Il digitale sarà la nostra sfera di cristallo”, ha detto Susanna Zucchelli, Direttrice Acqua del Gruppo Hera, all’evento di presentazione di IBM della nuova piattaforma Beam IOT. “Ci dice quando e quanto pioverà, la qualità dell’acqua in tempo reale e cosa fare per ridurre il consumo idrico”. Il mondo del business idrico guarda alla trasformazione digitale per rendere la filiera più resiliente alla crisi climatica e aumentare la consapevolezza dei cittadini.
In questa ottica la multiservizi e player di gestione idrica del comune di Milano MM ha presentato in collaborazione con IBM Consulting la piattaforma Beam IoT (Internet of Things). Basata sulla tecnologia IBM Cloud, la tecnologia permetterà di migliorare la qualità del servizio al cittadino attraverso una raccolta automatica e completa delle informazioni di consumo con letture real-time.

Poca consapevolezza sulla risorsa idrica

Fornire agli utenti una maggiore consapevolezza sui propri consumi in un’ottica di risparmio ed efficientamento è fondamentale, considerando che l’Italia è il secondo Paese europeo a prelevare più acqua per consumo domestico. A proposito di primati negativi, secondo le analisi dellOsservatorio della Community Valore Acqua, arriviamo primi nella classifica dei Paesi più idrovori d’Europa, con oltre 9 miliardi di metri cubi d’acqua prelevati ogni anno.
Il problema è che sul tema manca consapevolezza. Un’indagine effettuata dalla Community a fine 2021 ha rilevato che 6 italiani su 10 ritengono che l’attuale spesa in bolletta sia troppa onerosa. “È paradossale in uno dei Paesi con la tariffa più bassa - ha sottolineato Armando Quazzo, dirigente della Smat di Torino - e il 90% dei cittadini non è nemmeno a conoscenza del reale costo dell’acqua”.

Il contributo del digitale per una gestione idrica circolare

Con una rete infrastrutturale obsoleta (60% delle infrastrutture idriche italiane ha più di 30 anni e il 25% più di 50 anni), che disperde quasi la metà dell’acqua (47,6%, il doppio della media europea), la filiera dell’acqua italiana guarda alla trasformazione digitale per rendere più efficiente e circolare il proprio sistema di gestione idrica. “Ci vuole più cooperazione in un settore in cui è la governance pubblica a decidere le regole del gioco – ha suggerito Tullio Montagnoli, amministratore delegato di A2A Ciclo idrico – Il Pnrr finanzierà questa trasformazione digitale, ma una volta finiti i finanziamenti chi sosterrà i costi del cambio delle tubature fatiscenti?”.
“Risorse sempre più preziose come l’acqua – ha dichiarato
Gianni Margutti, managing partner di IBM Consulting in Italia – hanno la necessità di essere gestite in modo ancora più efficace. L’innovazione e i percorsi di trasformazione digitale possono dare un contributo sostanziale ad aziende virtuose che intendono avvalersi di competenze e tecnologie per rendere migliori e più sostenibili i loro servizi erogati”.

Raccogliere e comprendere i dati è decisivo

Il digitale, grazie alla raccolta e analisi dei dati sul campo, permette di ottimizzare diversi processi operativi, consentendo alla forza lavoro di dedicarsi ad attività a maggior valore aggiunto ed effettuare la manutenzione predittiva della rete idrica. “Grazie all’intelligenza artificiale, tecnologie cloud e Internet Of Things – ha aggiunto Margutti - le aziende del settore idrico possono rendere sempre più efficiente il loro funzionamento e la gestione dei processi interni”.
Se è vero che la piattaforma Beam IOT potrà raccogliere un’infinità di dati, “sarà importante capire come gestirli e sfruttarli al meglio – ha fatto notare
Donatella Davoli, direttrice Generale alla Iren Smart Solutions –. Comprendere la bontà del dato sarà decisivo per aumentare la qualità della nostra acqua, ridurre le perdite di sistema, e guadagnare la fiducia del cittadino attraverso una gestione sempre più efficiente”.
In linea con i principi di economia circolare, sono allo studio da parte di MM ulteriori iniziative, con cui l’azienda potrà migliorare la gestione di alcuni processi aziendali relativi alla depurazione delle acque reflue, al recupero e smaltimento dei fanghi prodotti dal processo di filtraggio dell’acqua e alla manutenzione degli spazi verdi e delle scuole del Comune di Milano. Il tutto attraverso la piattaforma Beam IOT.

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