Quali sono oggi le sfide più urgenti per l’edilizia sul fronte della sostenibilità? Da questa domanda ha preso avvio la conferenza stampa di presentazione della 21ª edizione di Klimahouse, l’evento internazionale di riferimento per l’edilizia responsabile e l’efficientamento energetico, in programma a Bolzano dal 28 al 31 gennaio 2026. La manifestazione si conferma un osservatorio privilegiato sulle trasformazioni del settore delle costruzioni, sempre più chiamato a rispondere alle crisi climatica, ambientale e sociale.

Thomas Mur, direttore di Fiera Bolzano, ha sottolineato come le profonde trasformazioni in atto rappresentino un’opportunità strategica per ridefinire i paradigmi dell’architettura e dell’ingegneria. In questo contesto, la sostenibilità smette di essere un elemento accessorio e diventa principio fondante dell’abitare contemporaneo. Klimahouse si propone così come un hub espositivo e culturale capace di anticipare le traiettorie future del settore, ponendo l’innovazione al centro della propria visione.

La quarta edizione del Wood Architecture Prize

Un passaggio centrale della conferenza è stato dedicato al Wood Architecture Prize. Céline Faini, Brand Manager di Klimahouse, ha annunciato un risultato record: quasi cento candidature per la quarta edizione del primo e unico premio nazionale interamente dedicato all’architettura in legno, realizzato in collaborazione con il Politecnico di Torino e l’Università IUAV di Venezia.

Il premio si inserisce nel dibattito europeo sul ruolo strategico del legno nella transizione verso un’edilizia circolare e, nel tempo, è diventato una vera piattaforma culturale capace di consolidare una comunità di progettisti impegnati sul fronte della crisi climatica.

I progetti finalisti dell’edizione 2026 restituiscono un quadro maturo e articolato delle ricerche più avanzate sull’abitare circolare. Manuel Benedikter, presidente di giuria, ha evidenziato come la selezione di quest’anno confermi una crescente integrazione tra qualità architettonica, attenzione ambientale e responsabilità sociale.

Le novità di Klimahouse 2026

Tra le anticipazioni della prossima edizione figurano i nuovi Klimahouse Tours, realizzati con la Fondazione srchitettura Alto Adige, che accompagneranno il pubblico alla scoperta di interventi esemplari sul territorio, dai masi storici agli agriturismi, fino alle aziende e ai luoghi della formazione. Progetti diversi, ma accomunati dalla capacità di ridefinire gli standard qualitativi dell’edilizia contemporanea.

Un contributo di forte spessore teorico è arrivato dall’architetto Davide Angeli, Deputy Managing Director di AMDL Circle, che ha riflettuto sul ruolo dell’architettura come strumento di rigenerazione culturale e ambientale. Angeli ha richiamato l’attenzione sulla necessità di progettare edifici adattabili nel tempo, flessibili e riutilizzabili, promuovendo la logica dell’“assemblare, non costruire” e valorizzando il concetto di “non costruito” come elemento chiave per ripensare il rapporto tra spazio e natura.

Sostenibilità, accessibilità e innovazione

La conferenza ha offerto un’anteprima dei contenuti del Klimahouse Congress 2026, in programma il 30 e 31 gennaio al MEC – Meeting & Event Center Alto Adige. Il focus centrale del convegno, presentato da Carla Orsini e Laura Guglielmon dell’Agenzia CasaClima, ruota attorno a una domanda: la sostenibilità è ancora una priorità accessibile a tutti? Il congresso affronterà il tema da una duplice prospettiva, economica e sociale, attraverso casi studio internazionali e il contributo di keynote speaker come Diana Schaffrannek (David Chipperfield Architects) e Oskar Norelius (White Arkitekter).

Ampio spazio sarà dedicato anche alle startup, considerate una leva strategica dell’innovazione. In collaborazione con Polihub, saranno presentate venti realtà emergenti attive nei campi della transizione ecologica e tecnologica. Un impegno reso ancora più urgente dal peso del settore edilizio sulle emissioni globali di CO₂, pari a circa il 37%.

Infine, continua la Wood Architecture Academy by Klimahouse, lo short master dedicato all’architettura in legno. Con lo sguardo rivolto al 2026, Klimahouse si conferma così un punto di riferimento strategico per l’edilizia responsabile, arricchito dalla nuova piattaforma Südtirol@Klimahouse e dalla mostra Alps. Architecture. South Tyrol, che rafforzano il racconto di un territorio che sperimenta e innova, mettendo l’abitare circolare al centro delle proprie visioni.

 

In copertina: Thomas Mur fotografato da Francesco Moroni Spidalieri