In una fase complessa per i rapporti commerciali transatlantici, specie per il comparto della green economy, guardare alla Cina e in particolare a Hong Kong diventa un’opportunità di diversificazione per le aziende italiane, specie per il segmento green.

È proprio in quest’ottica che il 27 novembre si terrà l’evento Think Business, Think Hong Kong (TBTHK) presso Palazzo Mezzanotte a Milano. Organizzato da Hong Kong Trade Development Council, l’evento offrirà alle imprese italiane un punto di contatto per creare partnership e favorire collaborazioni in tutta l’Asia, specie nei nuovi mercati in rapida espansione come la Greater Bay Area Guangdong-Hong Kong-Macao e i paesi dell’Associazione delle nazioni del Sud-Est Asiatico (ASEAN).

Secondo Chris Lo, direttore regionale di HKTDC per l'Europa, "Hong Kong continua a distinguersi come un ecosistema dinamico, internazionale e proiettato al futuro. Grazie alla certezza del diritto, all'efficienza fiscale e all'accesso diretto al mercato della Cina continentale, la città rappresenta un ponte ideale per le imprese italiane che desiderano operare in Asia. Allo stesso tempo, Hong Kong offre grandi opportunità alle aziende asiatiche che guardano all'Europa – e in particolare all'Italia – come destinazione privilegiata per investimenti, innovazione e partnership industriali".

TBTHK, a cui si può partecipare registrandosi sul sito ufficiale, riunirà infatti circa ottanta rappresentanti provenienti da Hong Kong, tra cui leader d’impresa, innovatori, investitori e imprenditori di startup, per una giornata di dialogo, networking e sviluppo di partnership con aziende italiane interessate ad espandersi in Asia. Di interesse particolare per il settore delle rinnovabili, dell’economia circolare e delle clean tech.

“Hong Kong ha tantissime compagnie che si occupano di efficienza energetica e energy storage, e poi è molto importante il settore dei servizi e dei materiali per gli smart building”, risponde Chris Lo a una domanda di Materia Rinnovabile. “Bisogna anche ricordare anche il ruolo della finanza verde, con molte compagnie interessate a investire nel vostro paese in progetti di clean tech. Basta ricordare che più di un terzo dei green bond asiatici è emesso da società di Hong Kong: dunque l’evento può essere una grande opportunità per le aziende clean tech in cerca di capitali.”

Un ponte tra Italia e Cina

L’Italia è una partner importante di Hong Kong in termini commerciali e di investimento. Nel 2024, gli scambi commerciali tra i due paesi hanno raggiunto il valore di 8,3 miliardi di dollari USA, posizionando l’Italia al quarto posto tra i partner commerciali nell’Unione Europea in quanto mercato di esportazione per Hong Kong e al terzo posto in quanto mercato di importazione.

Tra i paesi dell’Unione Europea, l’Italia è risultata a fine 2023 il terzo investitore nella metropoli cinese per valore degli investimenti, con ben 200 società italiane presenti nella ex colonia britannica oggi regione ad amministrazione speciale cinese. Un apprezzamento ricambiato dalle aziende hongkonghesi che sono il terzo investitore asiatico in Italia per valore degli investimenti. Non solo: oggi la megalopoli è considerata uno dei ponti di accesso per la Cina continentale.

Fitto dunque il programma della giornata, che prevede quattro sessioni tematiche, ciascuna dedicata a un ambito strategico. Per Finance and Trade si evidenzieranno le tendenze economiche globali, il ruolo di Hong Kong come hub commerciale, le iniziative avanzate di digital trade, le storie di successo legate all’adozione di nuove tecnologie e dei progetti per creare corridoi commerciali tra Italia, Hong Kong e la Cina continentale. Nella sezione Innovation and Technology si esploreranno gli sviluppi in ambito intelligenza artificiale, greentech, digitalizzazione industriale e soluzioni per smart city, con casi di studio e testimonianze sui settori più promettenti per le imprese italiane interessate all’espansione in Asia. A questo proposito si parlerà anche di Supply Chain Service, approfondendo il ruolo strategico dei Corporate Treasury Centre nel rafforzamento delle funzioni di supply chain. Infine attenzione all’econonomia dei servizi ad alto valore aggiunto con il segmento Creative and Design, focalizzato sulla promozione della collaborazione tra Hong Kong e l’eccellenza italiana nel design, nello stile di vita e nella manifattura nei mercati asiatici, con particolare attenzione a moda, arte e lusso, ambiti in cui la creatività italiana si può intrecciare con la vivacità culturale dell’Asia.

Attesi relatori di alto profilo come Bernard Charnwut Chan, presidente della West Kowloon Cultural District Authority, Bonnie Y Chan (CEO di Hong Kong Exchanges and Clearing Limited), Claudio de Bedin, partner dello studio legale Justin Chow & de Bedin Solicitors LLP, e Alex Zhavoronkov, founder e CEO di Insilico Medicine.

Per Gianluca Mirante, direttore di HKTDC per l'Italia, "Think Business, Think Hong Kong è molto più di un evento: è una campagna che accelera le connessioni strategiche tra due economie complementari. Le imprese italiane troveranno in Hong Kong un partner affidabile per l'innovazione, la crescita e l'espansione internazionale”.

 

In copertina: immagine Envato