Buone notizie sul fronte della lotta all’over-packaging in Italia. A partire dal 23 novembre le imprese che promuovono la vendita di prodotti sfusi o alla spina possono presentare richiesta per ricevere un contributo ministeriale fino a 5000 euro. Il decreto del Ministero della transizione ecologica è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 23 ottobre e mira a incentivare una pratica che, come scrivevamo nel numero 33 di Materia Rinnovabile, sta prendendo sempre più piede in Italia e in Europa.

Come accedere al contributo

I negozi alla spina e in generale le imprese che promuovono la vendita di prodotti sfusi, ovvero senza packaging, possono presentare istanza per accedere al contributo attraverso la piattaforma dedicata, attiva a partire dal 23 novembre.
Il contributo serve a sostenere le
spese affrontate dalle imprese per l’anno 2020 e ci sono 60 giorni di tempo per fare richiesta. Per accedere ai moduli occorre essere in possesso di un’identità Spid.
Attenzione però, perché i contributi non sono illimitati. Si potrà ottenere un rimborso delle spese sostenute per u
n massimo di 5000 euro, nel limite complessivo di 20 milioni di euro per ciascuno degli anni 2020 e 2021. Il contributo verrà corrisposto secondo l’ordine di presentazione delle domande, fino a esaurimento risorse. Per i rimborsi delle spese del 2021 la scadenza prevista è il 30 aprile 2022.

Il contributo, a fondo perduto, non è riservato solo ai negozi, ma anche alla media e grande distribuzione, con l’intento di incentivare la predisposizione di spazi per la vendita alla spina anche nei supermercati. Sono infatti considerate ammissibili anche richieste di rimborso per spese di “adeguamento dei locali, quali la progettazione e la realizzazione del punto vendita o dello spazio dedicato, per l’acquisto di attrezzature funzionali alla vendita di prodotti sfusi compreso l’arredamento o allestimento del punto vendita o dello spazio dedicato, nonché per le iniziative di informazione, di comunicazione e di pubblicità dell’iniziativa”.

Sul sito del MITE sono disponibili i moduli fac-simile per la presentazione della domanda.

Immagine: un punto vendita della catena Negozio Leggero