Investire, innovare e rendicontare con trasparenza, mettendo al centro il territorio, i cittadini e l’acqua, bene primario e insostituibile. È questa la linea guida che emerge dalla Relazione annuale integrata 2024 di Acque Bresciane, presentata lunedì 23 giugno a Rovato. Il gestore unico del servizio idrico integrato della provincia di Brescia − attivo in 114 comuni e al servizio di oltre 680.000 abitanti − ha diffuso un documento che va oltre i numeri, restituendo una visione trasversale delle scelte ambientali, economiche e sociali adottate per la propria strategia di sostenibilità.

“Nel corso del 2024 abbiamo proseguito con determinazione il nostro percorso, gestendo e affrontando sfide complesse e ci apprestiamo nel 2025 a fare altrettanto”, ha sottolineato in apertura il presidente di Acque Bresciane Pierluigi Toscani.

Redistribuire valore sul territorio

La relazione integrata 2024 è stata curata da Veronica Vismara, responsabile sostenibilità di Acque Bresciane, che per raccontare la natura pubblica della società sceglie di partire da un indicatore chiave: il prospetto di valore aggiunto. “Si tratta del punto di raccordo tra i dati economico-finanziari e le performance di sostenibilità, perché permette di comprendere come il valore generato da un’azienda venga redistribuito ai diversi stakeholder sul territorio”, spiega Vismara a Materia Rinnovabile.

“Nel 2024, Acque Bresciane ha registrato una produzione che ha superato i 142 milioni di euro, generando quasi 110 milioni di euro di valore aggiunto, in crescita rispetto agli anni precedenti. Di questa ricchezza, il 92,8% è stato redistribuito agli stakeholder – fornitori, dipendenti, finanziatori, PA e territorio – mentre il 7,2% è stato reinvestito nell’attività. Una scelta coerente con lo statuto della società, che prevede la non distribuzione degli utili: tutto il valore resta all’interno del sistema, a beneficio della collettività.”

A questo aggiunge come l’azienda abbia chiuso il 2024 con un organico di 349 dipendenti, tutti assunti a tempo indeterminato, e abbia investito oltre 126.000 euro in attività di formazione. Acque Bresciane ha inoltre confermato per il quarto anno consecutivo la certificazione Top Employers Italia, così come la certificazione sulla parità di genere ottenuta nel 2023.

Investimenti, dalla tecnologia al riuso dell’acqua

Nel 2024, Acque Bresciane ha investito oltre 39 milioni di euro, concentrandosi su digitalizzazione, resilienza delle infrastrutture e tutela delle risorse idriche. Tuttavia, la vera svolta è prevista per il 2025, con un aumento degli investimenti a 70 milioni di euro, pari a un incremento del 60% rispetto all’anno precedente.

Tra gli interventi principali figurano la riforestazione, il riutilizzo dell’acqua depurata e la riduzione dei fanghi. A questi si aggiungono il potenziamento e l’ampliamento degli impianti di depurazione, il rinnovo delle reti idriche e fognarie (sono oltre 8.000 i km di condotte gestite da Acque Bresciane) e la realizzazione di nuove infrastrutture come la nuova condotta adduttrice di Gargnano e la digitalizzazione del servizio in 13 comuni, resa possibile grazie ai fondi del PNRR e a un Sustainability Linked Loan da 55 milioni di euro.

“L’obiettivo è di rendere più efficienti gli acquedotti e ridurre le perdite idriche”, aggiunge Vismara. “Un investimento che, insieme agli altri previsti per il comparto acquedotto, avrà un impatto significativo sia sulla qualità che sulla quantità dell’acqua distribuita.”

Nel 2024, Acque Bresciane ha proseguito nel percorso di innovazione tecnologica con l’installazione di 7.000 contatori intelligenti, l’introduzione di sistemi di manutenzione predittiva e il potenziamento della sicurezza informatica tramite un Security Operation Center attivo 24 ore su 24. Questi strumenti hanno migliorato l’efficienza nella gestione delle reti, contribuendo a ridurre sprechi e interruzioni.

Sul piano delle performance ambientali, la società ha erogato 104 milioni di metri cubi d’acqua con un tasso di conformità del 97,62%. Le emissioni complessive sono state pari a 58.715 tonnellate di CO₂eq, ma le emissioni dirette da automezzi sono state interamente compensate. Un impegno ambientale riconosciuto anche da Cerved Rating Agency, che ha attribuito ad Acque Bresciane il rating "AA", collocandola tra le migliori realtà del settore a livello nazionale.

Green procurement: essere Benefit in un territorio Benefit

Acque Bresciane è stata la prima azienda di Water Alliance – Acque di Lombardia, e la prima in Italia tra le water utilities, a modificare il proprio statuto per diventare, già nel 2022, una società benefit.

Ed è proprio da questo passaggio che prende forma l’idea più innovativa emersa durante la presentazione della Relazione integrata 2024: la proposta di creare veri e propri “Distretti Benefit”, avanzata da Marco Morganti, presidente di Assobenefit, associazione alla quale Acque Bresciane aderisce. L’obiettivo è costruire alleanze territoriali tra imprese, utilities e società civile, capaci di generare valore condiviso e risposte sostenibili di lungo periodo alle sfide ambientali e sociali.

“Li penso effettivamente come aggregazioni spontanee di imprese e di altri soggetti economici che, grazie a statuti benefit convergenti su alcuni problemi della comunità, riescano a costruire soluzioni di lungo periodo. Accanto alla pianificazione della spesa pubblica − responsabilità delle Amministrazioni − prenderebbe forma un ‘programma civico’ di respiro ancora più ampio, in tempi dove lo short term mostra tutti i suoi limiti”, ci spiega Morganti.

“In questa luce diventa importante motivare sempre più imprese a diventare questo tipo di benefit: non trascurerei il ruolo di alcuni grandi committenti pubblici e privati che potrebbero accelerare il passaggio benefit dei loro fornitori. E poi le comunità energetiche e le forme avanzate di crowdfunding che chiamano in gioco tutta la popolazione.”

Un’idea che si lega coerentemente alla visione di Acque Bresciane, già orientata a integrare la sostenibilità lungo l’intera catena del valore, come mostrano gli stessi dati sul green procurement. Nel 2024 Acque Bresciane ha effettuato approvvigionamenti per oltre 82 milioni di euro, ponendo particolare attenzione alla crescita e alla qualificazione dei propri fornitori in ottica ESG. Un sistema che consente di selezionare operatori economici già in possesso di certificazioni ambientali e sociali. Sono 607 i fornitori qualificati nel 2024, segno concreto di un impegno che si diffonde ben oltre i confini aziendali.

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In copertina: foto di Acque Bresciane