Per gli italiani, chi garantisce maggiormente la sicurezza dei prodotti alimentari sono i produttori-coltivatori (77%) e il mercato contadino (64%). In particolare, è proprio il mercato contadino a rappresentare il canale di acquisto prediletto per i prodotti agricoli (69%), per i quali viene apprezzata la qualità alimentare (41%) e soprattutto il rapporto qualità-prezzo. È quanto afferma il XIII Rapporto Gli italiani e l’agricoltura, realizzato da Fondazione UniVerde e Noto Sondaggi, in collaborazione con Coldiretti e Fondazione Campagna Amica, presentato a Roma il 22 giugno in occasione del convegno Agricoltura e risorse idriche: le sfide dell’emergenza climatica.
Durante il convegno – tra i relatori anche il Ministro per le riforme istituzionali e la semplificazione normativa Maria Elisabetta Alberti Casellati, il Ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste Francesco Lollobrigida e il Vicedirettore Generale della FAO Maurizio Martina - è stato presentato il Rapporto mondiale delle Nazioni Unite sullo Sviluppo delle Risorse Idriche (WWDR) 2023, realizzato dal World Water Assessment Programme UNESCO.

La traduzione ufficiale del WWDR2023, frutto della collaborazione tra la Fondazione UniVerde e l’UNESCO WWAP con il supporto dell’Istituto italiano per gli studi delle politiche ambientali (IISPA), si rinnova ormai dal 2018 e ha notevolmente contribuito alla diffusione di una maggiore informazione e a un più alto grado di sensibilizzazione intorno al tema dell’acqua a tutti i livelli, permettendo all’Italia di elevarsi verso le prime posizioni al mondo per numero di download del Documento e di stimolare i necessari interventi di Istituzioni e imprese, a favore della tutela della risorsa idrica e per il conseguimento dell’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile 6 dell’Agenda 2030.

Agricoltura e cambiamento climatico in Italia 

“Oggi nessuna regione italiana, nessuna comunità, nessuno di noi può considerarsi esente dal rischio di fenomeni climatici di intensità estrema. Servono pertanto risposte urgenti e adeguate alle caratteristiche peculiari di ciascun territorio, dalla realizzazione di dighe più efficienti a un uso complessivo dell’acqua più responsabile, garantendone il recupero e il riutilizzo, oltre che una distribuzione equa e una riserva minima costante”, ha detto Alberti Casellati. “Sono orgogliosa dell’azione intrapresa dal Governo in questi primi mesi dal suo insediamento. A marzo il Presidente Meloni ha istituito una Cabina di regia per monitorare la crisi idrica. A ciò si è aggiunta l’istituzione di un ‘Commissario straordinario nazionale per l’adozione di interventi urgenti connessi al fenomeno della scarsità idrica’, incarico affidato a Nicola Dell’Acqua. Si tratta di passi importanti e concreti per affrontare non soltanto i problemi più urgenti, per i quali sono stati già stanziati, tra l’altro, oltre 100 milioni di euro, ma anche per impostare gli interventi in maniera strategica, in un’ottica di prevenzione e gestione, oltre che emergenziale. Servono procedure snelle per fornire risposte concrete e urgenti ai territori e interventi di potenziamento e adeguamento delle infrastrutture. In qualità di Ministro delle riforme istituzionali e la semplificazione normativa, sono impegnata a promuovere cambiamenti strutturali e normativi volti a garantire un quadro di riferimento chiaro e stabile, a beneficio dei cittadini e delle imprese”.

È stato Alfonso Pecoraro Scanio, presidente della Fondazione UniVerde e promotore della campagna #NoFakeFood, a sintetizzare i messaggi chiave dei due rapporti presentati. “Dal XIII Rapporto Gli italiani e l’agricoltura è evidente che gli italiani ritengono importante il ruolo degli agricoltori rispetto alla tutela e alla buona conservazione dell’ambiente, soprattutto in termini di manutenzione del territorio contro frane e alluvioni, coltivazione di cibo biologico e come presidio contro il fenomeno della cementificazione. Tuttavia, come pone in evidenza il Rapporto mondiale delle Nazioni Unite sullo Sviluppo delle Risorse Idriche (WWDR) 2023, la minore disponibilità di acqua per l’irrigazione dovuta alla crescente domanda urbana apre un ventaglio di criticità. Per accelerare l’attuazione dell’economia circolare, necessaria nel settore idrico e agroalimentare, è fondamentale l’impegno attivo di attori di diversi settori verso le transizioni ecologica e digitale”.

Il Rapporto mondiale delle Nazioni Unite sullo Sviluppo delle Risorse Idriche

Il cambiamento climatico avrà impatti negativi su tutte le dimensioni della sicurezza alimentare. Lo sviluppo agricolo sostenibile è il fulcro per aumentare l’efficienza nella gestione delle risorse idriche ed energetiche, rafforzare i mezzi di sussistenza rurali, promuovere l’equità e il benessere sociale: la via per raggiungere questi obiettivi è l’adozione di un approccio sistemico. Questa la sintesi del panel su Agricoltura e cambiamento climatico dove sono intervenuti anche Maurizio Martina (vicedirettore generale della FAO) e Stefano Vaccari (direttore generale CREA).
Proprio la FAO ha sviluppato un quadro economico per la valutazione dell’uso dell’acqua riciclata proveniente dalle aree urbane in quelle destinate all’agricoltura irrigua, come parte di un processo di pianificazione globale nelle strategie di allocazione delle risorse idriche, presentando un utilizzo economicamente più efficiente e sostenibile dell’acqua.

Tale strategia viene evidenziata nel Rapporto mondiale delle Nazioni Unite sullo sviluppo delle risorse idriche (WWDR) 2023 con focus su “Partenariati e cooperazione per l’acqua”, la cui traduzione ufficiale in italiano è stata presentata in videomessaggio da Michela Miletto (Direttore di UNESCO World Water Assessment Programme, WWAP). Le evidenze scientifiche della crisi idrica sono ineccepibili, ecco perché vanno sempre più posti al centro del dibattito i temi della giustizia e dell’equità nella gestione delle risorse idriche, rafforzando i partenariati in tutte le dimensioni della sostenibilità.
A seguire si è svolto il panel “La corretta gestione delle risorse idriche” con gli interventi di Silvano Pecora (in rappresentanza del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica), Andrea Guerrini (Componente del Collegio ARERA e Presidente WAREG, European Water Regulators), Francesco Vincenzi (Presidente ANBI), Maurizio Montalto (Presidente IISPA). I messaggi chiave: la gestione equa, efficiente e sostenibile dell’acqua riconosce la risorsa idrica come bene sociale ed economico, la cui quantità e qualità determinano la natura stessa del suo utilizzo. La complessità delle relazioni tra acqua e utenti, economie ed ecosistemi, richiede quindi una gestione integrata che tenga conto delle sinergie, degli usi e del valore intrinseco della risorsa quale Bene comune universale. È dunque necessario costruire capacità, adattabilità e resilienza per la sua pianificazione e corretta gestione.

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