Una mano alla riduzione delle emissioni potrà darla la riforma del sistema di scambio quote di emissioni di gas a effetto serra Ue (Ets - Emission trading system) approvata dal Parlamento il 6 febbraio 2018. Manca il voto formale del Consiglio Ue per il via libera definitivo. Il provvedimento modifica la direttiva 2003/87/Ue rafforzando il sistema Ets per contribuire efficacemente al target di abbattimento delle emissioni di gas a effetto serra, del 40% al 2030.

Intanto però una doccia fredda è arrivata dai dati Eurostat 2016 sul consumo di energia primaria nell’Unione europea diffusi il 5 febbraio 2018: al 2020 il target di riduzione del consumo energetico è del 20% ma l’Ue è fuori del 4%. 

In questo senso va salutato con favore il proseguimento dei lavori sul “pacchetto energia pulita” (Clean Energy for All Europeans) presentato dalla Commissione il 30 novembre 2016. Tra dicembre 2017 e gennaio 2018 sia il Parlamento che il Consiglio si sono espressi sulle proposte di direttiva su mercato energetico, energie rinnovabili, efficienza energetica, aprendo la strada ai negoziati per un testo condiviso. Accordo già raggiunto il 31 gennaio 2018 invece per la proposta di direttiva sull’efficienza energetica in edilizia, manca solo il voto formale di Parlamento e Consiglio Ue. 

Nel frattempo è arrivata una buona notizia per le imprese che lavorano nell’economia circolare. A metà dicembre Commissione, Parlamento e Consiglio Ue hanno raggiunto l’accordo sul “pacchetto economia circolare” (le proposte di direttiva su rifiuti, imballaggi, discariche, rifiuti elettronici, pile, veicoli fuori uso). La proposta votata dalla Commissione Ambiente del Parlamento Ue il 27 febbraio 2018, sarà votata dalla plenaria a metà aprile 2018 e dal Consiglio Ue probabilmente a giugno 2018 (ne riparleremo quando i testi saranno in vigore). Intanto il cambio di prospettiva portato dalle nuove norme è chiaro: puntare sulla prevenzione della produzione dei rifiuti riducendo drasticamente smaltimento in discarica e incenerimento. Secondo i dati Eurostat 2016 diffusi il 22 gennaio 2018 il tasso di discarica nella Ue è al 24% (nel 1995 era del 64%) mentre dal 1995 al 2016 l’incenerimento è cresciuto del 105%.

Raggiunto il traguardo del “pacchetto economia circolare”, la Commissione Ue il 16 gennaio 2018 ha presentato la Strategia europea per la plastica (Strategy for Plastics in a Circular Economy), che ha l’obiettivo di spingere sull’innovazione incidendo sul modo in cui i prodotti sono progettati, realizzati, utilizzati e riciclati nella Ue. Il traguardo da raggiungere al 2030 è la riciclabilità di tutti gli imballaggi presenti sul mercato. Intanto la Commissione presenterà una direttiva sulla plastica monouso e la proposta di modifica della direttiva imballaggi.

Lo stesso giorno la Commissione ha presentato la Relazione sulla plastica oxo-degradabile. Le conclusioni della relazione sono piuttosto decise: poiché non ci sono prove che tale tipo di plastica non produce danni all’ambiente, la Commissione si adopererà con proposte legislative per limitarne l’uso.

A proposito di plastica, col regolamento 2018/79/Ue la Commissione ha aumentato il numero delle sostanze chimiche che possono essere contenute nei materiali plastici a contatto con gli alimenti.

Maggiori restrizioni, invece, per l’uso del “bisfenolo A” come sostanza contenuta nella plastica a contatto con gli alimenti. Lo ha previsto il regolamento 2018/213/Ue che si applicherà dal 6 settembre 2018.

Dal 31 gennaio 2020 scatterà la messa al bando dell’ottametilciclotetrasilossano (D4) e del decametilciclopentasilossano (D5) nei prodotti cosmetici ai sensi del regolamento “Reach” 1907/2006 sulla registrazione e autorizzazione delle sostanze chimiche. Ricordiamo che il 31 maggio 2018 scade l’obbligo di registrazione per le imprese che fabbricano o importano una o più sostanze soggette al cd. regime transitorio in quantitativi compresi tra 1 e 100 t/anno e hanno pre-registrato queste sostanze entro il dicembre 2008.

Infine due segnalazioni in materia di certificazione. Con regolamento 2018/59/Ue sono stati prorogati al 31 dicembre 2019 i criteri vigenti per ottenere il marchio Ecolabel per i televisori, mentre con decisione 2017/2286/Ue la Commissione ha riconosciuto il sistema norvegese Eco-lighthouse come “equivalente” al sistema di Ecogestione e Audit Emas. 

 

In collaborazione con Rivista “Rifiuti – Bollettino di informazione normativa” e Osservatorio di normativa ambientale su www.reteambiente.it

“Final Report by the High-Level Expert Group on Sustainable Finance”, ec.europa.eu/info/publications/180131-sustainable-finance-report_en

“Report on the impact of the use of oxo-degradable plastic including oxo-degradable plastic carrier bags, on the environment”, ec.europa.eu/environment/circular-economy/pdf/oxo-plastics.pdf