L'Eni di Enrico Mattei, la grande visione di Adriano Olivetti: nella storia industriale d'Italia ci troviamo troppo spesso, a posteriori, a rimpiangere le enormi opportunità perse a causa della resistenza al cambiamento da parte del “sistema Paese”. L'intreccio di interessi tra politica, economia e finanza ha spesso giocato un ruolo fondamentale nell'emarginare e portare al fallimento i progetti industriali più innovativi, quelli che potevano ridisegnare il volto dell'economia e della società italiana. Oggi purtroppo ne paghiamo il prezzo e proprio per questo è importante riscrivere la storia di un altro grande innovatore, forse l'unico che non è stato ipocritamente “beatificato” dopo la sua morte, e dopo la distruzione del suo progetto: Raul Gardini.

La nascita della chimica verde

Mario Bonaccorso ha scritto un libro - “L'uomo che inventò la bioeconomia. Raul Gardini e la nascita della chimica verde in Italia ”- che ripercorre, in modo estremamente documentato, la nascita e lo sviluppo del progetto di integrazione tra chimica e agricoltura, al centro delle strategie di quello che poi divenne uno dei più importanti gruppi industriali in Europa: Enimont. Un progetto che prefigurava con trent'anni di anticipo quelle che oggi si pongono come linee guida obbligatorie per la sopravvivenza dell'economia europea: bioeconomia ed economia circolare, chimica verde, materiali biodegradabili, utilizzo di materie prime rinnovabili da scarti e sottoprodotti dell'agroindustria.
Bonaccorso non ha scritto un libro di denuncia, ma gli scenari di quel tempo sono delineati con grande chiarezza e ricchezza di dettagli. E tutto è costantemente in parallelo con le evoluzioni attuali, a riprova di quanto concrete e lungimiranti fossero le idee dell'imprenditore ravennate.
La grande eredità di Raul Gardini è
Novamont, la Nuova Montedison e Catia Bastioli, amministratore delegato di Novamont, ha scritto la prefazione del libro.

Del libro di Mario Bonaccorso e della storia della bioeconomia si parla nella video-conferenza di Rete Ambiente del 23 ottobre 2020.