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La Commissione europea ha compiuto un passo decisivo per ridefinire il panorama commerciale dell'Unione, presentando al Consiglio le sue proposte per la firma e la conclusione di due accordi storici: l'accordo di partenariato UE-Mercosur (EMPA) e l'accordo globale modernizzato UE-Messico (MGA). Entrambi sono destinati ad aprire opportunità senza precedenti in termini di esportazioni e investimenti, a rafforzare la competitività dell'UE e a consolidare la posizione dell'Europa come il più grande blocco commerciale del mondo.
Il Mercosur è il mercato comune dell’America Latina, un’organizzazione fondata da Argentina, Brasile, Uruguay e Paraguay, a cui si sono aggiunti in seguito come paesi associati Bolivia, Cile, Colombia, Ecuador, Guiana, Perù, Suriname. Anche il Venezuela risulta membro, ma sospeso dal 2016 per non aver rispettato il regolamento interno, mentre Messico e Nuova Zelanda sono paesi osservatori.
La portata strategica degli accordi
Insieme, comunica la Commissione, l'EMPA e l'MGA creeranno nuove opportunità commerciali per miliardi di euro, miglioreranno la resilienza della catena di approvvigionamento e rafforzeranno i legami politici con i principali partner latinoamericani. Questi accordi non sono solo di natura commerciale, ma riflettono anche la più ampia strategia geopolitica dell'Europa in un momento di instabilità globale. Mirano infatti, continua la Commissione, a consolidare le alleanze con partner che condividono gli stessi principi, promuovendo al contempo obiettivi comuni quali lo sviluppo sostenibile, il multilateralismo e la tutela dei diritti umani.
La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha descritto gli accordi come “traguardi importanti per il futuro economico dell'UE”, sottolineandone il ruolo nella diversificazione delle relazioni commerciali, nella riduzione delle tariffe doganali e nella creazione di nuove opportunità commerciali. Secondo la Commissione, le aziende dell'UE di tutte le dimensioni ne trarranno vantaggio, sostenendo centinaia di migliaia di posti di lavoro in tutto il continente.
Mercosur: la più grande zona di libero scambio al mondo
L'accordo di partenariato UE-Mercosur è destinato a creare la più grande zona di libero scambio al mondo, che comprende un mercato di oltre 700 milioni di consumatori in Argentina, Brasile, Paraguay e Uruguay. Riducendo o eliminando le tariffe elevate, l'accordo offre agli esportatori dell'UE un “vantaggio di primo arrivato” in una regione in cui molti concorrenti globali devono ancora affrontare ostacoli notevoli.
Il potenziale economico è significativo: le esportazioni dell'UE verso il Mercosur potrebbero crescere fino al 39%, con un aumento pari a circa 49 miliardi di euro all'anno, sostenendo oltre 440.000 posti di lavoro in tutta Europa. I dazi doganali che da tempo ostacolano le industrie dell'UE saranno notevolmente ridotti o eliminati: saranno aboliti i dazi sulle automobili, attualmente pari al 35%, sui macchinari, compresi tra il 14% e il 20%, e sui prodotti farmaceutici, fino al 14%.
Si prevede inoltre un aumento delle esportazioni agricole. Le spedizioni di prodotti agroalimentari dell'UE verso il Mercosur potrebbero aumentare di quasi il 50%, con una riduzione delle tariffe su prodotti quali vino e alcolici (attualmente fino al 35%), cioccolato (20%) e olio d'oliva (10%). L'accordo estende inoltre la protezione a 344 indicazioni geografiche (IG) dell'UE, garantendo che i prodotti europei iconici non possano essere imitati nei mercati del Mercosur.
Le importazioni di carne bovina e pollame del Mercosur saranno limitate rispettivamente all'1,5% e all'1,3% della produzione dell'UE, integrate da forti misure di salvaguardia per contrastare improvvisi aumenti. La Commissione ha inoltre proposto uno strumento giuridico per rendere operative tali misure di salvaguardia, riflettendo le preoccupazioni espresse dagli agricoltori europei. Inoltre, le norme sanitarie e fitosanitarie rimarranno invariate, garantendo che tutte le importazioni continuino a soddisfare i requisiti di sicurezza alimentare dell'UE.
L'accordo commerciale con il Messico
Le relazioni tra l'UE e il Messico poggiano già su basi solide: dalla firma dell'accordo commerciale originario nel 2000, il commercio bilaterale ha registrato una forte crescita, rendendo il Messico il secondo partner commerciale dell'UE in America latina. Nell'ambito del quadro esistente, le esportazioni di beni e servizi dell'UE verso il Messico ammontano a oltre 70 miliardi di euro all'anno, sostenendo più di 630.000 posti di lavoro in Europa.
L'accordo modernizzato va ben oltre, eliminando le tariffe proibitive che in alcuni casi raggiungono il 100%, in particolare sui prodotti agroalimentari come formaggio, pollame, carne di maiale, pasta, mele, marmellate, cioccolato e vino. Ciò fornirà ai produttori dell'UE un notevole vantaggio competitivo sul mercato alimentare messicano, che dipende fortemente dalle importazioni. La protezione è estesa a 568 indicazioni geografiche dell'UE, che coprono un'ampia gamma di prodotti tradizionali.
Al di là dell'agricoltura, l'accordo MGA apre vie fondamentali per l'accesso alle materie prime essenziali per l'industria europea. Il Messico è infatti uno dei principali fornitori di fluorite, bismuto e antimonio, elementi fondamentali per la produzione di acciaio, prodotti farmaceutici, cosmetici, ritardanti di fiamma, batterie e ceramiche. Garantendo le catene di approvvigionamento di tali materie prime, l'accordo si pone in linea con le strategie dell'UE volte a ridurre la dipendenza da regioni geopoliticamente instabili.
L'accordo va anche oltre l'aspetto economico, integrando la cooperazione in materia di sviluppo sostenibile, prevenzione della criminalità, migrazione e parità di genere. Rafforza gli impegni condivisi in materia di diritti umani, sicurezza internazionale e azione per il clima.
Equilibrio tra crescita e salvaguardie
Entrambi gli accordi, precisa la Commissione, riconoscono le preoccupazioni degli agricoltori e delle industrie europee esposte alla nuova concorrenza. La proposta di politica agricola comune (PAC) per il periodo post-2027 stanzia almeno 300 miliardi di euro a sostegno del reddito, garantendo stabilità a lungo termine agli agricoltori dell'UE. Inoltre, la nuova rete di sicurezza Unity, del valore di 6,3 miliardi di euro, raddoppia l'attuale riserva agricola e rafforza la capacità dell'UE di intervenire in periodi di turbolenza dei mercati.
La Commissione sta inoltre preparando valutazioni d'impatto sull'allineamento delle norme di produzione relative ai pesticidi e al benessere degli animali per le merci importate. Inoltre, aumenterà le ispezioni sanitarie all'estero e rafforzerà i controlli alle frontiere dell'UE, per garantire una concorrenza leale e la sicurezza dei consumatori.
Un nuovo capitolo per la politica commerciale dell'UE
Affinché gli accordi entrino in vigore, è necessaria ora la ratifica da parte del Parlamento europeo e degli stati membri dell'UE. La Commissione ha quindi proposto una doppia struttura giuridica: accordi globali che coprono l'intero ambito di cooperazione e accordi commerciali provvisori (ITA) limitati ai settori di competenza esclusiva dell'UE. Gli ITA, che richiedono solo la ratifica a livello dell'UE, forniranno benefici immediati e scadranno una volta che gli accordi più ampi saranno stati pienamente ratificati.
Questo approccio a più livelli, spiega la Commissione, mira ad accelerare la realizzazione di vantaggi tangibili per le imprese e i consumatori dell'UE, nel rispetto delle prerogative degli stati membri nei settori di competenza condivisa.
Gli accordi UE-Mercosur e UE-Messico segnano una svolta nelle relazioni economiche esterne dell'Unione. Sono concepiti non solo per stimolare le esportazioni e gli investimenti, ma anche per salvaguardare l'autonomia strategica dell'Europa, rafforzare i legami con i partner democratici e promuovere un modello sostenibile di globalizzazione.
Come ha sottolineato von der Leyen, l'UE rimane il più grande blocco commerciale del mondo e questi accordi “consolideranno tale posizione”. Alle imprese europee offrono l'accesso a mercati dinamici con oltre 800 milioni di consumatori complessivi, con protezioni per i settori sensibili e garanzie per la sicurezza alimentare e i diritti dei lavoratori. Ai cittadini promettono crescita, posti di lavoro e catene di approvvigionamento più resilienti in un contesto globale incerto.
In copertina: Kaja Kallas © Unione Europea