Scarti metallurgici, minerari e di vetro si trasformano, grazie a un processo produttivo brevettato, in Vytreum, materiale utilizzato per pavimentazioni da esterni con caratteristiche paragonabili agli attuali prodotti ceramici e cementizi senza l’utilizzo di leganti idraulici, collanti, acqua o derivati fossili. Pigmenti per colorare l’impasto o lo strato superficiale del prodotto possono essere aggiunti per migliorare l’estetica del prodotto.
“Al momento abbiamo in produzione Vytreum, nella versione pavimentazione da esterni sottoforma di autobloccanti, i comuni sampietrini, e lastre forate”, spiega a Materia Rinnovabile Désirée Farletti, cofondatrice di RECO2. “La tecnologia brevettata si basa su attivazioni chimiche che ci consentono di ridurre di oltre il 90% le emissioni di CO₂ in atmosfera e i consumi energetici dei tradizionali processi ceramici e cementizi. Inoltre, arrivato a fine vita, recuperiamo Vytreum per reinserirlo nuovamente nel nostro processo produttivo e riutilizzarlo.”
Il processo produttivo
Al loro arrivo le materie di scarto vengono scaricate in tramoggia e poi lavorate e miscelate come impasto semi-umido prima di passare alla fase successiva. Alla miscelazione, in cui viene usata la soluzione attivatrice di RECO2, segue la pressatura, in cui l’impasto miscelato passa in macchine a sformatura continua dove avviene una vibrocompattazione ‒ un processo industriale combinato di vibrazione e pressione per conferire le caratteristiche richieste di resistenza e durabilità ‒ e viene rilasciato in prodotto finito che può essere mono-strato o doppio-strato.
Infine, con la fase di stagionatura da 4 a 12 ore l’impasto sviluppa le reazioni e comincia ad acquisire le proprietà di resistenza. Possono essere utilizzati sistemi di maturazione accelerata a vapore senza influire su reazioni e proprietà del prodotto. Ogni 100 mq di pavimentazione Vytreum sono utilizzati 8.000 chilogrammi di materie prime riciclate.
Riduzione del rischio di allagamenti e impermeabilità
Le pavimentazioni Vytreum sono versatili e resistenti, adatte sia per interni che per esterni, e presentano una vasta gamma di forme, colori e finiture, personalizzabili in base alle esigenze dei diversi progetti. Variando il mix di materiali, infatti, Vytreum può avere elevata permeabilità, consentendo il drenaggio dell’acqua piovana e riducendo il rischio di allagamenti, o bassissimo assorbimento, simile quindi alla ceramica, senza però richiedere le elevate temperature di cottura tipiche di questo materiale.
All’interno del progetto Anti-social car, la villa comunale di Frosinone accoglie la prima installazione pubblica di RECO2. Mentre a inizio marzo 2024 il primo sampietrino di Vytreum è stato messo in posa all'interno del Gazometro di Roma.