La storia di Landbell Group inizia nel 1995 con l’avvento delle cosiddette politiche di take-back (recupero): le misure che hanno via via introdotto l’obbligo per i produttori di beni di consumo di riciclare i materiali usati per il packaging dei loro prodotti. Potrebbe sembrare strano oggi, ma fino a che la Germania non ha emesso la sua normativa sul packaging nel 1991, solo pochissimi materiali – come i materiali ferrosi – venivano riciclati abitualmente. Fino ad allora, in tutto il mondo, sia gli imballaggi dei beni di consumo sia i prodotti elettronici in fin di vita finivano nelle discariche. Oggi gli obblighi di recupero e le pratiche volontarie si sono diffusi in molti paesi e riguardano la maggior parte dei flussi di materiali di scarto. Allorché, in modo molto più significativo, i consumatori hanno adottato nuovi comportamenti, mentre sono emerse filiere industriali e servizi di consulenza del tutto innovativi vieppiù contribuendo all’avvento di un’economia circolare economicamente ed ecologicamente praticabile.

Mentre la Germania si poneva all’avanguardia nell’adozione di misure ambientali, stabilendo le condizioni per lo sviluppo dell’industria del recupero e del riciclo dei materiali, alcuni paesi dell’Ue hanno cominciato a mettere a punto i loro sistemi, spinti da motivazioni ambientali, economiche e strategiche. Essi puntavano a un duplice risultato: da una parte miravano a soddisfare l’esigenza crescente dei cittadini per un ambiente migliore, e d’altra parte, volevano dare il via allo sviluppo dei propri sistemi industriali di riciclo. Date le dimensioni del problema, la soluzione ovvia è stata quella di affidare alla Commissione europea il compito di trovare un compromesso ragionevole, nella speranza che avrebbe soddisfatto tutti i paesi membri e i vari soggetti coinvolti.

 

 

Ne sono risultate una serie di direttive dell’Ue che stabilivano gli obiettivi quantitativi del riciclo e i requisiti qualitativi per diversi flussi di rifiuti tra i quali gli imballaggi e i prodotti elettronici. Nello stesso tempo, tali direttive lasciavano ai paesi membri la responsabilità di approntare e gestire i loro sistemi di gestione dei rifiuti. Sebbene l’intenzione della direttiva fosse di garantire un contesto equo per il commercio all’interno dei confini europei, in pratica la maggior parte delle aziende hanno dovuto confrontarsi con altrettanti sistemi di riciclo quanti erano materiali e paesi con cui e nei quali operavano. Perciò, sono state proprio le stesse aziende a sviluppare un approccio che avrebbe reso più facile l’accesso all’insieme dei mercati. Per esempio, la piattaforma europea per il riciclo European Recycling Platform (Erp) fu creata nel 2002 dalle aziende di prodotti elettronici quali HP, Electrolux, Sony insieme a Procter&Gamble per garantire un sistema coerente di recupero in tutto il continente.

Nel 2003, Landbell, allora conosciuta come Landbell AG, si è affermata come uno dei soggetti più importanti nei sistemi per la raccolte di rifiuti domestici e commerciali rompendo, dapprima a livello regionale e poi a livello nazionale, il monopolio prevalente all’epoca. In questo modo, ha promosso lo sviluppo di altri sette sistemi privati di recupero e riciclo. In termini pratici, l’azienda si è presto trovata a competere e a cooperare con il più rinomato sistema statale, Duales System Deutschland (Dsd). In Germania questa forma di “co-opetizione” è una caratteristica del rapporto tra Stato centrale e Länder, da un lato, e imprese, dall’altro. Questo permette alle aziende di competere su prezzi e servizi e, contemporaneamente, di cooperare per garantire che il flusso operativo curato dal Dsd potesse realizzarsi senza intoppi. Naturalmente, la fase di sviluppo e aggiustamento del sistema non è stata priva di conflitti e battaglie, ma il consolidamento di una vera e propria cultura della co-opetizione ha nutrito gli sviluppi più recenti di Landbell, garantendone la capacità di avere una visione ampia che è sbocciata nell’adozione di una strategia di sviluppo dell’economia circolare.

Nel 2012, dopo aver ampiamente consolidato la propria competenza nella gestione dei rifiuti, e forte di oltre 200 dipendenti, Landbell ha cominciato a guardare al di là dei confini tedeschi e austriaci. Si trattava di allargare sia il proprio giro di clienti, che di fare uso del proprio know-how per gestire nuovi flussi di materiali per avviarli al recupero. Di conseguenza, tra il 2012 e il 2016, l’azienda ha creato, oppure investito, acquisito, o si è fusa con altre aziende che più si confacevano alle sue ambizioni. Tra queste Terracycle (un sistema di recupero di materiali collegato a un distributore online di prodotti riciclati); Green Alley (un’azienda che seleziona e promuove start-up), Erp (gli specialisti all’avanguardia nel recupero di batterie, imballaggi e rifiuti elettronici in oltre 30 paesi); Prodigentia (una software house per la gestione di flussi di rifiuti, con sede in Portogallo; vedi box); e H2 Compliance (l’azienda internazionale di consulenza specializzata nell’adeguamento alle norme ambientali e chimiche). Così è nato il Landbell Group.

 

L’unità di soluzioni digitali di Landbell: Prodigentia

Mentre il Landbell Group combina competenze lungo tutto il flusso di materiali – con lo scopo di chiudere efficacemente il ciclo dei flussi circolari di materia – è il settore software del gruppo, Prodigentia, che mette a disposizione gli strumenti che facilitano la coordinazione generale di questi flussi. 

“Mettendo insieme la nostra conoscenza specifica per ogni flusso di materie seconde, sia in termini logistici sia in termini economici, offriamo ai nostri clienti uno strumento di gestione molto completo. Proponendosi come uno dei principali driver della trasformazione digitale nell’economia circolare, la nostra tecnologia è in grado di inserire le attività dei nostri clienti all’interno di un più ampio scenario globale,” dice Christophe Pautrat che dirige il settore. Egli spiega poi dove la sua azienda sta facendo la differenza proiettando il know-how circolare europeo ben oltre l’Ue. Oggi, infatti, Prodigentia sta fornendo un pacchetto software completo per la gestione del primo compliance scheme in Brasile e supporta le operazioni di organizzazione amministrativa di un prodotto già esistente in America settentrionale.

Un consorzio di produttori e importatori brasiliani ha approntato un sistema per la raccolta di lampadine scartate. Per espletare le loro operazioni, hanno scelto il software sviluppato da Prodigentia. Il software include la black box dei membri, cioè il sistema che raccoglie le informazioni sensibili sui fornitori e i partner, tra cui i dati commerciali e finanziari relativi al volume di produzione e alla logistica inversa. Un grande vantaggio del sistema è che offre una riservatezza inviolabile, fornendo contemporaneamente ai membri informazioni affidabili e tempestive riguardo ai requisiti di conformità. Inoltre, per assicurare l’affidabilità dei dati raccolti, un’azienda indipendente verifica i dati e le procedure adottate nel funzionamento del sistema. Un altro punto di forza è rappresentato dal collegamento stabilito tra il sistema e la piattaforma di logistica inversa, che assicura che le informazioni che riguardano il flusso di recupero di materiali siano pienamente integrate. Infine, un’interfaccia di facile utilizzo permette ai diversi soggetti interessati di accedere a informazioni altamente specifiche. Vale anche la pena di sottolineare che i moduli sono integrati all’interno di una rinomata soluzione di pianificazione delle risorse delle imprese (Erp) che supporta la contabilità e i processi HR (gestione delle risorse umane).

Per raggiungere questo importante traguardo, Prodigentia ha dispiegato le sue risorse localmente per assicurarsi di comprendere appieno le necessità e le aspettative dei clienti e si è costruita una conoscenza molto accurata dei requisiti di conformità alle normative del paese. Come risultato, il rapporto con i clienti che hanno dato l’avvio al piano di conformità si è evoluto notevolmente: in termini pratici, il ruolo di Prodigentia è passato da quello di fornitore strategico a quello di partner in una continua ricerca di innovazione e di valore aggiunto.

Prodigentia potrebbe anche migliorare l’efficienza di un’organizzazione esistente e aiutarla a evolversi per affrontare nuove circostanze migliorandone al contempo le prestazioni. Questo è successo nel caso di un’importante organizzazione nordamericana, che gestisce un sistema di raccolta dei prodotti dismessi che ha dovuto affrontare il difficile compito di riunire diversi sistemi approvati da governi regionali. Ogni sistema aveva implementato il proprio sistema IT, e i risultati erano a dire poco difformi. Così, nel 2012, Prodigentia è stata reclutata per revisionare e standardizzare i processi, gli strumenti software e le interfacce utente in tutte le regioni coinvolte. Il risultato è stato un unico strumento di Green Enterprise Resource Planning (Erp) che ha decisamente migliorato le prestazioni e la soddisfazione dei clienti. L’aggiunta del modulo di Prodigentia per la logistica inversa al nuovo strumento di Erp ha portato ulteriori miglioramenti, che hanno rafforzato la capacità del sistema di continuare ad avere un ruolo centrale nell’economia circolare nordamericana.

www.prodigentia.com

 

 

 

Il Gruppo Landbell oggi combina know-how normativo, procedurale, tecnico e logistico in provenienza da oltre 30 paesi e ha arricchito la gamma dei servizi offerti per includere il settore della gestione delle sostanze chimiche oltre a quello dei flussi di rifiuti elettrici ed elettronici, delle batterie, dei moduli fotovoltaici, come anche degli imballaggi. L’obiettivo del Gruppo è di offrire soluzioni su misura per assolvere gli obblighi di recupero dei clienti riguardo a qualsiasi flusso di materiali in Europa e oltre.

Come sostiene Jan Patrick Schulz, il CEO di Landbell, parlando di Click&Comply, uno dei prodotti più innovativi dell’azienda: “Il nostro scopo è assicurare che i nostri clienti adempiano tutti i loro doveri inerenti il recupero, in qualsiasi paese operino, con un semplice click del mouse”. Click &Comply è un’evoluzione di EASy-Shop che, inizialmente in Germania e in Austria, è stato sviluppato per gli imballaggi. Click&Comply è uno strumento per i produttori che operano in molti paesi con pochi obblighi. Li assiste nella gestione e nel versamento dei contributi dovuti rapidamente e online. In un contesto in cui il commercio diretto si svolge sempre più attraverso internet, la richiesta di un servizio di questo genere sta esplodendo e coinvolge clienti provenienti da tutto il mondo. Click&Comply è stato recentemente inaugurato per la Germania e verrà progressivamente esteso ad altri paesi.

 

 

All’inizio del 2017, il Gruppo ha dato inizio a una partnership con DHL Supply Chain, chiudendo così globalmente il ciclo di fornitura di un “servizio materiale circolare” per tutti i suoi clienti. Rivolgendosi a un solo fornitore sia per la gestione della supply chain sia per far garantire la compliance sulla responsabilità dei produttori, il nuovo modello di fornitura del servizio offre ai clienti l’opportunità di ottimizzare le operazioni riguardanti la logistica e velocizzare le operazioni. Questa combinazione aiuta anche le aziende a raggiungere i loro obiettivi di sostenibilità ambientale, rafforzando al contempo la capacità di Landbell di supportare e ottimizzare le operazioni interne dei suoi clienti.

Il software di gestione dei materiali di Prodigentia fornisce la struttura che permette alle aziende clienti di ottimizzare i flussi interni dei materiali e l’allocazione degli stessi tenendo conto dei loro reali flussi in ingresso e in uscita. Christophe Pautrat, che dirige il settore IT Solutions del Landbell Group, sottolinea la capacità di Landbell di mantenere una visione globale dei flussi di materiali collegandola alla generazione locale dei materiali: “I nostri clienti mantengono la tracciabilità dei loro flussi interni di materiali e il software di Landbell collega questi flussi a quello che succede al di fuori della loro azienda”.

 

 

“Questa è una caratteristica fondamentale del nostro modello di business” – conferma Jan Patrick Schulz – “i nostri clienti non devono preoccuparsi del rispetto delle normative. Inoltre, il Landbell Group fornisce loro le informazioni necessarie per migliorare il loro business.” Questo approccio è radicato nei principi di co-opetizione che sono parte del dna di Landbell e che hanno guidato il suo sviluppo. L’azienda è cresciuta diventando una multinazionale molto particolare: una multinazionale che è si è sviluppata aggiungendo “strati” di know-how. Una tale competenza ha origine in diversi paesi e circola all’interno del Gruppo per servire al meglio i propri clienti. Con questa priorità, Landbell sta preparando per i flussi circolari di materiali una serie report con diversi livelli di confidenzialità: da report specifici per settori altamente riservati, ad analisi dedicate a un singolo paese. 

 

 

Questa particolare combinazione di nazionalità, capacità ed esperienza che costituisce il valore aggiunto di Landbell Group è in gran parte basata sulla grande attenzione riservata, continuamente, agli sviluppi innovativi. Questo obiettivo è visibile nell’iniziativa Green Alley che, dal 2013 sostiene lo sviluppo di start-up nell’ambito dell’economia circolare sia investendo in modelli di business innovativi sia presentando ogni anno il Green Alley Award che mette in evidenza le iniziative più promettenti. “Dopo tutto – insiste Jan Patrick Schulz – l’economia circolare può prosperare solo se circolano le idee!”  

 

 

Green Alley Award, green-alley-award.com

Info

www.landbell-group.com