Conciliare sostenibilità ambientale, competitività e resilienza in nuovi modelli economici è un’urgenza rimarcata non solo dall’Unione Europea, ma dalla stessa attualità che viviamo ogni giorno. Uno di questi modelli è proprio la bioeconomia circolare: un meta settore che usa le risorse rinnovabili biologiche, provenienti dal mare e dalla terra, ma anche i flussi di rifiuti, come input per la produzione industriale, energetica, alimentare e mangimistica.

E proprio per raccontare il valore, le potenzialità e le opportunità di questa nuova economia, il Cluster Italiano della Bioeconomia Circolare, Spring, con Assobiotec, l’Associazione Nazionale di Federchimica per lo sviluppo delle biotecnologie, coordina e promuove, per il sesto anno, il Bioeconomy day, la giornata nazionale della bioeconomia che si celebra il 23 maggio.

“In questa giornata lavoriamo tutti insieme per far meglio conoscere il valore e le potenzialità della bioeconomia circolare di cui le biotecnologie sono imprescindibile motore di sviluppo e innovazione”, dichiara Elena Sgaravatti, Vicepresidente di Assobiotec. “L’informazione, la divulgazione, il dibattito, l’accettazione pubblica dell’innovazione sono elementi fondamentali affinché ci sia una generale presa di coscienza della strategicità di questo metasettore. Come associazione industriale delle imprese del biotech chiediamo, in particolare ai decisori, sostegno e incentivi per lo scale up delle infrastrutture, maggiori investimenti per la ricerca, lo sviluppo e l’innovazione, ma anche la messa a terra di un modello nazionale di rapido accesso al mercato per tutte le biosoluzioni.”

Per tutto il giorno, da nord a sud, prendono vita iniziative per comunicare il tema e sensibilizzare la popolazione, con eventi gratuiti che toccano le città di Milano, Varese, Como, Genova, Pisa, Firenze, Arezzo, Capraia, Roma, Napoli, Salerno e Bari, articolati in appuntamenti dal vivo e online. Il programma completo è consultabile sul sito ufficiale dell’evento.

I partner sono numerosi partner, tra imprese, centri di ricerca, associazioni, università e istituzioni, per una manifestazione che si rivolge a un pubblico ampio: personale di ricerca e professionisti del settore, ma anche famiglie, studentesse e studenti o semplici curiosi che vogliono scoprire di più sulla bioeconomia.

“Il Bioeconomy Day è un’opportunità per parlare del ruolo della bioeconomia circolare come driver di competitività e rigenerazione dei territori, ponte tra economia ed ecologia, grazie ai suoi progetti di innovazione partecipata che coinvolgono le comunità”, spiega Catia Bastioli, presidente del Cluster Spring. “È anche un’occasione per ricordare il valore strategico delle bioraffinerie, infrastrutture essenziali della bioeconomia, già realizzate nel nostro paese con investimenti pionieristici su cui far leva, per accelerare concretamente la transizione ecologica. In un contesto come quello attuale, questa opportunità va sfruttata ora, superando il ritardo a livello normativo per un suo pieno riconoscimento.  È tempo di accelerare! La sensibilizzazione della cittadinanza, la disseminazione dei casi studio, nonché il dialogo con i decisori politici sono tutti elementi essenziali per sbloccare insieme questo grande potenziale.”

Catia Bastioli

 

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Immagine: Envato

 

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