Quando si parla di sostenibilità si pensa spesso all’ambiente, ma c’è un altro aspetto da non dimenticare: quello sociale. Anche per questo, L’Oréal ha inaugurato il suo primo “Salone Sociale”, un progetto che unisce cura di sé, inclusione e dignità.

“Sono orgogliosa e felice di essere qui oggi per l’inaugurazione del nostro primo Salone Sociale Beauty for a Better Life in Italia. In L’Oréal, crediamo fermamente che la bellezza sia uno strumento potente per accendere l'autostima, infondere nuova fiducia e migliorare il benessere personale”: così Ninell Sobiecka, presidente e AD della filiale italiana, venerdì 24 ottobre ha inaugurato l’hub beauty presso la Casa dell’Accoglienza Enzo Jannacci a Milano.

Il progetto è stato realizzato insieme a Medihospes, Fondazione progetto Arca, Associazione Kayros, cura e riabilitazione, Ambiente acqua, Fondazione progetto Mirasole impresa sociale, Fondazione CUMSE Onlus, IRC - International Rescue Committee e Cooperativa Sociale Naturalia Onlus.

Il beauty hub milanese presso la casa di accoglienza Casa Jannacci

Questa struttura d’accoglienza storica di viale Ortles, conosciuta anche solo come Casa Jannacci, apre le porte a persone senza fissa dimora, famiglie richiedenti asilo o in emergenza abitativa, e minori stranieri offrendo loro un tetto, corsi di italiano, cucina e giardinaggio.

Il nuovo salone offrirà uno spazio accogliente e di supporto alle persone che si trovano in situazioni difficili che potranno usufruire gratuitamente di servizi di taglio e acconciatura e ricevere prodotti essenziali per l’igiene e la cura personale.

Il progetto punta ad accogliere nel primo anno mille beneficiari. Chi ci lavorerà avrà una formazione non solo professionale ma anche sociale, per accogliere e comprendere le esigenze specifiche delle persone vulnerabili che verranno accolte, come ci racconta Silvana Patti, parrucchiera in pensione che ha deciso di continuare a mettere a disposizione le proprie competenze per supportare questo progetto sociale.

L’obiettivo, come ribadito, è di aiutare le persone a ritrovare la propria autostima, sviluppare fiducia in sé stesse e migliorare il proprio benessere. Con attenzione anche all’impatto ambientale. Infatti la struttura è fornita di erogatori lavatesta a risparmio d'acqua e anche gli asciugacapelli sono a risparmio energetico, come sottolinea Marco Vasario, General Manager della Divisione prodotti professionali L’Oréal Italia, sempre durante l’inaugurazione.

Il valore della coprogettazione con gli enti locali

L’Oréal per i suoi progetti si avvale delle competenze e conoscenze degli enti locali, già inseriti nel territorio e con sensibilità mirata su come muoversi e chi coinvolgere. Anche per questo l’idea del salone sociale ha trovato subito risonanza presso il comune di Milano: “Tutti i percorsi di reinclusione sociale non possono prescindere da un’attenzione alla cura della persona, punto di partenza di ogni iniziativa di supporto di chi vive in condizioni di marginalità, non solo perché facilita l’accesso a qualsiasi opportunità di reinserimento lavorativo e professionale, ma soprattutto perché restituisce dignità e autostima alle persone”, spiega Lamberto Bertolé, Assessore al Welfare e Salute del Comune di Milano.

Concetto rinforzato anche da Alberto Sinigallia, presidente di Fondazione progetto Arca: Vivere nella bellezza è uno stimolo a credere che sia davvero possibile avere una nuova prospettiva di vita. I nostri progetti di housing sociale si fondano infatti su tre capisaldi: responsabilità, autonomia e bellezza”.

Il progetto Beauty for a better life

Il progetto alla base del salone sociale inaugurato a Milano, Beauty for a better life, è già attivo in Francia con quattro hub tra Parigi e Nantes, in Spagna con una sede a Madrid e una a Valencia prossima all’apertura, e in Malaysia.

“Anche se il concetto di bellezza può essere diverso da cultura a cultura, il bisogno di sentirsi bene con sé stessi e tornare a prendersi cura della propria persona è universale”, spiega a Materia Rinnovabile Hayatte Maazouza, direttrice del programma Beauty for a Better Life. “Infatti, le piccole attenzioni di cura alla propria persona sono spesso il primo lusso a cui le donne rinunciano quando si trovano in difficoltà per provvedere alla propria famiglia.”

In circa dieci anni Fondation L’Oréal ha aiutato oltre 67.000 donne in più di 28 paesi attraverso corsi di formazione professionale nel campo della bellezza e ha raggiunto in media 20.000 donne ogni anno attraverso trattamenti sociali e di benessere.

Dallo studio Odexa sull’impatto sociale di questi progetti, il 78% delle donne in situazioni precarie afferma che un aiuto come quello del programma Beauty for a Better Life ha contribuito a farle sentire più integrate nella società. Mentre dall’indagine di Fondation L’Oréal del 2018, anno a cui risalgono i più recenti dati disponibili, emerge come l'89% delle donne che si sono sottoposte a trattamenti di bellezza ha dichiarato di aver acquisito maggiore autostima e l'81% ha dichiarato di avere un'immagine di sé più positiva.

 

In copertina: foto L’Oréal