In un momento cruciale per la transizione energetica del settore edilizio, è comprensibile che si valutino diverse opzioni tecnologiche. Tuttavia, la discussione deve basarsi su evidenze scientifiche, dati di efficienza e sostenibilità nel lungo periodo.

Le pompe di calore rappresentano oggi la soluzione più matura, scalabile e ambientalmente efficace per decarbonizzare il riscaldamento residenziale. L’Agenzia internazionale per l’energia, la Commissione europea e la stessa Direttiva Case Green ne riconoscono il ruolo centrale per raggiungere gli obiettivi climatici e ridurre la dipendenza dai combustibili fossili.

In Italia, il 12% delle emissioni di CO₂ è legato al riscaldamento domestico. Più di 17 milioni di famiglie si affidano ancora a sistemi a gas o gasolio: questo rappresenta un ostacolo significativo alla transizione ecologica. La progressiva uscita degli incentivi per le caldaie fossili, a partire dal 2025, va nella giusta direzione.

AIRA è impegnata in prima linea per rendere le pompe di calore accessibili alle famiglie italiane attraverso soluzioni integrate, piani di pagamento flessibili e risparmi tangibili. Ma serve un contesto regolatorio stabile, coerente e orientato all’innovazione, che dia fiducia a cittadini, investitori e industria.

Valutare alternative è legittimo. Ma rinviare le scelte o introdurre incertezze rischia di rallentare la decarbonizzazione e aumentare i costi ambientali e sociali. La tecnologia esiste, è disponibile e funziona: ora è il momento di implementarla su larga scala.

 

In copertina: immagine Envato