Si è conclusa la seconda edizione dei Good Farmer Award, il primo premio in Italia dedicato ai giovani under 35 che seguono le pratiche dell'agricoltura biologica rigenerativa, intesa come insieme di tecniche ecocompatibili di gestione agricola. Il premio, voluto dal gruppo Davines insieme alla Fondazione per lo sviluppo sostenibile, rappresenta la naturale evoluzione dell’impegno del gruppo sulla leva della rigenerazione sociale e ambientale, alla base del gruppo Davines, B Corp dal 2016.

Alessia Mazzù, socia della cooperativa agricola Co.r.ag.gio (Cooperativa romana agricoltura giovani), è stata premiata per aver trasformato una terra pubblica abbandonata in un luogo di rigenerazione ambientale, sociale e multifunzionale, mentre Luca Quirini, fondatore dell’azienda agricola Quira, è stato premiato per il suo allevamento di bovini di razza Cabannina, specie autoctona a rischio di estinzione, un’attività incentrata sul benessere animale e la salvaguardia del territorio ligure. I due agricoltori hanno ricevuto 10.000 euro ciascuno per l’acquisto di materiali e per interventi finalizzati al miglioramento e allo sviluppo delle pratiche agroecologiche già avviate.

Il premio The Good Farmer 2025

“In Davines crediamo fermamente che il futuro del nostro pianeta sia strettamente legato alla salute del suolo, che è il nostro capitale più prezioso. Per questo, The Good Farmer Award non è solo un riconoscimento ma un investimento concreto”: così Davide Bollati, presidente del gruppo Davines, sottolinea come il premio, e i suoi vincitori, “rappresentino l'avanguardia del modello rigenerativo che promuoviamo quotidianamente anche attraverso EROC (European Regenerative Organic Center)”.

Quest’anno la giuria – composta da Davide Bochicchio, ricercatore in zootecnia e acquacoltura del CREA; Angelo Gentili, responsabile nazionale agricoltura di Legambiente e coordinatore del Centro nazionale per l’agroecologia; Alessandro Monteleone, dirigente di ricerca del CREA-Centro politiche e bio-economia; e Francesca Pisseri, medica veterinaria dell'Associazione italiana di agroecologia – ha dovuto scegliere tra 80 aziende under 35 candidate, rispetto alle 36 dell’anno precedente: un segno molto positivo di un movimento in forte crescita in Italia.

“Premiare il talento e la visione delle nuove generazioni significa rafforzare il futuro del settore primario e la sostenibilità delle filiere agricole”, ha dichiarato in un messaggio Francesco Lollobrigida, ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste.

Il premio, quest’anno, è stato esteso anche alle aziende agricolo-zootecniche, in particolare quelle attente al benessere animale, che utilizzano sistemi di allevamento estensivi e pratiche rivolte al miglioramento degli agroecosistemi. Ha inoltre avuto la sua prima edizione negli Stati Uniti, dove il gruppo Davines è presente con una filiale.

L’agricoltura biologica rigenerativa del centro EROC

EROC è il primo centro in Europa dedicato allo studio e alla ricerca sull’agricoltura biologica rigenerativa. Nato nel 2021 per volontà del gruppo Davines, con un investimento di 2 milioni di euro in partnership con il Rodale Institute, oggi il centro conta 188 parcelle sperimentali in cui sono coltivate 22 diverse specie vegetali usate per sperimentazioni guidate dal direttore della ricerca, Dario Fornara.

L’obiettivo è comparare gli effetti dei metodi agricoli tradizionali con quelli dell’agricoltura biologica rigenerativa sulla qualità del suolo e delle colture. I dati raccolti in questi primi tre anni hanno evidenziato un netto incremento della biodiversità del suolo – sia per quanto riguarda il microbioma, sia per quanto riguarda il numero di lombrichi – e un miglioramento significativo della densità dei nutrienti nelle colture.

“Controllare meglio la quantità e la qualità dei princìpi attivi utilizzati poi nella cosmesi diventa un vantaggio anche industriale per il settore, che non ha più bisogno di rifornirsi da fornitori esteri, evitando l’impatto dei trasporti e dell’importazione, oltre all’utilizzo di prodotti che non salvaguardano l’ambiente”, ricorda il senatore Renato Ancorotti, membro della 9ª Commissione permanente industria, commercio, turismo, agricoltura e produzione agroalimentare, sottolineando così il valore del lavoro di ricerca di EROC e degli agricoltori che hanno scelto questo modello.

 

In copertina: la premiazione, foto Davines