La protezione dell’ambiente è una priorità che non può più essere rimandata. Il mondo in cui viviamo oggi è pressoché irriconoscibile rispetto a quello di pochi decenni fa. Industrializzazione e progresso tecnologico hanno ridisegnato la società, mentre tecnologie emergenti come AI e data center hyperscaler presentano nuove sfide come l'aumento dei consumi energetici e delle emissioni di anidride carbonica.
La crescita dell'economia digitale comporta un’intensificazione delle pressioni ambientali, rendendo la sostenibilità una questione particolarmente urgente. Proteggere il nostro pianeta richiede di bilanciare l'innovazione con la responsabilità ambientale per garantire un futuro sostenibile per tutti.
Come dare energia al pianeta?
Uno dei messaggi chiave che oggi risuona con maggiore forza nel dibattito sulla sostenibilità è la necessità di aumentare drasticamente la generazione globale di energie rinnovabili entro il 2030. È un tema calzante, specialmente nel contesto di un 2025 in cui data center e tecnologie come l’intelligenza artificiale stanno mettendo alla prova le reti di distribuzione elettrica e l'ambiente stesso.
In Europa, per esempio, quasi 450 milioni di persone ricorrono ai data center per memorizzare di tutto, da foto e video personali fino a messaggi e-mail e documenti di lavoro. I data center europei consumano circa 96 terawattora di elettricità all'anno. Per dare un'idea, si tratta dell'intero consumo sommato di Paesi Bassi, Polonia, Irlanda e Romania.
Come tutti sappiamo, i combustibili fossili sono la principale fonte di gas serra e conseguentemente sono la causa primaria del riscaldamento globale. Secondo la U.S Energy Information Administration, nel 2023 il petrolio ha rappresentato circa il 38% dei consumi energetici statunitensi ed è stato responsabile del 47% delle emissioni di CO2 dovute all'energia. L'impiego di fonti rinnovabili è essenziale per ridurre le emissioni di gas serra poiché esse generano elettricità senza produrre anidride carbonica, il primo tra i gas serra del pianeta.
Tuttavia le energie rinnovabili sono solo una parte della soluzione. Si prevede che entro il 2030 il fabbisogno energetico dei data center europei possa triplicare, rappresentando così il 43% dei consumi elettrici dei cittadini europei. Questo aumento esponenziale richiede non solo fonti alternative come le rinnovabili, ma anche cambiamenti fondamentali a livello tecnologico per mitigare le necessità di energia dei data center.
Il dilemma dei data center
I data center funzionano senza sosta facendo leva su tre tecnologie fondamentali: i server per elaborare i dati, i sistemi storage per conservarli e le reti ad alta velocità per spostarli. Per mantenere funzionanti questi sistemi alla giusta temperatura sono necessari anche ulteriori soluzioni per il raffreddamento e la prevenzione degli incendi, i cui consumi energetici possono arrivare a metà di quanto assorbito dagli apparati IT.
Quando si parla di raffreddamento non va considerata solamente l'energia ma anche l'acqua. Molti data center ricorrono al raffreddamento per evaporazione, tecnica che prevede lo spruzzo di una nebbiolina d'acqua su pannelli di tessuto per assorbire il calore dell'ambiente e abbassare di conseguenza la temperatura locale. Idea ingegnosa, ma problematica considerando le limitazioni cui sono soggette le risorse idriche a causa del riscaldamento globale, specialmente nelle aree urbane.
I rifiuti elettronici sono un altro tema ambientale che sta velocemente salendo alla ribalta: un problema a cui i data center contribuiscono significativamente a causa dei cicli di ammodernamento dell'hardware che ne richiedono il rimpiazzo ogni 3-5 anni. Queste continue sostituzioni comportano lo scarto di enormi quantità di apparecchiature obsolete, molte delle quali contengono sostanze dannose come piombo e mercurio. A livello globale solo il 12,5% circa dei rifiuti elettronici viene riciclato mentre il resto finisce nelle discariche, creando un grosso problema.
Cosa si può fare oggi?
Per migliorare l'efficienza energetica delle reti e dei server presenti nei data center occorre ottimizzare il rapporto tra hardware e software, virtualizzazione, gestione smart dell'alimentazione, raffreddamento e ricorso a fonti rinnovabili.
In termini di data storage, le stime del settore suggeriscono che fino all'80% della capacità venduta ogni anno sia costituito da hard disk magnetici (HDD), dispositivi ormai obsoleti che assorbono enormi quantità di energia che sarebbero meglio utilizzabili altrove. Lo storage flash, la stessa tecnologia impiegata all'interno degli smartphone e dei laptop, si propone come una soluzione efficace.
Facendo un passo avanti rispetto alle soluzioni flash adottate nei dispositivi portatili, alcuni vendor costruiscono i propri flash array con flash "raw" anziché usare i normali SSD commerciali, dialogando con i flash drive praticamente allo stesso modo degli hard disk legacy.
Ciò massimizza le capacità delle soluzioni flash fornendo migliori livelli di prestazioni, consumi energetici ed efficienza. Con questa tipologia di flash è possibile ridurre i requisiti di energia, spazio e gestione legati allo storage fino al 95% rispetto alle soluzioni HDD.
La sostenibilità, elemento critico per il futuro digitale
Le sfide della sostenibilità ambientale si fanno sempre più pressanti e richiedono risposte concrete da parte di tutti gli attori coinvolti nel mondo digitale. Se le energie rinnovabili sono parte della soluzione, adottare le tecnologie più efficienti possibile gioca altresì un ruolo significativo.
Scegliendo soluzioni maggiormente sostenibili possiamo ridurre notevolmente i consumi energetici e contribuire attivamente alla salvaguardia dell’ambiente. Proteggere e sostenere il pianeta non è solo una missione simbolica, ma una necessità concreta che richiede impegno quotidiano. È tempo di agire: sostenibilità e progresso possono viaggiare insieme, a patto che oggi vengano compiute le scelte tecnologiche appropriate.
In copertina: immagine Envato