È diventato operativo l’Union Database for Biofuels, la prima banca dati UE per i biocarburanti. Lunedì 15 gennaio la Commissione europea ha annunciato l’apertura del registro online dedicato agli operatori economici della filiera, dopo ben quattro anni di consultazione e alcune sperimentazioni su piccola scala.

Lo strumento è stato introdotto dalla direttiva europea sulle energie rinnovabili del 2018, con un preciso obiettivo: tracciare lungo tutta la catena di approvvigionamento globale le transazioni di biocarburanti liquidi e gassosi che finiscono sul mercato dell’Unione. La banca dati permetterà di individuare con maggiore facilità le possibili frodi.

Gli incentivi europei alla produzione di biodiesel realizzati con scarti di olio e grassi usati hanno suscitato lo scorso anno diverse preoccupazioni sull’import dopo che alcune aziende asiatiche – in particolar modo cinesi – avevano aumentato considerevolmente le esportazioni nel mercato comunitario, facendo crollare il prezzo del biodiesel avanzato. Secondo le associazioni di settore ci sarebbe il rischio concreto che le imprese asiatiche stiano mescolando i biocarburanti certificati con oli più economici vendendoli come sostenibili.

 

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