Il Consorzio degli oli minerali usati (CONOU) ha annunciato di aver firmato oggi 3 giugno a Roma un protocollo d’intesa con il Consiglio nazionale delle ricerche (CNR) che ha come obiettivo un rafforzamento della collaborazione tra i due enti sul tema della gestione sostenibile degli oli minerali usati, puntando su ricerca scientifica, divulgazione e formazione.

Il CNR, istituito nel 1923, è il principale ente pubblico di ricerca in Italia, con una vocazione multidisciplinare e un ruolo chiave nell’innovazione scientifica e tecnologica. Il CONOU, attivo dal 1984, raccoglie e rigenera oltre il 98% degli oli lubrificanti usati in Italia, coordinando una filiera altamente specializzata e orientata alla qualità.

Questa intesa rappresenta un ulteriore passo verso un sistema di gestione dei rifiuti più efficiente, circolare e consapevole. Nel dettaglio, prevede una cooperazione per la "diffusione delle informazioni scientifiche", in particolare sui processi di recupero e rigenerazione degli oli, oltre alla "collaborazione nell’individuazione degli argomenti di interesse scientifico" per facilitare la crescita culturale su questi temi. Inoltre, sono previste attività congiunte di divulgazione, anche all’interno delle sedi del CNR.

Un altro aspetto fondamentale riguarda l’operatività: la partnership renderà più semplice il "servizio di ritiro gratuito degli oli usati" dalle strutture del CNR, grazie alla rete dei concessionari CONOU.

“Con questo accordo il CNR prosegue un percorso già intrapreso per altre tipologie di rifiuti”, ha dichiarato Silvana Pirelli, responsabile dell’Unità ambiente e gestione rifiuti del CNR. Pirelli ha sottolineato come la rigenerazione degli oli rappresenti una "buona pratica a tutela dell’ambiente", contribuendo all’economia circolare e agli obiettivi dell’Agenda 2030. “La tutela dell’ambiente passa anche attraverso azioni concrete e quotidiane”, ha ribadito.

Soddisfazione è stata espressa anche da Riccardo Piunti, presidente del CONOU, che ha definito la collaborazione “una partnership prestigiosa” che valorizza le competenze acquisite dal consorzio in oltre quarant’anni di attività. “L’accordo con il CNR ci consentirà di migliorare ulteriormente”, ha aggiunto, grazie al contributo scientifico e professionale dell’ente di ricerca.

 

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In copertina: immagine CONOU