Nel corso delle ultime settimane, i ricercatori del progetto Laguna Project, esperti di mare, scienziati e biologici che tutelano la laguna di Venezia, hanno verificato la presenza di un ricco popolamento di Pinna nobilis in buono stato di salute nella laguna veneta. Una notizia positiva che riaccende l’attenzione sulla tutela e sulla protezione delle nacchere di mare.
Salvare le nacchere di mare allevandole in cattività
Negli ultimi anni, la morìa di Pinna nobilis, che sta interessando tutto il mar Mediterraneo, ha destato non poca preoccupazione tra gli enti che si occupano di conservazione e tutela della biodiversità marina. Questo bivalve endemico in una manciata di anni è passato dall’essere largamente distribuito in tutto il bacino all’essere “in pericolo critico”, secondo la Red List dell’International Union for Conservation of Nature.
Nel 2021, tentando di recuperare la specie nel Mediterraneo, ha preso il via Life Pinna, il progetto europeo nato per salvare la comunemente nota “nacchera di mare”: la Pinna nobilis. Scopo primario del progetto è monitorare e proteggere gli individui sopravvissuti di Pinna nobilis nel Mediterraneo occidentale e nel mare Adriatico, ma anche mettere a punto tecniche di allevamento in cattività per ripopolare alcune aree specifiche con individui resistenti alle malattie. Questa nuova metodologia operativa potrà poi essere replicata al fine di ripopolare altre zone del Mediterraneo rimaste ormai prive dei grandi bivalvi.