Molti i temi oggetto dell’analisi scientifica degli esperti Onu: dall’inquinamento atmosferico (che insieme a quello delle acque costa quasi 9 milioni di morti l’anno) al degrado del suolo, dagli sprechi alimentari ai rifiuti plastici (8 milioni di tonnellate finiscono in mare ogni anno). Le conclusioni prefigurano uno scenario al 2050 devastante per il pianeta e i suoi abitanti se non ci sarà un immediato cambio di rotta.

Certamente l’Unione europea è stata in prima linea nella lotta al cambiamento climatico, specie negli ultimi anni. Gli sforzi europei però non sono sufficienti: lo ha già detto il Parlamento europeo, lo ha ribadito il Consiglio Ue il 22 marzo 2019 sottolineando l’importanza della presentazione entro il 2020 da parte della Commissione di una strategia a lungo termine che abbia come obiettivo il saldo netto di zero emissioni al 2050, come previsto dall’Accordo di Parigi del 2015.

Una mano al clima la daranno sicuramente le nuove norme sul contenimento delle emissioni di automobili e furgoni approvate in via definitiva dal Parlamento europeo il 27 marzo 2019. Entro il 2030 l’obiettivo è ridurre del 37,5% le emissioni delle auto nuove (rispetto ai livelli del 2021) mentre per i nuovi furgoni l’obiettivo è del 31%. I produttori di veicoli le cui emissioni supereranno i limiti dovranno pagare una indennità.

Intanto, nella lotta alla plastica nei mari l’Unione ha fatto la sua parte approvando in via definitiva la nuova direttiva sulla plastica monouso. Dopo il voto del Parlamento del 27 marzo 2019 manca solo il voto formale del Consiglio Ue e il testo poi sarà pubblicato nella Gazzetta ufficiale europea ed entrerà in vigore. 

Ambiziosi gli obiettivi previsti: dal 2021 via dal mercato piatti, posate, cannucce e cotton fioc di plastica monouso; entro il 2029 dovrà essere raccolto il 90% delle bottiglie di plastica, mentre per un’altra serie di prodotti gli Stati membri devono prevedere strumenti per ridurne il consumo.

La riduzione delle bottiglie di plastica è anche uno degli obiettivi della proposta di direttiva sull’acqua potabile approvata dal Parlamento europeo il 28 marzo 2019. Ora si apriranno i negoziati col Consiglio Ue per arrivare a un testo comune. Nel testo approvato dal Parlamento sono introdotti limiti massimi più severi per alcuni inquinanti come il piombo e i batteri nocivi. Inoltre è stato sancito il principio dell’accesso universale all’acqua: gli Stati membri dovranno istituire fontane gratuite e spingere bar e ristoranti a fornire acqua di rubinetto gratis o a poco prezzo ai clienti. Queste azioni, unite all’obbligo di informare meglio il cittadino sulla sicurezza dell’acqua potabile puntano a ridurre il consumo di acqua in bottiglia e quindi della plastica. 

Inoltre a marzo è arrivato dal Parlamento Ue il via libera definitivo anche alla proposta di regolamento e alla proposta di direttiva sul mercato dell’energia insieme alle proposte di regolamento sulla protezione dai rischi di blackout e sulla cooperazione tra i regolatori del mercato dell’energia dei vari Stati membri. Si completa così il gruppo di 8 provvedimenti del pacchetto “Energia pulita per tutti gli europei” lanciato dalla Commissione a novembre 2016. Sono già in vigore gli altri 4 provvedimenti sulle energie rinnovabili, l’efficienza energetica, la governance dell’energia e l’efficienza energetica in edilizia.

Via libera dal Parlamento Ue il 27 marzo 2019 anche al regolamento che faciliterà la circolazione nel mercato europeo dei fertilizzanti ottenuti da materiali organici o riciclati.

Per quanto riguarda la certificazione dei prodotti, a partire dal 1° marzo 2020 i server e i prodotti di archiviazione on line di dati dovranno essere costruiti secondo le nuove regole di ecoprogettazione del regolamento 2019/424/Ue, mentre dal 1° marzo 2021 scatteranno le nuove etichette per gli elettrodomestici (spariscono i “+++” e si ritorna alla vecchia classificazione da “A” a “G”), in attuazione del regolamento 2017/1369/Ue. 

Infine la Commissione europea ha deciso di rendere meno rigidi alcuni criteri per l’ottenimento del marchio Ecolabel Ue per i detersivi per i piatti, per le lavastoviglie e per le lavatrici (decisione 2019/418/Ue). 

 

Global Environment Outlook, www.unenvironment.org/resources/global-environment-outlook-6