Un aereo a zero emissioni, alimentato a idrogeno: questo era il traguardo che l’azienda aeronautica europea Airbus, con sede in Francia, si era posta di raggiungere entro il 2035. Tuttavia, il programma “ZEROe” è stato rimandato e il primo velivolo a idrogeno arriverà sul mercato nella seconda metà degli anni Trenta.
Dopo aver investito più di 1,7 miliardi di dollari nel progetto, infatti, Airbus ha tagliato il budget di un quarto e ha redistribuito parte del personale destinandolo ad altre attività. Le sfide tecniche e la lenta adozione dell’idrogeno nel mercato sono le principali cause del rinvio.
Ciononostante, l'azienda afferma che l’aereo è realizzabile a livello tecnico, e che il debutto è solo posticipato. Durante l’Airbus Summit 2025, tenutosi a marzo, il colosso francese dell’aviazione ha infatti introdotto il nuovo concept di aereo, che presenta una serie di modifiche importanti, con un notevole impatto sul risultato finale.
La genesi del primo aereo a idrogeno
L’idea di un velivolo alimentato con un combustibile diverso dal classico cherosene è nata nel 2020. Già allora, i dirigenti di altre compagnie aeree, tra cui la Boeing, erano scettici nei confronti di un aereo a idrogeno. Airbus, però, ha continuato a investire nel progetto, allo scopo di fornire a chi viaggia in aereo un’alternativa concreta, con un minore impatto ambientale. La decarbonizzazione del settore aereo è infatti necessaria a livello globale, ma non priva di criticità.
Il progetto ZEROe è cominciato esplorando la fattibilità di due tecnologie che impiegano l’idrogeno: la combustione o le celle a combustibile. Queste ultime sono la soluzione prescelta per il nuovo modello di aereo, perché la combustione continuerebbe a emettere ossidi di azoto (NOx), gas inquinanti e irritanti per la salute umana.
Le prossime fasi di ricerca si concentreranno quindi solo sulle celle a combustibile, che convertiranno idrogeno e ossigeno in energia e azioneranno quattro motori elettrici con potenza di 2 MW ciascuno. Visivamente, l’aereo sarà dotato di quattro eliche e il suo unico sottoprodotto sarà l’acqua.
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Meno passeggeri e meno miglia
Le modifiche del nuovo progetto tradiscono, tuttavia, una serie di criticità. Tra queste, il fatto che le celle a combustibile hanno un peso notevole. Per questo motivo, Airbus ha ridefinito il sistema di propulsione ed è probabile che ridurrà fortemente il numero dei passeggeri.
Rispetto al concept iniziale del 2020, che prevedeva un velivolo in grado di trasportare fino a 200 passeggeri e di volare fino a 2.000 miglia, l’azienda aveva già dimezzato entrambe le cifre nel 2022. Attualmente, invece, sul sito di Airbus non sono presenti indicazioni su questi aspetti per il nuovo modello.
A proposito di queste scelte, il colosso francese dichiara che il lavoro degli ultimi anni non è stato sprecato, e che il rinvio contribuirà a perfezionare il progetto. Il responsabile di ZEROe di Airbus, Glenn Llewellyn, ha spiegato che “negli ultimi cinque anni abbiamo esplorato diversi concetti di propulsione a idrogeno, prima di scegliere questo concetto completamente elettrico. Siamo fiduciosi che possa fornire la densità di potenza necessaria per un aereo commerciale alimentato a idrogeno e che possa evolversi man mano che la tecnologia matura. Nei prossimi anni ci concentreremo sull'avanzamento dei sistemi di stoccaggio, distribuzione e propulsione, sostenendo al contempo il quadro normativo necessario per garantire che questi aerei possano prendere il volo”.
L’aereo a idrogeno si farà?
Già nel 2023, Airbus aveva completato con successo la dimostrazione di un sistema di propulsione a idrogeno da 1,2 MW. Nel 2024 ha poi concluso i test su un sistema integrato che include celle a combustibile, motori elettrici, riduttori, inverter e scambiatori di calore. Una nuova fase di test è pianificata per il 2027 presso l’Electric Aircraft System Test House di Monaco di Baviera.
Dunque il progetto non è interrotto del tutto ma è solo rinviato, perché al momento non sarebbe commercialmente sostenibile su larga scala. Non esiste infatti un quadro regolamentare e non sono stati fatti sufficienti progressi per produrre una quantità adeguata di idrogeno pulito. “Siamo giunti alla conclusione che sarebbe sbagliato avere ragione troppo presto”, ha commentato Guillaume Faury, CEO di Airbus.
Airbus rimane infatti convinta che l'idrogeno è il combustibile su cui puntare per la decarbonizzazione di questo settore. “Anche se abbiamo modificato la nostra tabella di marcia, la nostra dedizione all'aviazione alimentata a idrogeno è incrollabile”, ha affermato Bruno Fichefeux, responsabile dei programmi futuri di Airbus. “Proprio come abbiamo visto nel settore automobilistico, gli aerei completamente elettrici alimentati da celle a combustibile a idrogeno hanno il potenziale, a lungo termine, di rivoluzionare in meglio il trasporto aereo, integrando il percorso del carburante sostenibile per l'aviazione.”
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In copertina: immagine dal lato sinistro di “ZEROe” © Airbus SAS 2024