È arrivato anche dall’Europa il benestare per gli incentivi alla produzione di biometano in Italia.
Lo scorso 8 agosto, dopo un intenso confronto tecnico, la
Commissione Europea ha infatti approvato il nuovo regime di incentivazione italiano che ha l’obiettivo di sostenere, attraverso i fondi del PNRR, la costruzione e la gestione di impianti di produzione di biometano nuovi o convertiti.
Un passo importante verso la decarbonizzazione del settore energetico e verso una maggiore indipendenza dagli approvvigionamenti di gas russo.

Dal PNRR 1,7 miliardi per la produzione di biometano

Tutti gli investimenti e le riforme che comportano aiuti di Stato nei Paesi membri dell’Unione Europea devono essere notificati alla Commissione per un’approvazione preventiva. Era dunque fondamentale che in sede europea venisse approvato il regime di incentivi per la produzione di biometano proposto dall’Italia.
"Il regime di aiuti italiano che abbiamo approvato promuoverà la produzione dell'UE di
biometano sostenibile da utilizzare nei settori dei trasporti e del riscaldamento, in linea con il piano REPowerEU. - ha spiegato in sede di votazione Margrethe Vestager, Vicepresidente esecutiva responsabile della politica di concorrenza - La misura di aiuto italiana, che sarà in parte finanziata dal dispositivo per la ripresa e la resilienza, aiuterà l'Italia a conseguire i suoi obiettivi di riduzione delle emissioni, a ridurre la sua dipendenza dai combustibili fossili russi e a migliorare la sicurezza dell'approvvigionamento di gas, limitando nel contempo le possibili distorsioni della concorrenza."
“Il programma di incentivazione – fa sapere il
Ministero per la Transizione Ecologica attraverso una nota - sarà finanziato attraverso il PNRR con 1,7 miliardi di euro, per sostenere la costruzione di impianti di produzione di biometano sostenibile nuovi o riconvertiti da precedenti produzioni”. In particolare, l’aiuto prevede un contributo del 40% sull’investimento e una tariffa incentivante sul biometano prodotto per 15 anni; l’accesso avverrà tramite aste che si svolgeranno dal 2022 al 2024.
Questo nuovo piano di incentivi rappresenta un importante strumento che l’Italia ha ora a disposizione per ridurre il proprio consumo di gas naturale e insieme la dipendenza da fonti energetiche estere. Ed è inoltre uno stimolo allo sviluppo dell’economia circolare, visto che le riconversioni riguardano soprattutto la produzione di biogas connesso ad attività agricole, con l’utilizzo di residui e sottoprodotti del settore.

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