A Progetto Manifattura, l’hub di sostenibilità di Trentino Sviluppo a Rovereto, è arrivato un nuovo museo interattivo dedicato al riciclo e alla geologia. A lanciare l’iniziativa è stata l’azienda PietraNet, specializzata nel recupero e nel riciclo di materiali plastici e lapidei per realizzare pavimentazioni innovative.

L’installazione, che prende il nome di Mistery Box, ha lo scopo di raccontare a bambini e adulti la ricchezza naturalistica dell’Italia e il valore del riuso dei materiali. Gianni Tomasi, amministratore delegato di PietraNet, nota come “questa installazione che in collaborazione con Trentino Sviluppo abbiamo portato a Rovereto offre un’esperienza sensoriale immersiva che accompagna i visitatori in un viaggio dentro i princìpi dell’economia circolare”. Il museo itinerante si trova nel foyer sud di Progetto Manifattura e resterà visitabile dal 17 novembre 2025 fino a maggio 2026.

Il valore del riciclo e del km zero

Il riciclo è uno dei valori cardine dell’azienda che ha installato questo museo, insediata in Progetto Manifattura. PietraNet si occupa nello specifico di recuperare i frammenti più piccoli frutto dell’estrazione mineraria, per poi trasformarli in materia prima secondaria. Con questi scarti, PietraNet realizza infatti nuove pavimentazioni drenanti in ghiaia per parchi, giardini e impianti sportivi.

L’azienda ha anche sviluppato un sistema di pavimentazione riutilizzabile, che può essere posato in vista di un evento (come un festival o una fiera, per esempio) e rimosso alla sua conclusione. In questo modo, la vita utile del pavimento aumenta e si riducono i rifiuti prodotti nell’ambito delle grandi manifestazioni temporanee. Inoltre, la posa di questo tipo di pavimentazione avviene con una tecnica a secco, senza utilizzare acqua.

“Un punto per noi fondamentale è il concetto di km zero”, ha spiegato Tomasi. “Per questo motivo i nostri pavimenti sono realizzati con le pietre tipiche del luogo dove ci viene commissionato il lavoro, per evitare di inquinare trasportando rimorchi carichi di materiale da un lato all’altro della penisola.” È proprio da questo approccio sostenibile che è nata l’idea di valorizzare e rendere accessibile il sapere accumulato in materia di specificità geologiche italiane attraverso Mistery Box.

Il percorso del museo

I visitatori possono attraversare il museo interattivo, articolato in diverse sezioni, e scoprire il valore di un approccio circolare. Il percorso comincia con il cosiddetto tunnel dei rifiuti, in cui l’impatto visivo e sonoro catapulta le persone in un ambiente ostile, dove la spazzatura e i materiali di scarto sembrano onnipresenti: un sinistro monito per il futuro. Segue la trasformazione dei rifiuti, uno spazio dal carattere industriale in cui la materia recuperata rinasce come nuova risorsa, per testimoniare il potere rigenerativo della tecnologia.

In seguito, nella sezione GravelNet la materia prima seconda si fa innovazione, raccontando il dialogo virtuoso tra sostenibilità, design e ingegneria del suolo. L’ultima tappa è la ghiaioteca italiana, che celebra la pietra nella sua forma più pura e naturale. Oltre 150 tipologie di ghiaia sono esposte e contestualizzate sulla carta geologica d’Italia, che vanno dal porfido alla tonalite dell’Adamello, fino al bianco di Carrara e al giallo Siena, senza dimenticare i graniti del Nord della Sardegna e le pietre colorate della Sicilia.

 

In copertina: foto Trentino Sviluppo