Il mercato del lavoro in Italia ha fame di professionisti green, ma non ha abbastanza competenze con cui sfamarsi. È quanto emerge dal nuovo Green Skills Report 2025 condotto dall’Economic Graph del network professionale LinkedIn, basato sulle informazioni di un miliardo di membri della piattaforma.

Da una parte, le assunzioni di professionisti della sostenibilità sono cresciute in media del 3,7% nel nostro paese e del 6,2% a livello globale. Dall’altra, però, si delinea un trend opposto: su base annua le competenze green in Italia sono diminuite del 6,3%, passando dal 15,5% (2023-2024) al 9,2% (2024-2025). Un dato che fa emergere il paradosso già portato alla luce dal rapporto Green Italy 2025 di Fondazione Symbola, Unioncamere e Centro Studi Tagliacarne: le competenze green attualmente presenti non sono quelle di cui il mercato ha bisogno.

A rafforzare l’ipotesi di un mismatch tra le competenze green disponibili e quelle effettivamente ricercate dalle aziende c’è anche un altro dato. Nel nostro paese l’offerta di green skill è cresciuta a ritmi più sostenuti rispetto alla domanda: i professionisti qualificati sono aumentati del 3,5%, mentre la richiesta è calata leggermente (-0,1%). Nel mondo si sta verificando la tendenza opposta: la richiesta di talenti sostenibili (+8%) è cresciuta del doppio rispetto alla loro disponibilità (+4%).

I profili green sono più competitivi

Nell’analisi si sottolinea anche che i professionisti green sono sempre più ricercati, e che chi possiede competenze sostenibili risulta più competitivo sul mercato del lavoro: le imprese italiane stanno assumendo professionisti con questo tipo di abilità a un ritmo superiore del 43,7% rispetto alla forza lavoro generale.

Nel 2025, inoltre, quasi 1 assunzione su 5 in Italia (18,6%) ha riguardato ruoli green, con il 17,6% dei professionisti che ha almeno una competenza in ambito sostenibilità. Segno del fatto che la transizione verde resta una priorità nelle agende delle aziende, come sottolineato anche dal già citato rapporto Green Italy 2025, secondo cui 578.450 imprese extra agricole (più di una su tre) hanno puntato sulla sostenibilità nel periodo tra il 2019 e il 2024.

I ruoli e le competenze in crescita

Sono cinque le competenze green che quest’anno in Italia hanno registrato la crescita più rapida rispetto al 2024: business sostenibile (+63%), strategia di sostenibilità (+53%), tutela delle risorse ambientali (+50%), efficienza operativa (+47%) e strategie di business sostenibile (+42%).

Queste capacità sono riconducibili a tre obiettivi principali: la Waste Prevention, cioè la riduzione dei prodotti che diventano rifiuti (23%), la riduzione dell’inquinamento o Pollution Prevention (12%) e l’Environmental Audit, la valutazione documentata delle performance ambientali delle imprese (11%). Tra i ruoli professionali che hanno registrato la crescita più rapida rispetto al 2024, ci sono quelli di “specialista in sostenibilità” (+11%), responsabile salute, sicurezza e ambiente (+7%) e consulente per la sostenibilità: (+6,3%).

Tra le tendenze che potrebbero trasformare il mercato del lavoro c’è poi quella di integrare i profili green in un numero crescente di ruoli per i quali in passato non erano richieste competenze di sostenibilità: il trend riguarda oltre la metà delle assunzioni sia a livello globale (53%) sia nel nostro paese (56%). Chi fa impresa sembra dunque riconoscere sempre di più il valore che queste competenze apportano all'azienda in termini di resilienza, efficienza e innovazione.

Nell’ambito della sostenibilità comincia a giocare un ruolo sempre più centrale anche l’intelligenza artificiale: la quota di professionisti green che in Italia nel 2025 hanno aggiunto una competenza in AI Engineering (che comprende abilità di Machine Learning, Generative AI e Natural Language Processing) è pari al 2,1%, in crescita del +61% su base annua rispetto al 2024.

I settori che nel 2025 hanno invece assunto il maggior numero di talenti green sono agricoltura, allevamento e silvicoltura (39%), utilities (36%) e costruzioni (34%). Guardando le tendenze di medio periodo, invece, i settori che hanno registrato gli aumenti maggiori nelle assunzioni green negli ultimi cinque anni (2021-2025) sono quelli dei servizi finanziari (7,6%), del commercio al dettaglio (7,3%) e dei servizi amministrativi e di assistenza (7,1%).

 

In copertina: immagine Envato