Bioplastiche al 100% biodegradabili e compostabili, bioresine ottenute da scarti agroalimentari, integratori e altre soluzioni vegetali per la nutraceutica. Sono i campi di applicazione delle prime 8 startup selezionate per partecipare a Terra Next, il programma di accelerazione per progetti di innovazione nel settore della Bioeconomia, lanciato a Napoli da CDP Venture Capital, con la partecipazione di Intesa Sanpaolo Innovation Center e Cariplo Factory.
La prima call di selezione, dedicata a startup che sviluppano servizi per l’agricoltura rigenerativa, la nutraceutica e soluzioni bio-based, si è aperta lo scorso febbraio e ha raccolto 126 candidature dall’Italia e dall’estero.

Un percorso di formazione e crescita per 8 startup della bioeconomia

Formazione e networking per consentire all’innovazione nel settore della bioeconomia di crescere e costruire un solido tessuto produttivo in Italia. È questo l’obiettivo con cui nasce Terra Next, l’acceleratore di innovazione con base a Napoli, di cui Cariplo Factory si occupa di gestire operativamente il programma e le iniziative.
La prima call è stata decisamente un successo:
126 candidature, di cui 105 dall’Italia (83%) e 21 provenienti dall’estero (17%).
La commissione di valutazione, composta dai co-ideatori, promotori e corporate partner coinvolti (Pastificio Garofalo, Gruppo Getra, Gruppo Nestlé, Novamont, Aristea, Nolanplastica, Selepack e Tecno), ha selezionato
8 progetti che accederanno al programma di accelerazione beneficiando di un investimento iniziale e di un percorso di 3 mesi presso il Campus di San Giovanni a Teduccio dell’Università Federico II di Napoli. Durante il programma, le startup avranno l’opportunità di crescere e mettersi alla prova attraverso mentorship, formazione, networking e momenti di approfondimento frontale dedicati al consolidamento della value proposition e del modello di business, alla validazione tecnica e alla prototipazione delle soluzioni, al supporto al go-to-market e al fundraising.
Infine, i migliori team avranno accesso ad
ulteriori investimenti per circa 1 milione di euro, già stanziati dai promotori dell’iniziativa.

Tutte le startup selezionate dalla prima call di Terra Next

Nutraceutica, soluzioni bio-based e agricoltura rigenerativa sono i settori in cui operano le 8 startup selezionate dalla prima call di Terra Next.
Eccole tutte:

DND Biotech - DND Biotech ha messo a punto un sistema capace di studiare e accelerare i processi di biodegradazione dei contaminanti organici. Combinando robotica, dispositivi wireless e biotecnologie DND Biotech è in grado di fornire un innovativo servizio di biorisanamento a costi molto competitivi e basso impatto ambientale. La tecnologia è già stata testata con successo su idrocarburi, IPA e PCB e, ora, si stanno focalizzando sulla degradazione di pesticidi e contaminanti emergenti (PFAS E FANS).

Exo Lab Italia (pending) - Exo Lab utilizza nanovescicole vegetali (PDNVs) da frutta, vegetali e piante officinali provenienti da agricoltura bio, nei seguenti ambiti di applicazione: integrazione alimentare, cosmesi e drug-delivery. I PDNVs sono dei nano-shuttle che trasportano l'intero fitocomplesso della pianta da cui derivano e possono anche essere caricati con composti bioattivi e farmaci. Sfruttando la loro biodisponibilità elevata, Exo Lab ha messo a punto un processo di produzione industriale e flessibile.

FitNEes - FitNEes è una piattaforma nanotecnologica proprietaria che realizza particelle d’olio di dimensioni nanometriche disperse in acqua (dette nanosomi), dentro cui incapsula principi attivi liposolubili, in modo da proteggerli e renderli assumibili. Il prodotto finito è una nano-emulsione che può essere facilmente assunta per via orale, ha stabilità dimensionale fino ad 1 anno ed è resistente e altamente adesiva al tratto gastrointestinale.

Galatea Biotech - L'attuale obiettivo di Galatea Biotech è la produzione di bioplastiche in PLA (acido polilattico) completamente biodegradabili e compostabili, nonché di altre bioplastiche che siano 100% biodegradabili e 100% compostabili. Il fulcro della tecnologia è lo sviluppo di un microrganismo in grado di convertire direttamente gli zuccheri presenti nelle biomasse di partenza in PLA.

Iodo - Iodo possiede una tecnologia in grado di produrre “drug carriers” ad alto contenuto tecnologico tramite CO2 super critica. L’obiettivo è di fornire l’incapsulamento di principi attivi in carriers con caratteristiche innovative rispetto ai prodotti attualmente in commercio o in via di sviluppo su scala di laboratorio. Oltre al ventaglio di prodotti di base (carriers personalizzati), i clienti che vogliono testare una nuova molecola, potranno effettuare test di fattibilità e incapsulamento nelle molecole carriers.

Relicta - Relicta ha sviluppato una bioplastica idrosolubile ottenuta dagli scarti di lavorazione industriale delle aziende ittiche. La caratteristica principale è l’idrosolubilità perché permette ai consumatori di smaltire il materiale autonomamente all’interno delle mura domestiche. La bioplastica si dissolve in pochi minuti in acqua calda e si solubilizza in 20 giorni in acqua marina, ma è resistente ad ambienti con alto tasso di umidità.

Sestre - Sestre sviluppa integratori nutraceutici a base di estratti della dieta mediterranea in grado di contrastare problematiche di natura ormonale che compromettono la fertilità femminile. Partendo dallo studio di malattie croniche e disfunzioni ormonali che a oggi non presentano soluzioni terapeutiche efficaci (quali endometriosi, ovaio policistico, amenorrea), tramite formulazioni specifiche dei propri prodotti, Sestre consente di migliorare la qualità della vita accompagnando le donne nella fase di ricerca di una gravidanza.

Tomapaint - Tomapaint produce una resina naturale derivata dagli scarti agroindustriali del pomodoro (principalmente bucce), estraendo una sostanza detta cutina. Può essere utilizzata come ingrediente principale per la formulazione di vernici per l'imballaggio metallico o in carta per alimenti. La bioresina è al momento testata anche per la formulazione di vernici per legno, per tessuti, nel settore cosmetico, della bioedilizia, delle bioplastiche e del giardinaggio.

Immagine: Nicolette Meade (Unsplash)