Il crescente afflusso turistico in alta quota e il progressivo spopolamento delle comunità montane pongono sfide sempre più complesse per la sostenibilità sociale, economica e ambientale dei territori alpini. In questo scenario, Patagonia, azienda leader mondiale dell’abbigliamento outdoor e da sempre attiva nella tutela dell’ambiente, promuove una riflessione pubblica dal titolo Quali futuri per le nostre montagne?.
L’iniziativa intende stimolare un confronto aperto tra esperti, istituzioni e cittadini sui nuovi equilibri tra sviluppo economico, turismo responsabile e conservazione delle risorse naturali. L’incontro si colloca in un momento cruciale per le Alpi italiane, a pochi mesi dalle Olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026. Un evento globale che, pur promettendo visibilità e investimenti, solleva interrogativi sul consumo di suolo, la gestione delle infrastrutture e il destino delle comunità locali. Le montagne italiane, che coprono il 35% del territorio nazionale, ospitano circa 4,2 milioni di abitanti: una popolazione in costante calo, con un tasso medio di spopolamento dello 0,8% annuo secondo i dati ISTAT.
Un doppio appuntamento per un tema globale
Il dibattito organizzato da Patagonia si articolerà in due momenti distinti: il primo nella città simbolo della modernità e dell’innovazione, Milano; il secondo nel cuore delle Dolomiti, a Cortina d’Ampezzo, epicentro del turismo alpino e sede olimpica. Due contesti diversi ma complementari, scelti per rappresentare il dialogo tra pianura e montagna, urbano e rurale, economia e ambiente.
A Milano, l’incontro del 16 ottobre sarà moderato dal giornalista Duccio Facchini, direttore della rivista indipendente Altreconomia, e vedrà la partecipazione di esperti e attivisti impegnati nella sostenibilità ambientale e sociale: Giorgia Garancini, coordinatrice di Protect Our Winters Italia; Grammenos Mastrojeni, segretario generale aggiunto dell’Unione per il Mediterraneo e docente specializzato in ambiente e geostrategia; e Tommaso Goisis, esperto in politiche urbane e attivismo sociale.
Il giorno successivo, 17 ottobre, il dibattito si sposterà a Cortina d’Ampezzo, dove Ferdinando Cotugno, giornalista ambientale e autore, modererà un confronto con Michil Costa, imprenditore e filantropo che ha trasformato l’ospitalità in un modello culturale sostenibile; Sofia Farini, project manager di Protect Our Winters Italia; e nuovamente Grammenos Mastrojeni.
Entrambi gli appuntamenti saranno gratuiti e aperti al pubblico, ma con posti limitati: per partecipare è richiesta la prenotazione online.
Le montagne come laboratorio di sostenibilità
Quali futuri per le nostre montagne? rappresenta un’occasione per riportare al centro del dibattito pubblico la questione del rapporto tra uomo e ambiente in un’epoca di emergenze climatiche e trasformazioni sociali. Le aree alpine, colpite da un aumento medio delle temperature superiore di 2,3 °C rispetto alla media globale, sono oggi un osservatorio privilegiato della crisi climatica.
Patagonia, attraverso questo doppio appuntamento, vuole dare voce a una riflessione collettiva su come costruire un equilibrio tra turismo, economia locale e tutela ambientale, promuovendo un approccio sistemico e partecipativo. In un momento in cui la montagna è al centro di interessi globali e fragilità locali, l’azienda rinnova il suo impegno: “Siamo in business per salvare il nostro pianeta”.
In copertina: foto Patagonia