Del ruolo dell'idrogeno come vettore energetico si parla da decenni, ma mai come ora la produzione di H2 è diventata una priorità di investimento nei piani di transizione ecologica europei. Ecco perché la seconda edizione dell'Hydrogen Expo, in programma dal 17 al 19 maggio 2023, è un’occasione imperdibile per incontrare tutti i protagonisti della filiera dell’idrogeno a livello nazionale e internazionale.

Negli spazi del Piacenza Expo si potrà quindi conoscere lo stato dell’arte di una tecnologia che dalla produzione allo stoccaggio, dal trasporto all’utilizzo finale, presenta sì delle criticità, ma gioca sicuramente un ruolo da protagonista nella corsa europea alla neutralità carbonica. La kermesse piacentina intende quindi non solo dare la possibilità a tutti i player della filiera di presentare le innovazioni più recenti, ma anche costruire un dialogo, un lavoro sinergico tra ricerca, imprese e istituzioni, che possa accelerare la diffusione dell’idrogeno green in Europa e nel mondo.

Il programma

Durante la tre giorni piacentina si affronteranno diverse tematiche care al mondo produttivo e della ricerca, grazie ad un calendario ricco di incontri e conferenze. Tutto questo con il supporto delle principali associazioni di settore e delle più importanti aziende nazionali ed internazionali.

Tra le tante proposte spiccano il workshop organizzato dall’Ente italiano di normazione (UNI) dal titolo: “La normazione tecnica per l’impiego dell’idrogeno: stato dell’arte e prospettive future” che vedrà la partecipazione tra gli altri di Paola Comotti, Presidente UNI e Ruggero Lensi, Direttore generale Uni.

In programma anche il convegno sulla “transizione energetica nel mondo dei trasporti: dagli elettrici a batteria ai camion ad idrogeno” che vedrà come relatori nomi di spicco della filiera dei trasporti.

Nonostante sia solo alla seconda edizione, HYDROGEN EXPO si è già ritagliato nell’universo dell’idrogeno italiano uno ruolo di primo piano. A testimoniarlo il boom di adesioni che ha visto quadruplicare il numero degli espositori rispetto all’edizione inaugurale dello scorso anno. 

I temi caldi sull’idrogeno

All’evento si parlerà anche delle criticità che i player dell’idrogeno stanno affrontando. Una di queste è legata ai trasporti, poiché sono ancora troppi i ritardi registrati nella strutturazione delle reti di distribuzione. Infatti, secondo il report “Sviluppo di Stazioni di rifornimento idrogeno – Barriere normative e scenari di implementazione” elaborato da H2IT (l’Associazione italiana dell’idrogeno), nonostante negli ultimi anni il numero dei mezzi di trasporto alimentati a idrogeno sia cresciuto notevolmente sia nel trasporto stradale che ferroviario in Europa – con un aumento delle immatricolazioni del 22% nel 2021 rispetto al 2020 –, in Italia si registra una mancanza di una rete di stazioni di rifornimento adeguata limita fortemente la crescita del mercato.

L’Associazione italiana dell’Idrogeno vede di buon occhio gli ambiziosi obiettivi posti dalle Linee Guida Preliminari della Strategia Italiana Idrogeno del vecchio MISE, il cui obiettivo è rendere il 2% della flotta nazionale di camion a lungo raggio alimentato a idrogeno al 2030, spianando così la strada anche allo sviluppo della mobilità leggera a idrogeno. Ma anche nel ferroviario l’idrogeno potrebbe supportare l’obiettivo di rendere indipendenti da combustibili fossili le linee non elettrificate.

Secondo il report, a mancare non sono tante le risorse (3,64 miliardi previste nel PNRR), ma un quadro normativo abilitante che incoraggi le aziende a puntare sul settore. Sarebbero troppe le battute d’arresto causate da regolamenti limitanti.

Immagine: NOAA (Unsplash)