Per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità, l’innovazione tecnologica rappresenta il driver principale. Se ne è parlato a Pharmintech, fiera di riferimento dell’industria Life Science, grazie all’intervento di Deerns.

Società di ingegneria internazionale nata nei Paesi Bassi nel 1928, nel corso degli anni Deerns ha sviluppato competenze su una serie di servizi di consulenza che vanno dal building physics, all’acustica, al fire engineering, all’ingegneria delle facciate. Uno dei focus principali è proprio la sostenibilità, declinata nelle tematiche ESG, nell'efficienza energetica, nelle certificazioni LEED, BREEAM nonché elemento chiave che guida la progettazione e la gestione degli impianti.

Abbiamo incontrato Cosimo Verteramo, direttore della Divisione Life Science & Electronics, per approfondire il concetto di “Laboratorio Smart”, un termine che si usa in molti ambiti, ma che per Deerns ha un significato speciale e preciso. “Un laboratorio smart va oltre la digitalizzazione: si tratta di integrazione intelligente. Definiamo un laboratorio smart come un ambiente abilitato digitalmente, ricco di sensori e adattivo che interconnette sistemi impiantistici, infrastrutture di laboratorio e flussi operativi per ottimizzarne le prestazioni, aumentando sicurezza e sostenibilità.”

Il supporto che un laboratorio smart fornisce al conseguimento degli obiettivi di sostenibilità di un’azienda consiste nella possibilità di monitorare il consumo di risorse, di minimizzare le emissioni e consentire operazioni più efficienti, ma senza compromettere la sicurezza o i risultati scientifici. Come avviene tutto ciò? “In termini di efficienza energetica, i laboratori smart utilizzano dati in tempo reale per ottimizzare i sistemi ad alto consumo come HVAC, illuminazione e cappe chimiche”, continua Verteramo.

“Inoltre, possono monitorare l'uso dell'acqua e i rifiuti, identificando perdite o processi inefficienti. L'integrazione con LIMS e sistemi di inventario può anche ridurre il sovraccarico di prodotti chimici e rifiuti. Supportare ordini just-in-time per evitare materiali scaduti o inutilizzati. I sistemi intelligenti generano dati trasparenti e verificabili su energia, rifiuti ed emissioni. Questo supporta la reportistica ESG, la verifica dei crediti delle certificazioni di sostenibilità (come LEED, BREEAM) e il miglioramento continuo della sostenibilità basato sulla registrazione e l’uso dei dati.”

Qual è la tecnica più innovativa che Deerns ha visto nel design dei laboratori? “Una delle tecniche più innovative che abbiamo visto − e implementato − è il sistema di ventilazione dinamica basato non solo sull’occupazione ma anche e soprattutto sulla valutazione del rischio in tempo reale. Piuttosto che ricambi d'aria fissi, utilizziamo una combinazione di sensori di occupazione, rilevamento di contaminanti e dati sul tipo di esperimento per controllare dinamicamente il flusso d'aria negli spazi di laboratorio.”

“Questo approccio riduce significativamente il consumo energetico (spesso anche oltre il 50%) senza compromettere la sicurezza, una grande vittoria sia per la sostenibilità che per i costi operativi”, conclude Verteramo. “Inoltre, l'integrazione di questo con un Digital Twins consente ai gestori delle strutture di simulare scenari di laboratorio, ad esempio, come un cambiamento nella disposizione o nelle attrezzature influisce sul flusso d'aria, sul rischio di contaminazione o sul consumo energetico. È un modo veramente basato sui dati per progettare e poi successivamente gestire i laboratori.”

 

In copertina: immagine Envato