Ieri, 10 dicembre 2025, l’assemblea generale ONU ha lanciato il primo decennio delle Nazioni Unite per i trasporti sostenibili (2026-2035), che prevede di implementare una mobilità più ecologica e sicura in tutto il mondo. Per rendere questo obiettivo realtà, l’ONU ha predisposto un piano di attuazione che fissa sei priorità a livello globale per tutti gli stati membri e gli stakeholder, da sviluppare nei prossimi dieci anni.

Tra queste sei linee di intervento rientrano l’accessibilità universale, cioè garantire a chiunque l’accesso a trasporti sostenibili, la decarbonizzazione del settore, per renderlo più ecologico, e la maggiore sicurezza del sistema mobilità, che prevede una revisione della gestione della velocità per tutelare pedoni, ciclisti e altre persone vulnerabili sulla strada.

Le altre priorità sono l’ottimizzazione dei trasporti sostenibili, perché siano sempre più efficienti, il miglioramento della mobilità urbana, che dovrà essere più incentrata sulle persone, e infine l’innovazione tecnologica. Durante l'evento di lancio, che si è svolto presso la sede dell’ONU a New York, i partecipanti hanno inoltre presentato 83 impegni concreti e volontari per una mobilità più sostenibile.

Perché dedicare un decennio ai trasporti sostenibili

Oggi il settore dei trasporti riveste un ruolo chiave nell’economia, perché contribuisce a connettere merci e persone a livello globale. Tuttavia questa rete, se non pianificata in modo strutturato, rischia di avere impatti negativi, quali la crescente impronta carbonica, con l’aumento delle emissioni di gas serra, la scarsa accessibilità, quando solo una fascia della popolazione può permettersi di utilizzare mezzi di trasporto sostenibili, e la perdita di biodiversità, se per costruire le infrastrutture della mobilità si danneggiano gli ecosistemi.

Secondo le Nazioni Unite, la domanda di trasporti diventerà più del doppio di quella attuale entro il 2050: per questo è necessario un piano sostenibile sul lungo termine, che funga da quadro strategico per coordinare le azioni, mobilitare le risorse e monitorare i progressi compiuti. È con questo approccio che nel 2023 l’assemblea generale ONU ha dichiarato che il decennio per i trasporti sostenibili avrebbe avuto inizio nel 2026.

Che cosa prevede il piano ONU

Il piano di attuazione per il decennio dei trasporti sostenibili fornirà una roadmap per accelerare lo sviluppo e l’implementazione di mezzi di trasporto green. Anche se nell’Agenda 2030 non è presente un obiettivo di sviluppo sostenibile specificamente dedicato ai trasporti, la mobilità sostenibile è un fattore cruciale nel raggiungimento di diversi traguardi previsti dagli SDGs. Il decennio dedicato a questo tema sarà quindi un'occasione per sensibilizzare ulteriormente l'opinione pubblica e per mobilitare nuove risorse e cercare soluzioni innovative a livello mondiale.

Il multilateralismo è infatti un punto chiave del piano di attuazione, che non è vincolante proprio per consentire l’adozione di strategie e modalità di collaborazione diversificate a seconda del contesto (nazionale, regionale o locale). “Questo processo consultivo e inclusivo ha aperto nuove strade alla cooperazione e abbiamo avuto il privilegio di guidarlo”, ha sottolineato il sottosegretario generale Li Junhua, dirigente del Dipartimento degli affari economici e sociali delle Nazioni Unite, che si è occupato di redigere il piano. “Ha coinvolto governi, industria, società civile, mondo accademico e il sistema delle Nazioni Unite in modalità tali da rafforzare il coordinamento e gettare le basi per nuove partnership negli anni a venire.”

 

In copertina: immagine Envato