A Peschiera Borromeo entra in funzione il primo impianto italiano capace di produrre contemporaneamente calore e freddo da biogas generato dai fanghi di depurazione. Un sistema unico nel paese che segna un’evoluzione strategica per CAP Evolution, società del Gruppo CAP attiva nei settori del waste, wastewater ed energy. Il progetto, realizzato con un investimento superiore a 3 milioni di euro – finanziato per due terzi da fondi PNRR – posiziona il gestore del servizio idrico integrato della Città metropolitana di Milano tra i protagonisti della transizione energetica nazionale.

L’impianto sfrutta il biogas prodotto dalla digestione anaerobica dei fanghi, convogliato verso due unità di cogenerazione che generano energia elettrica e termica. L’elettricità viene utilizzata dal depuratore, mentre il calore alimenta la rete di teleriscaldamento e stabilizza la temperatura dei digestori. La vera innovazione è la capacità del sistema di convertire l’energia termica in energia frigorifera nel periodo estivo grazie a un gruppo frigorifero ad assorbimento, producendo acqua refrigerata a 7 °C destinata al raffrescamento degli uffici del depuratore e di uno spazio commerciale adiacente. Tutta l’energia distribuita è al 100% rinnovabile.

Secondo CAP Evolution, il nuovo impianto consente una riduzione delle emissioni di CO₂ pari a 2.800 tonnellate all’anno, equivalente a circa 1.015 tonnellate di petrolio risparmiato. La produzione attesa è di circa 1 GWh di energia termica e 585 MWh di energia frigorifera ogni anno, quantità che permetterà di soddisfare parte dei consumi del depuratore e di alimentare tre siti aziendali e un condominio residenziale.

Impatti economici e ambientali per il territorio

Gli utenti collegati alla rete potranno beneficiare di una riduzione dei costi di climatizzazione compresa tra il 15% e il 20%, grazie alla disponibilità costante di energia rinnovabile a prezzi più stabili. Tra i beneficiari ci sono il punto vendita IperCoop della Galleria Borromea, gli uffici comunali “Ex-Tucano” e il condominio “Azzurro” di via Giusti, oltre alle future aree commerciali previste nella stessa zona.

Oltre ai vantaggi economici, l’infrastruttura contribuisce al miglioramento delle performance ambientali del territorio. L’utilizzo del biogas prodotto in loco permette di valorizzare un sottoprodotto della depurazione trasformandolo in energia, riducendo le emissioni climalteranti e favorendo un modello di economia circolare che integra acqua, energia e recupero materia.

“Con il nuovo impianto di Peschiera Borromeo portiamo la valorizzazione del biogas a un livello superiore, integrando produzione termica e frigorifera in un sistema unico”, ha dichiarato Alessandro Reginato, Direttore generale di CAP Evolution. “È un esempio concreto di come la gestione integrata delle acque reflue possa diventare leva di decarbonizzazione e di efficienza energetica per il territorio.”

Innovazione, monitoraggio e bioraffineria urbana

Il depuratore di Peschiera Borromeo rappresenta uno dei poli più avanzati del paese. È dotato di sistemi digitali di monitoraggio delle emissioni odorigene basati su “nasi elettronici” (IOMS), sensori meteorologici e software di modellazione in grado di prevedere l’impatto olfattivo in tempo reale. È stato inoltre il primo impianto italiano a adottare un Sanitation Safety Plan in collaborazione con l’Istituto superiore di sanità, integrando tecnologie IoT e sensori multiparametrici per garantire il riuso sicuro dell’acqua depurata.

Grazie alla tecnologia Biofor per il trattamento biologico e a un sistema di telecontrollo operativo attivo 24 ore su 24, il depuratore è oggi una vera bioraffineria urbana. Qui acqua, energia e materia sono parte di un ciclo integrato che contribuisce al raggiungimento dell’obiettivo di neutralità energetica del Gruppo CAP entro il 2045.

L’impianto anticipa anche le richieste della Direttiva (UE) 2024/3019 sulle acque reflue urbane, che incoraggia la produzione di energia rinnovabile e l’integrazione tra impianti di trattamento e reti di teleriscaldamento e teleraffrescamento. Il traguardo indicato dalle direttive europee è raggiungere almeno il 35% di energia rinnovabile entro il 2030, obiettivo che il progetto di Peschiera Borromeo contribuisce a rendere più vicino.

 

In copertina: l’impianto di Peschiera Borromeo