Per il quarto anno, Milano si tinge di blu in occasione della One Ocean Week, evento che porta al centro del dibattito pubblico la tutela del mare, ma anche le potenziali innovazioni e i misteri di questo ambiente ancora poco noto.

Infatti, gli esseri umani hanno esplorato solo il 5% degli oceani, i quali custodiscono l’80% della biodiversità della Terra. E per avvicinare il pubblico al mondo marino, il claim di quest’anno è proprio L’oceano che non conosci.

Inoltre, in Darsena (un bacino acqueo artificiale situato nei pressi di Porta Ticinese) verrà allestita l'Ocean Sphere, un hub dotato di cupola trasparente dove si svolgeranno conferenze, laboratori per bambini, workshop per adulti e serate di cinema. Le attività cominceranno il 22 e si concluderanno il 25 maggio 2025, toccando molti temi, tra cui il futuro del cibo e le strategie per un’economia blu. L’evento, promosso dalla One Ocean Foundation, sarà completamente gratuito, previa registrazione.

Il programma di One Ocean Week 2025

La giornata di apertura prevede il lancio italiano dell’Ocean Impact Initiative, il primo framework globale creato per valutare l’impatto dei diversi settori economici sugli ecosistemi marini. Questo strumento è nato da una ricerca della One Ocean Foundation in collaborazione con la SDA Bocconi, la società McKinsey & Company e il Consiglio superiore della ricerca scientifica spagnolo (CSIC). Verrà successivamente presentato a livello europeo il 7 giugno, al Blue Economy Finance Forum di Montecarlo.

Il palinsesto è ricco di eventi, che includono dibattiti sui temi chiave della blue economy e momenti dedicati alla scienza, per sensibilizzare la cittadinanza sul valore della ricerca. Saranno presenti anche startup e piccole imprese impegnate in un’economia rigenerativa, come Slow Fiber, nata dall’incontro fra il movimento Slow Food e alcune aziende italiane della filiera del tessile.

Verrà presentato anche il progetto per l’ampliamento di Blue Forest, che diventerà così la più grande operazione di riforestazione marina del Mediterraneo. Questa iniziativa agisce per la tutela e il ripristino delle piante acquatiche, e in particolare della posidonia oceanica, che ospita quasi il 20% delle specie marine del Mediterraneo ed è in grado di assorbire fino a 1.500 tonnellate di CO₂ equivalente.

A questo proposito, venerdì 23 maggio si terrà una tavola rotonda in lingua inglese tra i diversi stakeholder che si occupano di blue carbon. I partecipanti si confronteranno su come arrivare al riconoscimento di una strategia internazionale di calcolo del carbonio legato agli ecosistemi marini. Ulteriori dettagli sul programma sono disponibili sul sito di One Ocean Foundation.

Il cibo come tema chiave di One Ocean Week 2025

Tra le novità di quest’anno, spicca l’attenzione al “blue food”, ovvero la filiera che vede l’oceano come importante risorsa per la nutrizione del futuro. Parteciperanno alla One Ocean Week diverse realtà emergenti, come la startup Blueat, per la commercializzazione del granchio blu, il progetto di economia circolare AlgaUlisse, e infine KelpEAT, food-tech italiana che crea snack a base di alghe.

Sul questo tema Anna Scavuzzo, la vicesindaca e assessora all’istruzione con delega alla food policy di Milano, ha precisato che le iniziative di questa settimana “sono un appuntamento a cui partecipiamo con entusiasmo fin dalla prima edizione: quest'anno, nel decennale di Expo2015, non poteva mancare una sottolineatura particolare sui temi dell'alimentazione, e La rivoluzione del cibo blu è in grande sintonia con l’impegno di Milano nella promozione del cibo sano e sostenibile, con buone pratiche ed esperienze innovative che richiamano l'importanza della tutela anche degli ecosistemi marini”.

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In copertina: immagine Envato