Columbus Capital, il primo search fund italiano dedicato ad ambiente ed energia, ha ufficialmente avviato le sue attività. Nato nel 2025 per iniziativa di Andrea Bernardi, professionista nel mondo del business con oltre quindici anni di esperienza nello sviluppo e nella gestione di aziende rinnovabili, il fondo mira ad acquisire una o più imprese nell’ambito della transizione energetica, con l’intento di gestirle e accelerarne la crescita e lo sviluppo. Il focus è sulle piccole e medie imprese dell’Europa meridionale, in particolare in Italia e in Spagna.
Aziende della transizione energetica
Ad affiancare Bernardi in questa impresa una ventina di investitori internazionali, volti noti nel panorama della finanza, tra cui Oliver Corlette, CEO e fondatore di Black Mountain Partners Limited, Stephan Morgan, Partner del Deal Team di Charterhouse dal 2002 e José Martin Cabiedes, gestore d’investimenti di Cabiedes & Partners SCR, un fondo di venture capital negli investimenti seed del settore ICT spagnolo.
Come afferma l’amministratore delegato e fondatore del fondo Bernardi, “Columbus Capital offre al mercato una proposta originale, dal momento che si tratta del primo search fund interamente dedicato ad ambiente ed energia. La nostra aspirazione è quella di contrastare il cambiamento climatico, guidando la transizione energetica, facendo leva sulla nostra esperienza internazionale e competenza tecnologica. Cerchiamo realtà imprenditoriali che, non soltanto si distinguano per la loro solidità finanziaria ma che condividano anche la nostra visione”.
Secondo le stime di Columbus, entro la prima metà del 2026 l’azienda target sarà individuata nell’ambito della transizione energetica. L’interesse si concentra su tre aree: imprese attive nella gestione e manutenzione di impianti e infrastrutture energetiche o nella prevenzione di incendi; società specializzate in efficienza energetica e servizi, inclusi sistemi HVAC, ovvero quelli di riscaldamento, ventilazione e aria condizionata e modelli ESCO (Energy Service Company); realtà di ingegneria e consulenza che accompagnano processi di sostenibilità, decarbonizzazione, elettrificazione e digitalizzazione industriale. Inoltre, anche quello dell’economia circolare è stato individuato come un ambito di interesse, soprattutto per quanto riguarda la gestione dei "rifiuti non rifiuti" e i processi di riciclo.
Il processo di acquisizione
Come si legge dal sito web del fondo, la ricerca si concentra su imprese che sono in grado di dimostrare una solida performance economica e un chiaro vantaggio competitivo nel loro mercato di riferimento. Le aziende, che devono essere preferibilmente spagnole o italiane, devono anche avere una vocazione internazionale e un buono stato di salute finanziaria definito da alcuni paletti ben precisi: conti in positivo negli ultimi cinque anni, fatturato tra i 15 e i 20 milioni, enterprise value fino a circa 40 milioni e margine EBITDA superiore al 15% (o di almeno 1,5 milioni di euro).
E in cambio cosa offre il search fund? Si parte dal payoff dei fondatori, con condizioni su misura che prevedono un’uscita in contanti totale o parziale, l’assunzione della gestione quotidiana delle attività dell’azienda, la garanzia di un processo rapido che si adatti alle esigenze del singolo e un orientamento alla crescita che mira a sviluppare in modo sostenibile l’azienda nel lungo periodo.
Come sottolinea Bernardi, il risultato che Columbus Capital vuole raggiungere è rilanciare e valorizzare l’impresa, tutelando anche le sue tradizioni e la sua originalità. Inoltre, aggiunge, “a differenza dei private equity che operano secondo rigide condizioni di acquisto e vendita, noi applichiamo la massima flessibilità e mettiamo a disposizione il 100% delle nostre risorse ed energie nella gestione attiva ed esclusiva della PMI acquisita. Il nostro approccio è industriale e non finanziario. Non siamo fondi tradizionali, ma imprenditori e direttori e, come tali, ricopriremo la posizione di direttore/CEO a tempo pieno, per gestire in prima persona l'espansione, l'integrazione e l'ottimizzazione del business con un approccio realmente imprenditoriale”.
Il fondo si rivolge a imprenditori e imprenditrici interessati a cedere la totalità o la maggioranza delle quote della propria azienda. Le motivazioni ricercate non riguardano tanto la performance economica, quanto aspetti strategici, come l’assenza di passaggi generazionali, l’esigenza di una gestione più strutturata o la volontà di accelerare la crescita attraverso un partner qualificato.
In copertina: Andrea Bernardi