CONOU è sempre più leader nella raccolta e rigenerazione degli oli usati. La conferma arriva dal Rapporto di Sostenibilità 2023 di CONOU, il Consorzio nazionale degli oli minerali usati, che registra un tasso di circolarità del 98%. Un risultato che non ha paragoni in Europa e che certifica per l’ennesima volta la leadership italiana del settore. Secondo il report, presentato venerdì 31 maggio a Roma in occasione del 40° anniversario di CONOU, il consorzio ha raccolto 183.000 tonnellate di oli minerali usati, quasi la totalità dell’immesso. Di queste, il 98% è stato rigenerato e reintrodotto nell’economia. Oltre alle performance, il documento menziona l’adeguamento di CONOU ai nuovi standard europei di reporting di sostenibilità creati dall’EFRAG, (European Financial Reporting Advisory Group), che diventeranno presto obbligatori per tutte le aziende.

Se non smaltiti correttamente, gli oli minerali esausti generati da siti industriali e officine possono diventare una pericolosa fonte di inquinamento. Per questo motivo, secondo il presidente di CONOU Riccardo Piunti, è importante insistere sulla trasparenza della filiera. “La strada della trasparenza e della tracciabilità richiesta dai nuovi standard europei necessita di applicazione, continuità e competenza”, ha dichiarato Piunti durante la presentazione del report. “I rapporti di sostenibilità chiamano sempre più professionalità ampie e multiformi per gestire, a livello complessivo, gli input tecnici, economici, ambientali, organizzativi che le diverse funzioni aziendali mettono a disposizione. La realtà consortile, che non è un’azienda ma una galassia di aziende, rende questo compito ancora più complesso.”