Non abbiamo tempo da perdere”. Con questo slogan perentorio, il colosso americano della grande distribuzione Walmart ha lanciato, lo scorso 11 aprile, il suo Circular Connector.
Obiettivo: accelerare l’innovazione nel campo del
packaging sostenibile e circolare, creando un ponte tra le aziende che cercano imballaggi meno impattanti per l’ambiente e quelle che hanno nuove soluzioni da offrire.

Alla ricerca del packaging sostenibile

Che la più grande multinazionale di retail del mondo lanci una piattaforma online per incoraggiare l’economia circolare del packaging - anche mettendo in conto una qualche forma di greenwashing - è senza dubbio un’ottima notizia.
Del resto è un dato di fatto che i consumatori diventano sempre più sensibili al problema dell’
inquinamento da plastica e in generale a ogni aspetto legato alla sostenibilità dei prodotti. E Walmart, con una catena di oltre 10mila punti vendita in tutto il mondo, ai consumatori deve rendere conto ogni giorno.
Da qui l’impegno ambizioso che la multinazionale si è prefissata
per il 2025: arrivare ad avere sui suoi scaffali il 100% degli imballaggi che siano riciclabili, riutilizzabili o compostabili industrialmente. E da qui anche la fretta di trovare soluzioni per raggiungere gli obiettivi.
Il Circular Connector nasce dunque come un tool online per mettere in contatto designer e produttori di packaging con aziende di vari settori, dagli alimentari ai cosmetici, dalla moda ai giocattoli. “In pratica – spiega un comunicato sul sito di Walmart – si tratta di una piattaforma per
accelerare l’innovazione del packaging e la sua implementazione. Vogliamo rendere più semplice per i fornitori e per i brand la ricerca di soluzioni di imballaggio sostenibili, consentendo così a tutti noi di muoverci più rapidamente verso la riduzione dei rifiuti”.

Come funziona il Circular Connector

Al Circular Connector si accede dal sito dedicato alle politiche di sostenibilità della multinazionale, il Walmart Sustainability Hub. Per partecipare, i produttori o i designer di packaging sostenibile devono compilare un apposito questionario con una serie di domande su funzioni, materiali e riciclabilità dell’imballaggio candidato. Ogni proposta verrà poi esaminata in base agli obiettivi di sostenibilità del packaging di Walmart e, se compatibile, verrà pubblicata sul sito e resa disponibile ai brand per eventuali contratti di fornitura.
Ribadendo, pragmaticamente, che “non hanno tempo da perdere”, i responsabili del progetto hanno anche messo a disposizione il
Recycling Playbook della multinazionale, che si basa sui due principi della riciclabilità stabiliti dalla Ellen MacArthur Foundation. Ovvero: 1. esiste, nella pratica, un sistema per il riciclo su larga scala di questa categoria di imballaggi, che garantisca almeno il 30% di tasso di riciclaggio per oltre 400 milioni di abitanti? 2. i componenti dell'imballaggio si adattano a quel sistema?
Sul manuale di Walmart si trovano anche indicazioni preziose sui
materiali, ad esempio quelli difficili da riciclare e che perciò vengono tendenzialmente esclusi dalla selezioni, come film metallizzati, materiali multistrato, PVC o PVDC, PETG in imballaggi di plastica rigida, plastica oxo-degradabile e PET colorato.
“Dobbiamo lavorare insieme per promuovere
soluzioni innovative su larga scala. - concludono da Walmart - Le aziende con soluzioni di imballaggio riutilizzabili, ricaricabili, riciclabili e altre soluzioni di packaging sostenibile si facciano perciò avanti. Ci sono centinaia di brand che si impegnano per raggiungere i propri obiettivi di sostenibilità del packaging, proprio come Walmart, e il Circular Connector è uno strumento a disposizione in questo percorso”.

Immagine: Bernard Hermant (Unsplash)