Da rifiuto a nuova risorsa: è questo il paradigma che guida BATMAN (Battery Treatment and Management), il progetto sviluppato da Haiki+ insieme a Cobat Ecofactory, l’Università dell’Aquila e Smart Waste Engineering. Finanziato con 1,2 milioni di euro dal Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica (MASE), a fronte di un investimento complessivo di 1,94 milioni, rappresenta il primo hub nazionale dedicato al riciclo delle batterie al litio e alcaline. Un’iniziativa strategica che mira a posizionare l’Italia al centro della sfida globale per la gestione sostenibile delle batterie esauste, un settore destinato a crescere esponenzialmente nei prossimi anni.

Il cuore operativo del progetto sarà la “Cobat Ecofactory” di Pollutri (Chieti), che entrerà in funzione a inizio 2025. L’impianto, unico nel suo genere in Italia, sarà dedicato al trattamento delle batterie a fine vita e al recupero di materie prime critiche come litio, cobalto, nichel, manganese, rame, alluminio e grafite, tutte risorse indispensabili per la transizione energetica e digitale. Grazie a processi idro-metallurgici innovativi, sarà possibile recuperare fino al 95% di questi materiali, riducendo drasticamente consumi ed emissioni.

Secondo i dati raccolti da Haiki Cobat, solo nel 2024 in Italia sono state raccolte 450 tonnellate di batterie al litio e oltre 1.200 tonnellate di batterie alcaline. Le proiezioni indicano che l’immesso a consumo di batterie al litio crescerà di oltre il 50% nei prossimi cinque anni. Tuttavia, al momento, il paese non dispone ancora di tecnologie consolidate e impianti industriali in grado di gestire efficacemente volumi tanto elevati. È proprio in questo contesto che BATMAN si inserisce come progetto strategico per la competitività nazionale e per la sicurezza delle forniture.

L’impianto sarà progettato con criteri di alta sostenibilità ambientale: oltre a un impianto fotovoltaico da 0,6 MWp destinato all’autoconsumo, introdurrà un innovativo trattamento delle acque basato sul metodo Fenton e sull’osmosi inversa. Questo consentirà di ridurre del 95% il consumo idrico, del 30% le emissioni di CO₂ e del 50% i consumi energetici rispetto all’estrazione primaria delle materie prime. Inoltre, l’abbattimento dei costi di smaltimento reflui arriverà fino al 90%, pari a circa 1,8 milioni di euro l’anno.

Il progetto non avrà solo ricadute ambientali, ma anche industriali ed economiche. La capacità di trattamento prevista è di 4.000 tonnellate l’anno di batterie al litio e 3.000 tonnellate di batterie alcaline. Nei primi cinque anni si stima la creazione di almeno venti nuovi posti di lavoro diretti, a cui si aggiungeranno ulteriori opportunità legate alla replicabilità della tecnologia in altri impianti europei. È prevista inoltre la registrazione di due brevetti, a conferma della valenza tecnologica del progetto.

“Con il progetto BATMAN facciamo un passo concreto verso il futuro. Questo riconoscimento conferma la solidità della nostra strategia e la capacità del gruppo di unire innovazione tecnologica, ricerca scientifica e visione industriale”, ha dichiarato Giovanni Rosti, amministratore delegato di Haiki+. “Haiki+ consolida ulteriormente la propria leadership nel riciclo delle batterie e apre nuove prospettive di crescita economica e di sostenibilità per l’Italia e l’Europa.”

Fondamentale anche il ruolo dei partner scientifici. L’Università dell’Aquila, già legata a Haiki+ da un accordo quadro quinquennale, realizzerà una linea pilota presso la propria sede e curerà il trasferimento tecnologico, con particolare attenzione ai processi idro-metallurgici. Smart Waste Engineering, spin-off dell’ateneo, supporterà invece l’ingegnerizzazione degli impianti e la loro futura replicabilità.

La rilevanza strategica del progetto emerge in un contesto europeo che prevede, entro il 2035, la necessità di riciclare oltre 1,2 milioni di tonnellate annue di batterie al litio e alcaline. BATMAN non si limita a rispondere a questa sfida, ma ambisce a farlo in modo sostenibile e circolare, riducendo sprechi, recuperando risorse preziose e ponendo l’Italia in una posizione di leadership industriale e ambientale nel settore del riciclo avanzato.

 

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In copertina: immagine Envato