È uscita il 16 maggio la prima puntata di Fango ‒ Storia di una alluvione, un podcast di Marco Cortesi e Mara Moschini, che racconta le testimonianze di chi ha vissuto in prima persona l’alluvione in Emilia-Romagna a maggio 2023. Il podcast, acquisito dalla società di distribuzione Vois, è composto da dieci episodi da 35 minuti l’uno, che usciranno al ritmo di uno a settimana, disponibile gratuitamente su tutte le principali piattaforme di podcast.

La scelta della data di uscita non è casuale, in quanto coincide con l’anniversario dell’alluvione, una delle più gravi che abbia mai colpito il territorio italiano e che provocò la morte di 17 persone e di circa 260.000 animali. Inoltre, in quei giorni vennero registrate 2.300 frane, 36.000 persone persero la propria casa, 105 scuole vennero devastate dalle acque e ben 544 strade furono cancellate dalle cartine in poche ore.

Gli autori

Marco Cortesi e Mara Moschini sono due attori, registi e scrittori alla prima esperienza di podcasting. Da anni si dedicano a raccontare storie vere ascoltando testimonianze dirette e trasponendole in spettacoli teatrali, lungometraggi per il cinema e programmi televisivi di inchiesta e approfondimento legati ai temi ambientali e alla memoria storica. Entrambi hanno vissuto il dramma dell’alluvione, in quanto originari di Forlì.

“Quel 16 maggio non eravamo fisicamente in mezzo all’acqua e al fango, perché eravamo in tournée in Trentino, ma abbiamo avuto aggiornamenti costanti dai parenti, dagli amici, dalle immagini sui social”, spiega Mara Moschini a Materia Rinnovabile. “Siamo tornati il giorno dopo e ci siamo chiesti che cosa potessimo fare noi per aiutare. La scelta era tra spalare fango o iniziare a raccogliere le testimonianze di quello che stava succedendo. Abbiamo pensato che tutte le nostre competenze sarebbero state sprecate se non investite in comunicazione. Quindi abbiamo iniziato a raccogliere immagini, video e poi testimonianze. Non sapevamo ancora che cosa ne sarebbe nato.”

Marco Cortesi e Mara Moschini

 

Aggiunge: “Abbiamo anche dubitato a volte che fosse la scelta giusta, perché magari in quel momento l’esigenza maggiore era di ripulire le case. Ci siamo anche chiesti se la gente avesse voglia di ricordare quello che aveva appena passato. Ma poi ci siamo resi conto che le persone avevano bisogno di raccontare. È stato emblematico un pomeriggio in cui eravamo in via Carboni, una delle vie più colpite di Faenza, per ascoltare una testimonianza. A un certo punto, tutte le persone della via volevano fermarci, dicendoci che anche loro avevano una storia da raccontare.”

Fango, il podcast sull’alluvione in Emilia-Romagna

Cortesi e Moschini hanno iniziato a individuare i testimoni tramite il passaparola. In seguito, grazie alla collaborazione con i vigili del fuoco, hanno trovato nuove persone desiderose di condividere la propria storia. Hanno ascoltato tantissime vicende e ne hanno selezionate alcune che risultavano più rappresentative.

“Fango mette insieme sia lo stile del podcast narrativo sia quello del podcast d’inchiesta, con otto storie che vengono da diverse aree”, spiega Moschini. “Abbiamo cercato di raccontare tutti gli aspetti dell’alluvione, da chi è stato salvato, a chi ha salvato, a chi è stato colpito dalle frane… Ci sono tante vicende di persone che si sono messe in salvo sul tetto portando con sé anche i propri animali. Un’alluvione è un evento che porta distruzione a 360° gradi, anche nel mondo animale e vegetale, e i soccorritori cercavano sempre di salvare tutti. C’è stata un’umanità incredibile in quello che è successo. Nell’ultima puntata, abbiamo tantissime voci che confluiscono, è un episodio che definirei corale.”

Moschini insiste inoltre sulla solidarietà che si è creata tra le persone durante l’alluvione. “Siamo riusciti a gestire bene l’emergenza perché tutti si sono sentiti parte di questo problema, anche chi non era direttamente coinvolto. Le persone sono arrivate ad aiutare a spalare dal resto dell’Italia e anche dall’estero. Dobbiamo essere compatti e consapevoli, e più empatici rispetto a quello che succede fuori dal nostro giardino, anche perché oggi il nostro giardino è all’asciutto, ma magari non lo sarà sempre.”

Gli eventi climatici estremi

In Italia, gli eventi climatici estremi stanno diventando più frequenti. Solo negli ultimi due anni se ne sono verificati oltre 450, con ingenti danni sia in termini economici sia di perdita di vite umane. Si stima infatti che solo in Italia negli ultimi decenni le vittime siano state 22.000, oltre a più di 100 miliardi di euro di danni.

Anche se il podcast è innanzitutto una ricostruzione di un drammatico evento accaduto un anno fa, non mancano riferimenti al presente e al futuro. In ogni episodio, infatti, gli autori cercano di spiegare i motivi che hanno portato all’alluvione in Emilia-Romagna e le cause degli eventi climatici estremi. La prima puntata, per esempio, si conclude ricordando che sono 1,7 miliardi le persone colpite dai disastri climatici negli ultimi dieci anni, e rammentando le previsioni delle Nazioni Unite sulle problematiche che si verificheranno nel prossimo futuro a causa degli eventi climatici estremi, come l’emergere di nuovi parassiti, conflitti e migrazioni.

 

Immagini: Mara Moschini e Marco Cortesi

 

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