La vita sulla Terra dipende dalle buone condizioni di salute del suolo: il 95% della produzione alimentare globale fa infatti affidamento ai terreni. Tuttavia, si stima che tra il 60 e il 70% dei suoli dell'UE non sia in buona salute.

I suoli sani catturano il carbonio, migliorano i raccolti, contribuiscono a ridurre le inondazioni e incrementano la biodiversità. Questi ultimi, però, sono messi sotto pressione dalle attuali pratiche agricole e dalla crescente domanda di cibo. Per invertire la tendenza e ripristinare la salute del suolo è necessario capire quali pratiche agricole funzionano e quali no.

Il suolo è un tema complesso e per contrastare il cambiamento climatico è di primaria importanza tracciare una mappa dei cambiamenti futuri in modo da pianificare le giuste azioni in base alle diverse località. Il tutto per dotare i gestori del territorio e i responsabili politici degli strumenti corretti e utili per apportare le modifiche alle pratiche agricole che contribuiranno a migliorare la salute e la resilienza del suolo.

Il progetto AI4SoilHealth

In questo contesto, il progetto AI4SoilHealth si propone di offrire un efficace sistema di certificazione dell'indice di salute del suolo e supportare i proprietari terrieri e i responsabili politici nell'ambito del nuovo Green Deal per l'Europa. Il progetto prevede di lanciare un'applicazione gratuita per aiutare gli agricoltori e i coltivatori a modificare le proprie pratiche agricole.

Il progetto creerà e manterrà un'infrastruttura digitale a livello europeo ad accesso libero, compilata utilizzando metodi di intelligenza artificiale all'avanguardia combinati con nuove e approfondite conoscenze e misure sulla salute del suolo.

Nei prossimi tre anni i 28 partner in 11 Paesi dell'UE facenti parte del progetto raccoglieranno dati da aziende agricole e siti pilota in tutta Europa per costruire un modello da cui partire. Lungo il percorso condivideranno le loro conoscenze, informando i cittadini sulle più recenti tecniche di misurazione della salute del suolo e condividendo le storie della comunità degli operatori del suolo.

Come afferma Mogens H. Greve, professore del Dipartimento di agroecologia dell'Università di Aarhus, in Danimarca, "siamo a un bivio: dobbiamo fare qualcosa se vogliamo preservare le risorse pedologiche europee e globali. È un paradosso che, da un lato, il suolo sia parte della soluzione per ridurre le emissioni di gas serra e, dall'altro, il 60-70% del suolo europeo non stia bene. È quindi indispensabile un migliore monitoraggio della qualità del suolo. L'obiettivo è che l'infrastruttura digitale ad accesso gratuito in tutta Europa che svilupperemo venga utilizzata per valutare e monitorare costantemente la salute del suolo in relazione alla sua gestione”.

Secondo i partner di AI4SoilHealth, entro il 2028, tutti i gestori del territorio dovranno avere accesso a dati verificati sulle emissioni e gli assorbimenti di CO₂. Inoltre, l'ambizione è che l'agricoltura si concentri maggiormente sullo stoccaggio del carbonio, contribuendo così a raggiungere l'obiettivo del 2030 di una riduzione dell'impatto climatico di 310 milioni di tonnellate di COequivalente per l'intero settore del suolo nell’UE.

Approccio multilivello per un monitoraggio del suolo a livello europeo

Il progetto richiede un approccio multilivello con sette fasi di lavoro chiave che comprendono il coinvolgimento delle politiche e degli stakeholder, lo sviluppo di metodologie e standard per la salute del suolo, lo sviluppo di soluzioni di campo e di laboratorio per le osservazioni e le misurazioni e l’armonizzazione dei servizi di monitoraggio del suolo a livello europeo.

Il progetto si avvarrà inoltre di modelli pilota in diversi Paesi, con prove sul campo per testare gli utenti e ottenere un feedback, e di strumenti di comunicazione per sviluppare campagne e iniziative educative volte a promuovere la consapevolezza e l’adozione di innovative pratiche agricole.

Come ha dichiarato Ichsani Wheeler, della Fondazione olandese OpenGeoHub e tra le ideatrici del progetto, "solo gli agricoltori e i gestori del territorio sono gli agenti del cambiamento in un paesaggio. In quanto comunità di ricercatori open-source, ci auguriamo che, mettendo a disposizione informazioni esistenti e all'avanguardia sul suolo nello spazio e nel tempo, si possa coltivare un ambiente di autodeterminazione per gli agricoltori, a beneficio dei nostri figli e del nostro futuro".

Horizon Europe

Horizon Europe è il principale programma di finanziamento dell'UE per la ricerca e l'innovazione, con un budget a disposizione di 95,5 miliardi di euro. Il programma affronta i cambiamenti climatici, contribuisce al raggiungimento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite e stimola la competitività e la crescita dell'UE finanziando diversi tipi di progetti collaborativi.

AI4SoilHealth, che ha preso avvio lo scorso gennaio e durerà fino a fine 2026, è inserito all’interno della Mission Soil dell’Unione Europea. Dal 21 al 23 novembre 2023 a Madrid, in Spagna, si svolgerà la Settimana europea della Mission Soil, un evento che darà visibilità all'importanza della protezione, del ripristino e del monitoraggio del suolo e discuterà le soluzioni per una gestione più sostenibile del territorio.

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Immagine: Ivan Bandura, Unsplash