Dopo 125 anni dalla sua costruzione per l’Expo del 1900 e dopo 5 anni di lavori di ricostruzione, il Grand Palais di Parigi, padiglione espositivo in muratura e vetro sulle sponde della Senna, ha accolto dal 24 al 26 aprile scorsi migliaia di changemaker da tutto il mondo per l’edizione 2025 di ChangeNOW, il più grande evento globale dedicato alle soluzioni sostenibili e innovative per il pianeta. Per tre giorni, innovatori, attivisti, imprenditori e leader politici si sono incontrati per condividere idee, stringere alleanze e accelerare il cambiamento verso un futuro più giusto e rigenerativo.

Soluzioni concrete e innovazioni per il pianeta

Dallo sport come strumento potente per difendere diritti umani e ambientali ai modelli di business rigenerativi, dalla moda sostenibile al cibo etico e alla rigenerazione dei suoli, ChangeNOW 2025, che ha visto la partecipazione di Materia Rinnovabile, ha mostrato come il settore privato possa accelerare il cambiamento.

L’edizione 2025 di ChangeNOW, che ha segnato il decimo anniversario degli Accordi di Parigi, ha dato spazio a startup e soluzioni innovative pronte a essere adottate su larga scala. Ma anche alle persone, agli attivisti, ai policymakers e agli imprenditori che hanno investito tempo e denaro nella transizione ecologica.

Inclusione e comunità indigene

Durante i tre giorni, il ruolo centrale delle comunità indigene nella protezione del pianeta è emerso con forza con un messaggio chiaro: senza inclusione e senza i diritti della natura al centro delle decisioni globali non potrà esserci vera rigenerazione.

Helena Gualinga, attivista indigena, ha invocato un ruolo centrale per le popolazioni native nella prossima COP30 a Belém, affermando che "questo momento richiede coraggio e leadership, ma soprattutto richiede l’umiltà di ascoltare, l’umiltà di imparare. Chi vive in equilibrio con la natura ha le risposte di cui abbiamo bisogno”. Le ha fatto eco Zaya Guarani, atttivista indigena: “Siamo nel loop di produzione e consumo che implica che Madre Natura non può più prendersi cura di noi”.

Cecique Ninawa, presidente della Federazione degli Huni Kui, popolazione indigena dell’Amazzonia, ha raccontato quanto rispettare i diritti umani implica rispettare le persone che hanno vissuto in Amazzonia per centinaia di anni e al tempo stesso rispettare di diritti della biodiversità nella regione. I diritti della natura sono stati al centro anche dell’intervento di Marine Calmet, presidente di Wild Legal.

Parallelamente anche l’importanza dell’inclusione è stata al centro di diversi interventi. Durante uno di essi Moussa Camara, fondatore di Les Déterminés, e Sanaa Saitouli, fondatrice di Banlieues Climat, hanno lanciato un appello potente: i talenti sono ovunque, ma le opportunità no. Saitouli ha insistito: "Siamo i primi a essere colpiti, ma gli ultimi a essere consultati", chiedendo un reale ascolto delle comunità emarginate.

Focus sull'oceano

Il mare rappresenta una gigantesca opportunità ancora in gran parte inesplorata. Con l'annuncio della coalizione PIO (Philanthropists and Investors in Oceans) ChangeNOW punta a mobilitare fondi per riconciliare la protezione degli oceani con lo sviluppo economico.

Ospite di uno degli incontri più emozionanti e partecipati, Paul Watson, attivista e ambientalista canadese, fondatore e presidente di Sea Shepherd, ha chiuso il suo intervento ricordando: "Viviamo su questo pianeta perché milioni di altre specie balene, alberi, api, vermi, microbi  ci permettono di farlo. A meno che non impariamo a vivere in armonia con ognuna di queste altre specie, non riusciremo a sopravvivere”. Il suo invito è stato chiaro: seguire le proprie passioni, proteggere la vita e rimanere fedeli allo stupore dell’infanzia.

Sulla stessa onda, l'attrice e attivista Natalie Portman ha parlato del profondo legame tra arte e attivismo che nascono, entrambi, ha detto, dallo stesso impulso creativo e trasformativo. Insieme a Portman, il filosofo e attivista Satish Kumar, uno degli ospiti di punta dell’edizione 2025 di ChangeNow, ha ricordato: "Smettiamo di aspettare che emergano leader: siamo noi i leader!”.

Attivismo e giovani protagonisti del cambiamento

A proposito di leader di domani, lo Youth Parliament for a Wellbeing Economy, in partnership con Earth4All e The Club of Rome, ha accolto giovani provenienti da tutto il mondo che hanno avanzato proposte concrete per una società più equa e rigenerativa: dal ridisegno della distribuzione della ricchezza all'inclusione della leadership indigena.

Santiago Lefebvre, fondatore di ChangeNOW, ha presentato il primo policy paper, Six Priorities for Global Policy Implementation, a Felipe Paullier, vicesegretario generale dell'Ufficio giovani dell’ONU.

Startup e innovazioni

Da Novobiom che rigenera i terreni con i funghi a Endoless che utilizza l'intelligenza artificiale per supportare la salute delle donne, da Hamwells, sistema di recupero del calore delle acque reflue fino a PHNXX, che distribuisce microgrid energetiche plug-and-play per supportare aziende agricole, miniere e cantieri più ecologici: le startup hanno portato soluzioni tangibili e concrete alle sfide raccontate sui diversi palchi del Grand Palais parigino.

Batterie di carta, orinatoi femminili, un dirigibile autonomo a emissioni zero, materiali dagli scarti, progetti di riforestazione: ChangeNOW ha visto in mostra un’esposizione di oltre 1.000 soluzioni per il pianeta provenienti da 57 paesi del mondo, selezionate e suddivise nelle tematiche chiave dell’evento: biodiversità, AI per l'impatto, economia circolare, salute, istruzione, inclusione, energia e moda.

 

In copertina: immagine Envato