Intesa Sanpaolo consolida la sua leadership nella finanza sostenibile pubblicando un set completo di report ESG che fotografano i risultati ottenuti nel 2024 in ambito climatico, sociale e di governance. Il Gruppo bancario guidato da Carlo Messina conferma così la centralità dei temi ambientali e sociali nella propria strategia, attraverso una rendicontazione volontaria che si affianca agli obblighi previsti dalla normativa europea.

Tra i principali documenti pubblicati spiccano SDGs Report, Climate Report e Responsible Banking Progress Statement, che riportano rispettivamente il contributo della banca agli Obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, i dati relativi al clima e i progressi in merito ai “Principles for Responsible Banking” dell’UNEP FI. A questi si aggiunge la Rendicontazione Consolidata di Sostenibilità inserita nel Bilancio consolidato, in linea con la Direttiva UE Corporate Sustainability Reporting Directive – CSRD.

La pubblicazione di questo pacchetto integrato di report riflette la volontà di Intesa Sanpaolo di rafforzare la trasparenza e il dialogo con i propri stakeholder, offrendo una fotografia dettagliata delle iniziative e dei risultati ottenuti in materia ESG.

Social lending, green finance e innovazione: i numeri del 2024

Al 31 dicembre 2024, i risultati ottenuti nell’ambito del Piano d’Impresa 2022–2025 evidenziano progressi significativi verso gli obiettivi di sostenibilità. La banca ha erogato 20,4 miliardi di euro in social lending, che include anche interventi di rigenerazione urbana, a fronte di un obiettivo triennale di 25 miliardi.

I mutui green erogati ammontano a 9 miliardi, avvicinandosi alla soglia dei 12 miliardi fissata per l’intero arco del Piano. Sul fronte dell’economia circolare, Intesa Sanpaolo ha già superato il proprio plafond, erogando 12,6 miliardi di euro rispetto agli 8 miliardi inizialmente previsti.

In tema ambientale, il Gruppo ha definito nuovi obiettivi di decarbonizzazione al 2030 per settori chiave come Residential Real Estate, Agriculture, Cemento e Alluminio, completando la copertura dei comparti a maggiori emissioni indicati dalla Net Zero Banking Alliance. Le emissioni finanziate assolute in questi settori sono diminuite del 16% rispetto al 2023.

La transizione energetica è supportata anche dall’utilizzo crescente di fonti rinnovabili: nel 2024, il 92,8% dell’energia acquistata dal Gruppo proviene da fonti green.

Sociale, governance e posizionamento internazionale

L’impegno sociale della banca si riflette nei 54,1 milioni di interventi effettuati dal 2022 nell’ambito del programma “Cibo e Riparo per i bisognosi”, superando ampiamente l’obiettivo di 50 milioni. Parallelamente, l’istituto ha accolto 754.000 visitatori nelle sue Gallerie d’Italia nel solo 2024, tra cui 131.000 bambini e teenager, rafforzando il proprio ruolo nella promozione culturale.

Nel campo della formazione e della valorizzazione delle risorse umane, Intesa Sanpaolo ha erogato 40,7 milioni di ore di formazione nel triennio e coinvolto 6.900 dipendenti in programmi di upskilling e reskilling, promuovendo la crescita professionale interna. Inoltre, 975 persone sono state inserite in percorsi di talent management per sviluppare la futura classe dirigente.

Per guidare la transizione sostenibile, inoltre, il Gruppo ha istituito nel 2024 una nuova area di governo, la Chief Sustainability Officer, affidata a Paola Angeletti. L’obiettivo è integrare ulteriormente la sostenibilità nella governance e nella strategia aziendale, trasformandola in leva di competitività e crescita.

Il posizionamento di Intesa Sanpaolo come leader europeo nella sostenibilità è confermato dalla presenza dell’istituto nei principali ranking internazionali. È infatti l’unica banca italiana inclusa nei Dow Jones Best-in-Class Indices e la prima banca in Europa e seconda al mondo nell’edizione 2025 del Corporate Knights “Global 100 Most Sustainable Corporations in the World”.

 

In copertina: foto di Riccardo Tuninato, Unsplash