campagna nazionale Foresta Italia. Si tratta di una Nature Based Solution (NBS) che utilizza tecniche forestali innovative per tutelare e promuovere la biodiversità. I Key Performance Indicator (KPI) delle BioForest realizzate nel biennio 2024-2025 dimostrano l’efficacia del modello: i progetti hanno contribuito alla rigenerazione bio-ecologica dei territori, migliorando la qualità del suolo e favorendo il ritorno di specie autoctone. Ma non solo.
La Carbon Footprint del Salone e il voto del pubblico
Come nelle precedenti edizioni, Rete Clima si occuperà di calcolare la Carbon Footprint dell’intero evento, valutando, riducendo e compensando le emissioni di CO₂ attraverso progetti forestali certificati secondo lo standard internazionale Verra. La novità del 2025 è l’approccio partecipativo: saranno i visitatori stessi a scegliere, tramite votazione, il progetto di compensazione da adottare. Un modello che trasforma la neutralità carbonica in un percorso condiviso e partecipato.
“La sostenibilità deve necessariamente passare per la condivisione e la partecipazione”, sottolinea Paolo Viganò, founder di Rete Clima. “Per questo abbiamo voluto introdurre una novità per l’edizione 2025 del Salone della CSR: non ci limitiamo a calcolare e compensare le emissioni di gas serra dell’evento, come ormai di consueto, ma coinvolgiamo direttamente il pubblico nella scelta del progetto ambientale funzionale alla compensazione.”
Questa impostazione riflette un’evoluzione nel modo di intendere la sostenibilità aziendale, che da mera rendicontazione si trasforma in strumento di dialogo con la comunità. La strategia “nature positive”, adottata da Rete Clima, pone infatti l’accento sull’impegno a migliorare lo stato della natura nei territori in cui operano le imprese, anziché limitarsi a mitigarne gli impatti negativi.
Il panel “Carbon e Nature Positive Strategy”
Tra gli appuntamenti più attesi del Salone vi è il talk Carbon e Nature Positive Strategy: dalla valutazione, all’azione, al monitoraggio, alla rendicontazione, in programma mercoledì 8 ottobre alle ore 12.30. Il panel sarà moderato dal giornalista ambientale Emanuele Bompan, direttore di Materia Rinnovabile che è anche media partner dell’evento. Accanto a lui interverranno Paolo Viganò (founder di Rete Clima), Natascia Ghilardi (Sustainability Manager di Legami) e Andrea Barzoni (responsabile marketing e responsabile d’impatto di PALM).
Il dibattito offrirà un approfondimento tecnico sulle strategie Carbon e Nature Positive, che integrano metodologie di valutazione, azione, monitoraggio e rendicontazione in linea con gli standard ESG internazionali. Verranno illustrati esempi concreti di come le aziende possano attuare interventi agroforestali, implementare soluzioni tecnologiche per il tracciamento dei benefici ecologici e comunicare in modo trasparente i risultati raggiunti. Secondo le analisi di Rete Clima, infatti, le imprese che adottano approcci integrati di questo tipo riescono a ridurre le emissioni medie di CO₂ del 15% nel primo anno di attuazione e ad aumentare del 10% l’efficienza nell’uso delle risorse naturali.
Le coccinelle e la tutela degli ecosistemi locali
Anche quest’anno, il Salone collabora con la piattaforma Aworld, invitando i partecipanti ad agire in prima persona per ridurre il proprio impatto ambientale. Se nella scorsa edizione Rete Clima aveva celebrato il raggiungimento di specifici obiettivi con la donazione di nuove flower strips nell’area milanese, nel 2025 le protagoniste saranno le coccinelle. Al raggiungimento di almeno 500 azioni positive da parte del pubblico, nella primavera del 2026 verranno rilasciate nel Bosco della CSR mille coccinelle, simbolo di equilibrio e rigenerazione degli ecosistemi locali.
Questo gesto, semplice ma altamente simbolico, rappresenta la filosofia che anima il Salone: unire la dimensione tecnica della sostenibilità a quella partecipativa e culturale. Perché la responsabilità sociale non si misura soltanto in tonnellate di CO₂ compensate, ma anche nella capacità di coinvolgere, ispirare e creare consapevolezza.
Con oltre quindici anni di esperienza, infatti, Rete Clima si conferma un interlocutore strategico per imprese e organizzazioni che intendono sviluppare percorsi di sostenibilità misurabili e certificabili. La sua attività spazia dal calcolo e dalla riduzione delle emissioni alla progettazione di interventi di tutela della biodiversità e promozione di strategie ESG integrate. Per questo, la partecipazione al Salone della CSR non rappresenta solo un momento di confronto ma un laboratorio di sperimentazione in cui le aziende possono costruire, insieme a partner tecnici e istituzionali, piani concreti di transizione ecologica.
In copertina: foto di Esperanza Doronila, Unsplash