Dopo i prodotti assorbenti per persona e i pneumatici fuori uso, anche la carta da macero può abbandonare ufficialmente la qualifica sminuente di “rifiuto” per essere considerata a tutti gli effetti una materia prima da reimmettere nel ciclo produttivo. Il Ministro dell’Ambiente Sergio Costa ha infatti firmato, il 24 settembre 2020, il regolamento che disciplina l’end of waste per carta e cartone.

La carta da macero, da rifiuto a materia prima

Il regolamento che stabilisce tutti i criteri che la carta da macero deve rispettare per essere considerata materia prima è stato elaborato a seguito di vari incontri tecnici e consultazioni gli esperti di Ispra e gli operatori del settore cartario. È stato anche sentito l’Istituto Superiore di Sanità per la valutazione degli impatti sull’ambiente e sulla salute.
Così come per altri materiali, anche nel caso di carta e cartone sono stati stabiliti criteri e modalità da applicare - con esplicito riferimento alla norma UNI EN 643 - per far sì che questi materiali recuperati cessino di essere rifiuti e possano essere utilizzati per nuove produzioni. Sono definiti nello specifico sia gli ambiti di applicazione che gli scopi specifici di utilizzabilità.
La carta complessivamente raccolta in Italia nel 2018 si aggira intorno ai 5,3 milioni di tonnellate, a cui va aggiunto il macero proveniente da rese e da altre attività industriali per un totale di 6,65 milioni di tonnellate. Un serbatoio abbondante di materia prima a cui da oggi potranno attingere tutte le industrie che utilizzano come riferimento la norma UNI EN 643.

End of Waste e valorizzazione dei rifiuti

L’End of Waste è un tassello indispensabile per la valorizzazione del potenziale dei rifiuti e può dare un forte contributo allo sviluppo delle potenzialità del settore di riciclo – dichiara il Ministro dell’Ambiente Sergio Costa -. Una società del riciclo e del recupero diventa tale nel momento in cui i materiali possono essere reintrodotti sul mercato ed essere in grado di competere con le materie prime vergini, consentendo una riduzione del consumo di risorse naturali e materie prime, e la riduzione del quantitativo di rifiuti da destinare allo smaltimento”.
Il regolamento End of Waste per carta e cartone arriva dopo quello sui
PAP (prodotti assorbenti per la persona, ovvero pannolini e simili) firmato nel maggio 2019, e quello sui PFU, i pneumatici fuori uso da cui si ricava gomma vulcanizzata in granuli, firmato a marzo 2020 ed entrato in vigore a luglio. Tra i prossimi decreti End of Waste, al momento in lavorazione, molto atteso ora è quello per i rifiuti del settore edilizio (da costruzione e demolizione).

Per approfondire, scarica e leggi il nostro speciale "Bioeconomia della carta".