Finanza e accesso ai capitali, produzione di rinnovabili, contrasto alla povertà energetica, gestione della competizione e fine del mercato tutelato dell’energia in Italia. Ma anche sviluppo di comunità energetiche, efficientamento degli edifici, pompe di calore e stoccaggio di energia. Tutti fronti aperti per la compagnia energetica Octopus Energy, startup che in solo otto anni è diventata la più grande fornitrice di energia del Regno Unito, gestendo un portafoglio di progetti del valore di 6 miliardi di sterline. Uno dei più grandi in Europa.
Tuttavia, limitarsi a riportare che Octopus è attiva in 20 Paesi con 7 milioni di clienti significa omettere una delle più curiose ragioni della sua fortuna. Oltre al sostegno di investitori di rilievo come il fondo di Al Gore e al logo ‒ un polpo rosa strategicamente adorabile che in Giappone definirebbero sicuramente kawaii ‒ il Gruppo ha sviluppato e concesso in licenza la sua piattaforma di dati e apprendimento automatico, Kraken. Un software che supporta globalmente 40 milioni di account clienti tramite accordi di licenza con aziende del calibro di EDF, E.ON e Origin Energy.
Materia Rinnovabile ha parlato di tutto questo con Giorgio Tomassetti, CEO di Octopus Energy Italia.