L’obbligo di effettuare la raccolta differenziata dei prodotti tessili dell’Unione Europea, entrato in vigore il 1° gennaio 2025, ha portato alla luce alcune criticità legate alla crescita del volume di rifiuti da smaltire.
Per arginare queste problematiche, la startup torinese NANDO ha stretto diverse collaborazioni per creare un sistema di raccolta dei rifiuti tessili più efficace, ridurre la quantità di capi destinati alle discariche o agli inceneritori e, infine, promuovere la circolarità delle fibre tessili.
Alcune realtà con cui NANDO lavora sono l’organizzazione non profit Humana ‒ che raccoglie, vende e dona abiti usati, oltre a finanziare progetti di tutela ambientale in diverse parti del mondo) ‒ e il comune di Torino, con cui ha portato avanti iniziative di sensibilizzazione della cittadinanza sul corretto smaltimento dei rifiuti tessili.
Un’altra importante collaborazione è quella con la rete di cooperative CAUTO, originaria di Brescia. Con loro, NANDO punta a creare un modello più efficiente di raccolta dei rifiuti tessili in Lombardia, tramite una dettagliata gestione dei dati che sfrutta l’intelligenza artificiale (AI).
Il progetto con CAUTO
Dalla sua nascita nel 2021, NANDO cerca di migliorare la gestione dei rifiuti attraverso l’uso dei dati. Uno dei modi con cui lo fa è un’applicazione che sfrutta l’AI per ottimizzare questi processi, tramite una fotografia al cestino che quantifica il suo contenuto. Questa tecnologia è stata sfruttata anche nella partnership con CAUTO.
Dopo una prima fase di mappatura dettagliata dei cassonetti che contengono gli scarti tessili, il personale di CAUTO ha infatti installato l’applicazione sui propri dispositivi. Nel passaggio successivo, gli operatori sono stati istruiti a scattare una foto ai rifiuti tessili, raccogliendo così i dati sulla quantità di scarti presenti.
Una volta elaborate queste informazioni, CAUTO ha potuto prevenire svuotamenti dei cassonetti non necessari, perché non ancora pieni, o, al contrario, identificare quelli sovrautilizzati (con riempimento oltre l’85%) che necessitavano di raccolte più frequenti per evitare straripamenti.
I risultati della pianificazione intelligente
La collaborazione tra NANDO e CAUTO ha portato a una maggiore trasparenza nel tracciamento delle operazioni, oltre che a un miglioramento nell’efficienza logistica. L’analisi continua ha anche incrementato la raccolta pro capite, grazie alla riduzione degli abbandoni e all’aumento del volume del materiale effettivamente recuperato e avviato al riciclo.
“Siamo pronti ad arricchire la piattaforma con nuove funzionalità, come l’analisi automatica degli abbandoni, un algoritmo predittivo per il riempimento dei cassonetti dei rifiuti tessili e l’ottimizzazione della pianificazione della raccolta”, ha aggiunto Giovanni Lucifora, cofondatore di NANDO. “In Lombardia abbiamo dimostrato che l’intelligenza artificiale può rendere la gestione dei rifiuti tessili più efficiente e sostenibile, capace di generare risultati concreti e affidabili. Ora puntiamo a replicare il modello in altre città italiane ed europee, con l’obiettivo di contribuire a creare comunità più pulite, consapevoli e sostenibili.”
In copertina: immagine Envato