Tutto è nato lavorando nell’impresa di manutenzione ferroviaria del padre, dove aveva iniziato a 19 anni abbandonando l’università. È lì che Giovanni De Lisi ha maturato l’idea di creare delle traversine ecosostenibili che poi lo ha portato a fondare Greenrail, selezionata pochi mesi fa tra le top-50 scaleup dall’European Startup Prize for Mobility, programma di accelerazione che sostiene ogni anno le dieci migliori startup europee che sviluppano soluzioni innovative per la mobilità sostenibile.

Dal punto di vista ambientale, 1 km costruito con traverse Greenrail – composte di plastica e gomma riciclate – «consente di diminuire del 40% le emissioni di CO2, del 30% il rumore, del 20% il consumo di energia e del 19% quello di acqua, rispetto a 1 km con traverse in calcestruzzo», racconta De Lisi. Ma i vantaggi sono anche economici: «In confronto a una linea normale, le nostre traverse riducono le vibrazioni del 40%, il che significa una minor necessità di manutenzione durante il ciclo di vita del materiale. Chi installa il nostro prodotto – continua l’imprenditore – non deve fare delle rinunce in termini di qualità: al di là dei benefici ambientali, le nostre traverse sono tecnicamente superiori a quelle in calcestruzzo, hanno un ciclo di vita più lungo (cinquant’anni contro 30) e un costo di installazione inferiore del 38 per cento».

Il mercato non manca, dal momento che, solo per la manutenzione delle linee ferroviarie, la richiesta annua «va dai 140 ai 180 milioni di traversine». Greenrail, che ha sede nell’hub di imprese del Politecnico di Milano, ha già brevettato i suoi prodotti in 80 paesi: ora tra gli obiettivi dell’azienda «c’è la creazione del primo impianto industriale in Italia, e una raccolta di capitale importante con l’aiuto di alcuni fondi di investimento, per consolidarci e stare dietro alle richieste che riceviamo da tutto il mondo». All’estero, conclude De Lisi, la strategia dell’azienda è di «cedere le concessioni in licenza ad aziende che realizzeranno le traverse con materia prima locale in un’ottica totalmente sostenibile, così come noi collaboriamo con le imprese italiane che fanno parte dei consorzi di riciclo».