Sensibilizzare il mondo industriale sulla corretta gestione dell’olio lubrificante usato. È questo l’obiettivo di CircOILeconomy, il nuovo progetto di Conou, il consorzio che in Italia si occupa della gestione, raccolta e trattamento degli oli minerali usati, realizzato in collaborazione con Confindustria e presentato in anteprima a Ecomondo. 

Un viaggio in difesa dell’ambiente che attraverserà l’Italia per incontrare le imprese attive sul territorio e supportarle nell’adempimento degli obblighi di legge relativi alla gestione di un rifiuto pericoloso come l’olio lubrificante usato. 

Ma non solo. “L’intento – spiega il Presidente del Conou, Paolo Tomasi – è agevolare gli imprenditori che hanno a che fare con un rifiuto così complesso da gestire nell’applicazione di una normativa molto articolata offrendo loro una formazione, affiancata da un’attività di informazione, sulle procedure da seguire, le norme di sicurezza. E anche sulle eventuali sanzioni amministrative a cui andrebbero incontro se violassero le regole.”

 

 

Il roadshow, grazie alla collaborazione con le rappresentanze regionali di Confindustria, farà tappa nelle principali città italiane. Fitto il calendario di incontri volto a mettere in contatto, per fare rete, rappresentanti e responsabili ambiente dei maggiori produttori di oli usati, associazioni di categoria del mondo delle imprese, istituzioni competenti (come assessori all’Ambiente, Agenzia Regionale Protezione Ambientale, Capitanerie di Porto, Albo nazionale Gestori ambientali, Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri), consulenti ambientali, concessionari Conou e aziende di rigenerazione. 

L’intento, dunque, è quello di collaborare con chi rappresenta le imprese e ne ispira i comportamenti, per rendere più efficiente ed efficace la filiera: intervenendo su tutti gli attori si potranno ridurre le dispersioni e aumentare di contro la qualità della raccolta e la conseguente rigenerazione dei lubrificanti. 

Se i progressi tecnologici nel settore automotive hanno determinato una significativa riduzione rispetto al passato dei consumi specifici di lubrificante e se in questo segmento la rete di raccolta mantiene livelli di performance decisamente elevati, c’è ancora molta strada da fare nel comparto delle aziende industriali. In questo ambito esiste ancora un problema di conformità e di corretta informazione nella gestione della detenzione e dello smaltimento del rifiuto. “È fondamentale – sottolinea il presidente Tomasi – che le aziende che producono olio lubrificante usato si sentano parte attiva della filiera dell’economia circolare e protagoniste di un sistema efficiente e competitivo.” 

 

I risultati delle attività del Conou

Il Conou, che raggruppa 74 imprese, dal 1984 a oggi ha raccolto 5,7 milioni di tonnellate di olio lubrificante usato: ne ha avviato a rigenerazione 5,1 milioni di tonnellate consentendo un risparmio sulle importazioni di petrolio di circa 3 miliardi di euro. Solo nel 2017 sono state raccolte oltre 182.000 tonnellate di lubrificante usato, il 3% in più rispetto all’anno precedente. Numeri che hanno portato l’Italia ai massimi livelli di avanguardia europei e internazionali nel campo della raccolta e del riciclo di un rifiuto considerato altamente pericoloso.

In particolare, i risultati ottenuti nel campo della rigenerazione assegnano al nostro Paese la leadership internazionale del processo di ri-raffinazione di oli usati anche in virtù della presenza di alcune importanti realtà industriali tecnologicamente all’avanguardia nel settore. 

Traguardi importanti, raggiunti anche grazie a una continua e capillare attività di formazione e informazione svolta sul territorio. In 34 anni di attività, infatti, il Consorzio ha investito energie e risorse nella formazione di tutti gli attori coinvolti con lo scopo di sensibilizzare e sostenere ogni anello della catena in grado di contribuire al successo della filiera. Dal 1994 il Conou è presente sul territorio con CircOLIamo, una campagna educativa itinerante dedicata alle scuole e alle amministrazioni locali che ha contribuito in modo significativo ad accrescere la consapevolezza nell’opinione pubblica dell’importanza del corretto smaltimento dei lubrificanti usati.

 

L’iniziativa CircOILeconomy, infatti, vuole offrire alle imprese che diventano “ambasciatrici” di buone pratiche di gestione di un rifiuto pericoloso, vantaggi sotto forma di brand reputation, affidabilità e nuove opportunità di business. “Praticare scelte attente all’ambiente e alla sostenibilità economica – spiega Tomasi – facilita i rapporti con le istituzioni, la pubblica amministrazione e le associazioni del settore e diventa un fattore di competitività nell’attività economica. Senza contare – aggiunge – che comunicare i benefici economici della qualità della raccolta contribuisce a mantenere stabili i costi di produzione di olio nuovo e di conseguenza a evitare che aumenti il prezzo d’acquisto per i consumatori.” 

La prima tappa si svolgerà proprio a Rimini in occasione di Ecomondo. Il viaggio proseguirà poi in Veneto, con pit stop presso la sede di Confindustria di Porto Marghera e andrà avanti per tutto il 2019. In occasione dei seminari sul territorio, inoltre, il Conou trasmetterà le ultime novità in ambito normativo contenute nel pocket book La normativa ambientale sugli oli minerali usati a cura dell’esperta legislativa Paola Ficco, pubblicato a fine 2017: si tratta del primo manuale a disposizione dei detentori professionali per affiancarli e sostenerli nella corretta conservazione del lubrificante usato. 

 

 

Ecomondo, www.ecomondo.com

www.conou.it/it