A 100 anni dal Bauhaus, movimento che ha modificato radicalmente l’arte, il design e l’architettura tedesca e non solo, la Commissione europea ha avviato un nuovo Bauhaus europeo per ripensare i nostri stili di vita e dare forma a futuri modi di vivere che rispondano alle più ampie sfide attuali. Punti cardine del progetto sono accessibilità, inclusione e sostenibilità.
“Affrontare il cambiamento climatico e prendersi cura del nostro ambiente ci impone di ripensare al modo in cui viviamo. Per questo oggi presentiamo il
New European Bauhaus”. con queste parole lo scorso novembre Ursula von der Leyen ha lanciato il progetto green che mira ridisegnare l’Europa.
Ispirato ai principi della Bauhaus di Gropius, il nuovo Bauhaus europeo è un nuovo progetto ambientale, economico e culturale destinato ai paesi dell’Unione Europea, che coinvolge aziende e società civile in “un'
ondata di ristrutturazioni in tutta Europa e rende l'Unione capofila dell'economia circolare”, come ha affermato sempre von der Leyen.

Il nuovo Bauhaus Europeo come esperienza culturale e interdisciplinare

Il nuovo Bauhaus Europeo o New European Bauhaus nasce dalla volontà di rendere il Green Deal un’esperienza culturale, tangibile e condivisa dai cittadini europei con l’obiettivo di costruire insieme un nuovo futuro. La crisi del COVID19 ha mostrato come tutto sia interconnesso e non sia più possibile pensare la società, l’economia e i Paesi in compartimenti stagni. Il NEB punta a promuovere lo scambio di conoscenze tra le persone in tutta Europa attraverso un progetto interdisciplinare. Vista la sfida climatica che abbiamo di fronte, il nuovo Bauhaus Europeo fa leva sulla creatività umana per trovare soluzioni di vita che incorporino sostenibilità e circolarità, qualità dell’esperienza ed estetica, inclusione e accessibilità economica.

Cos’è il NEB

Un serbatoio di pensiero e creatività. Un laboratorio di design, un acceleratore e una rete allo stesso tempo. Il nuovo Bauhaus Europeo mira ad essere un movimento creativo e interdisciplinare, per sviluppare uno spazio d'incontro in cui si recuperino pratiche sostenibili, si valorizzino le pratiche più visionarie attuali e si progettino futuri modi di vivere, al crocevia tra arte, cultura e scienza. Creatività, innovazione e immaginazione sono i fulcri su cui poggia il NEB. Fulcri che permettono di sperimentare e reimmaginare luoghi e spazi per vivere meglio insieme nel post pandemia.
Si tratta di un progetto trasversale che ha a cuore la qualità della vita dei cittadini europei senza perdere di vista le innovazioni verdi e digitali. È un progetto di trasformazione che vuole ispirare comportamenti, cambiare pensieri, attrarre mercati e influenzare appalti pubblici per rendere possibili nuovi e sostenibili modi di vivere.
Anche se nasce soprattutto guardando all’edilizia, l’obiettivo finale è andare oltre gli edifici per portare benefici a tutta la società da un lato rivisitando il patrimonio culturale europeo e dall’altro plasmandone il futuro. Un futuro che sarà co-creato e realizzato in maniera innovativa e inclusiva.

Progettazione, diffusione, divulgazione

Tre sono le fasi previste dal New European Bauhaus: Design, Delivery e Dissemination.
Dopo avere invitato, nella prima fase di progettazione collettiva durata da ottobre 2020 a giugno 2021, persone ed istituzioni a esporre le proprie idee e aver raccolto contributi ed esempi contemporanei concreti, la Commissione europea ricapitolerà i principi fondamentali che sono emersi dalla fase di ascolto e li tradurrà in proposte di azioni con un documento politico, una comunicazione della Commissione. Al tempo stesso, il gruppo iniziale di partner sta lavorando per ampliare la portata del nuovo Bauhaus europeo e costruire una comunità aperta che coniughi la cooperazione internazionale con l'azione locale.
A settembre è iniziata la fase di realizzazione, vale a dire la fase di messa a punto e attuazione di nuovi
progetti pilota. I progetti saranno seguiti e monitorati da vicino con l’obiettivo di condividere gli insegnamenti tratti dai primi esperimenti. La fase di diffusione sarà quindi incentrata sulla presentazione di buone idee e pratiche in tutta Europa e nel resto del mondo. Si vuole creare reti e condividere le conoscenze al fine di individuare metodi, soluzioni e prototipi aperti e replicabili, mettendoli a disposizione di città, località, architetti e progettisti. Fondamentale sarà anche l’avvio di un dialogo con i cittadini, le imprese e il mondo accademico e il rafforzamento delle capacità istituzionali urbane.
Infine, a partire
da gennaio 2023 è prevista la terza e ultima fase, quella di divulgazione con l’ampliamento delle idee e delle azioni emerse e il raggiungimento di un pubblico più vasto in Europa e nel mondo.

Premi ed eventi

All’interno del NEB, lo scorso luglio si è svolta la prima edizione del Premio Nuovo Bauhaus Europeo, nato per valorizzare idee che coniugano sostenibilità e creatività. In Italia ad essere premiati sono stati il festival di arte contemporanea Esseri Urbani di Locorotondo, in Puglia, nella categoria "Mobilitazione della cultura, delle arti e delle comunità” e quattro idee di italiani under 30 riconosciute come "stelle nascenti" del Nuovo Bauhaus Europeo. Le raising stars italiane premiate sono il piano di ammodernamento del sito Unesco di Ivrea, gli spazi in materiali riciclati o recuperati di MaterieUnite di Terni, il progetto di trasformazione del Porto di Mare di Milano in eco-quartiere, e la ricerca sulla ricostruzione sociale post-emergenza, sviluppata a partire da una tesi presentata all'Università di Firenze, per ricreare gli spazi di socialità negli insediamenti post-sisma di Accumoli, distrutta dal terremoto in Italia centrale del 2016.
Sempre nell’ottica di coinvolgere nel NEB i cittadini europei, durante la
prossima European Week of Regions and Cities, sono in programma due seminari di formazione: il 12 ottobre, The New European Bauhaus and its Relevance for its Citizens – Shaping a More Beautiful Future in Europe; il 14 ottobre New European Bauhaus - connecting the EU Green Deal to our living spaces.